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venerdì, 29 Marzo 2024

Simone Cristofaletti, diesse ed asso di Coppa, spinge l’A.C. Garda in alto

Ma, quanto c’è del nuovo diesse (dal luglio di quest’anno) Simone Cristofaletti nell’ultima, importante affermazione in Coppa Italia di Eccellenza dell’A.C. Garda? Glielo abbiamo chiesto allo stesso dirigente rosso e blu, il quale si è costruito un nome nel nostro calcio, avendo ringhiato da atleta a lungo nella retroguardia dello storico Lonardi San Floriano del portiere Lucio Lonardi, club, quello di San Floriano, che aveva fatto parlare di sé da quella notte che al Longarone il suo capitano Degani aveva sollevato in cielo la Coppa Regionale di Promozione. Come atleta del glorioso Lonardi San Floriano del presidente, l’indimenticato ing. Giampaolo Lonardi, “El Cristo” aveva trionfato poi in Promozione, mentre aveva ottenuto il primo posto in seguito con la maglia del Rivoli in 2^ categoria e il titolo Regionale. Anche da mister l’uomo di Caprino (dove è nato il 22 giugno 1970) si è distinto soprattutto nelle notti di Coppa: la sua vetrina personale luccica di ben 3 Trofei, 2 conquistati alla guida della Montebaldina (entrambe le volte in Prima categoria) ed uno come coach dell’Albarè, in Terza categoria, dove ha vinto il campionato, il titolo Provinciale e la Coppa Verona. Da allenatore ha vinto anche il campionato in 2^ categoria con l’A.C. Garda e due volte con la Montebaldina in Prima categoria, nonchè il “seminatore d’argento” come miglior allenatore veronese dell’anno 2011-2012.

Un bell’asso, insomma, nella manica di mister Paolo Corghi e del presidente, l’italo-Svizzero Vittorino Zampini: “Mister Corghi è davvero molto bravo perché in questi ultimi anni è riuscito a dare una valida idea di gioco ai ragazzi, oltre ad aver portato l’A.C. Garda al massimo storico con l’ingresso in Eccellenza e come cammino in Coppa. I ragazzi sono, sotto la sua guida, molto determinati e concentrati, ad Arcella hanno disputato una gara perfetta, dimenticandosi il 4 a 0 che avevamo subito in campionato”. Ora, dopo l’1 a 3 nell’andata della semifinale, ci si aspetta il passaggio del turno, l’ingresso alla finalissima regionale, quella vinta l’anno scorso al “Mercante” di Bassano del Grappa dal Caldiero contro il Mestre: “E’ stata una serata perfetta, quella vissuta dai nostri giocatori, scesi in campo molto concentrati e, ripeto ancora una volta, molto determinati. Merito di mister Corghi, persona ottima sia in campo che fuori dal campo”.

L’eventuale trionfo in Coppa di Eccellenza non frutterà il salto in serie D dei gardesani: “Si proseguirà alla maniera del Caldiero dell’anno scorso, e cioé si andrà avanti a furia di battere le vincenti delle altre regioni, fino ad arrivare alla finalissima di Firenze. Ma, è già uno storico traguardo per l’A.C. Garda essere arrivati fino a qua, credimi, anche perché c’è da conquistare la permanenza in Eccellenza e non è impresa facile!”.

Il presidente Vittorino Zampini, vittima di un incidente automobilistico per fortuna non grave, non ha potuto presenziare alla vittoria trasferta nel Padovano: “Credo, sinceramente, che i ragazzi non gli avessero potuto fare regalo più gradito, visto che si trova ancora allettato presso l’Ospedale di Rovigo, con sei costole fratturate e un trauma a un polmone. Lui, felicissimo, ha fatto immediatamente pervenire la sua gioia messaggiando – e immagino, conoscendolo oramai da anni, con la lacrimuccia facile – a tutta la squadra un “Grandissimi, storici!”, che speriamo serva ad alleviargli un pochino di dolore”.

L’avversaria, sempre incrociando le dita, e prevedendo un’altra bella fumata bianca nel retourn match che si disputerà ora a Garda, scaturirà dalla vincente il confronto tra il San Donà e il Porto Mansuè: “Io, mi auguro di incontrare il San Donà: ho visto lo stadio, molto bello, non li ho visti giocare, ma anche a livello di nome, mi piacerebbe affrontare i trevigiani del Piave piuttosto che gli altri avversari della stessa provincia di Treviso. Ma, parlo, ovviamente, a titolo strettamente personale, perché l’una o l’altra speriamo di affrontarle e batterle. Non solo, ma arrivati fino lì, un’avversaria vale, come potenziale, l’altra. Arrivati fino a piazza San Pietro, come si usa dire, ci piacerebbe vedere affacciarsi il Santo Padre”.

Cosa c’è di Simone Cristofaletti in quest’A.C. Garda, quasi “regina di Coppa”, quasi la “più bella di notte” del Veneto, edizione 2019-2020? “Mi sento parte del progetto-A.C. Garda, alla pari del mio collega Mirko Pomari; non so se posso dare a loro qualcosa della mia carica, del mio bagaglio di esperienza. Ma, di sicuro, se riesco a trasmettere qualcosa di utile e di interessante, lo faccio. In Coppa ho vissuto emozioni indimenticabili, da pelle d’oca, indescrivibili. E, non solo, per fortuna, una notte e basta, eh. Bene, oggi vorrei riviverle un’altra volta, e sono sicuro che anche questa volta avrà un sapore nuovo, diverso, ancora più bello”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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