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giovedì, 18 Aprile 2024

Matteo Corradini (Virtus Verona): “Il calcio cambierà!”

Per il responsabile dell’area tecnica dell’Associazione Virtus Verona, Matteo Corradini, il calcio che uscirà dall’emergenza imposta dal Coronavirus subirà notevoli cambiamenti: “Eravamo già in un momento di crisi per via del numero delle sponsorizzazioni, figuriamoci tra qualche mese che situazione troveremo”. E che scenari ci si prospettano all’orizzonte, quando tutto sarà finito? “Le società dovranno rivedere i loro ridotti badget, si appiattirà tutto, i giocatori dovranno accontentarsi di sensibili riduzioni quanto a rimborsi-spese personali. Quando si ripartirà, conti alla mano, si faranno le oggettive valutazioni. Ci aspetterà uno scenario da dopo guerra, da ricostruzione generale. E, gli italiani hanno, in simili frangenti, dimostrato di sapersela sempre cavare egregiamente anche perché hanno una creatività e una fantasia unica al mondo. Di sicuro, ne usciremo rafforzati e più uniti dal punto di vista umano e solidale. Il calcio, alla pari della Ferrari, dell’alta moda, del Grana Padano, degli ottimi vini, fa parte del nostro Dna: alla pari del cibo, della bellezza di tutto il suo territorio, della cultura, dell’arte: è un museo a cielo aperto”.

Chi rischia lo stop definitivo dei campionati? “La vedo molto dura la ripartenza per le squadre dall’Eccellenza in giù: no, la serie C si potrebbe salvare, giocando a porte chiuse perché esistono maggiori e più accurati controlli medici, e poi i giocatori il gioco del pallone lo fanno come primo lavoro. Nei dilettanti, invece, ci si ritrova tra studenti e lavoratori e il rischio del contagio è molto alto”. Assisteremo a Tornei molto assottigliati a livello di squadre partecipanti… “Diciamo che resisteranno i piccoli club, perché molte aziende comprensibilmente si preoccuperanno di salvaguardare prima il posto di lavoro dei propri collaboratori e poi di dare qualcosa al calcio. Difficilmente vedi grandi aziende a fianco di piccoli club di Terza, Seconda o Prima categoria; eppoi, tutto è gradualmente più contenuto, a livello di spese, nei club di categorie meno quotate”.

Assegnazione del titolo e retrocessioni, in caso di stop, tu cosa proporresti? “A malincuore, perché questa è un’estrema decisione, promuoverei tutte le prime in classifica dopo le 22 giornate giocate, mentre contemplerei la retrocessione per le ultime di ogni girone e di ogni Torneo. Non prevederei la disputa dei play off e dei play out, ma prefigurerei, per la prossima edizione, una retrocessione in più”. Noi comunque rimaniamo ottimisti perchè dopo la tempesta arriva sempre il sereno!

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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