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sabato, 20 Aprile 2024

L’estate del San Martino-Speme non tramonterà

In riva al Fibbio, la tormentata vicenda sulla presidenza del San Martino-Speme, alla fine riconosciuta proprietà di Bruno Pellizzoni (il contendente è stato Alessandro Sabaini), ha pesato, eccome, sull’andamento dell’inizio tribolatissimo dei nero-azzurri. I quali, nelle prime 6 partite che si sono potute giocare prima della sospensione causata dal Covid-19, non sono riusciti a staccarsi dallo zero da… Polo Nord. La squadra, dopo che in panca era partito mister Antonio Vandìn (ex giovanili del Caldiero), è stata affidata già dall’ultima giornata ad Alessandro Matrullo, mister classe 1976, maresciallo dell’Aeronautica di stanza a Lughezzano, in Valpantena. “Stiamo cercando” sostiene il mister-sottufficiale “di dare una svolta al cattivo andamento fino ad ora registrato grazie all’arrivo di ben 13 nuovi giocatori da me caldeggiati assieme al direttore sportivo Andrea Defazio. Quattro sono già scesi in campo, utilizzati dal sottoscritto alla 6^ giornata, appena accomodatomi in panchina”.

Una sconfitta, quella riportata a fine ottobre al “Borgo della Vittoria”, piuttosto pesante, 0 a 5, ma contro un avversario, la padovana Arcella del diesse Gianluca Biasio, che dirà la sua nel girone “A” di Eccellenza del Veneto. “Era evidente a tutti che la stagione non poteva proseguire in quella maniera devastante, si doveva dare un senso all’annata e il presidente Bruno Pellizzoni, con il minimo sforzo possibile, ha cercato, in sede di campagna-acquisti di dare una bella ridimensionata al fine di cambiare il corso”. La matematica e le nuove forze in campo non condannano di certo il San Martino-Speme alla sicura retrocessione in Promozione: “La salvezza” continua mister Matrullo “sarebbe un vero e proprio miracolo sportivo. Il gruppo, sulla carta, ora sembra avere i giusti supporti e siamo intervenuti dove c’era maggiormente bisogno di apporre puntelli, sostegni, ovvero in quasi tutti i reparti. Poi, se si tratterà di salvezza diretta o al termine dei play out, poco interessa: conta il raggiungimento dell’obiettivo del mantenimento della categoria”.

Matrullo individua in quell’Abano incontrato alla prima giornata di campionato uno degli avversari su cui fare la rincorsa per poter continuare a sperare nella salvezza: “Il calendario ci ha fatto incontrare in queste prime 6 tappe quasi tutte le teste di serie del girone, dal Bassano 1903 al Montecchio Maggiore, dal Borgoricco all’Arcella di Padova – squadra rocciosa, rognosa e solida -, fino allo Schio. L’Abano potrebbe essere al nostro stesso livello, compagine con la quale ce la potremmo giocare”. Quattro i nuovi difensori, cinque i giocatori offensivi tra esterni d’attacco e punte, tre i centrocampisti: “Ma, si sta allenando in questi giorni un esterno basso, che tessereremo a dicembre. Pure un ex portiere professionista, che ha giocato anche in Coppa Libertadores”.

Questi i nuovi innesti – in prevalenza sudamericani – caldeggiati e già conclusi dal San Martino-Speme: Manuel Bordagaray, attaccante classe 1994, Valentino Fossaceca, centrocampista argentino classe 2000, Wolhein Perez Lucas, centrocampista argentino classe 1995, Diego Fadini, attaccante classe 2002, Yonesse Jadid, attaccante classe 1999 ex Sona, Samba Ndiaye, attaccante classe 2000 ex Troina ed ex giovanili dell’Atalanta, Rosa Lucas, difensore del 2000, Leonardo Pollice, difensore classe 2001, ex Berretti della Paganese, Gustavo Molter, classe 2000 ex difensore del Bra, Alessandro Beti Rosa e infine Christian De Martis, estroso attaccante classe 1996, ma anche ex portiere dell’Albaronco.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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