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venerdì, 26 Aprile 2024

“No alla violenza sugli arbitri”. Cosa ne pensano i mister dei nostri dilettanti?

Domenica scorsa su tutti i campi dei vari campionati dilettantistici del Veneto, le partite sono partite con 15 minuti di ritardo per dire un secco no ad ogni forma di violenza, ed in particolar modo su quella ai danni della classe arbitrale. Abbiamo voluto fare una mini inchiesta, chiedendo agli allenatori, cosa ne pensano di questo provvedimento voluto dalla FIGC Veneto e dall’AIA Veneto. Per primo abbiamo sentito Paolo Mosca, allenatore libero in cerca di squadra. Mister, come ha accolto domenica passata, il ritardo di un quarto d’ora per dire no alla violenza? “Trovo giusto la manifestazione fatta nel nostro calcio dilettantistico, il concetto è chiaro “no a qualsiasi forma di violenza nel calcio!”. Tutto, a mio parere, può servire per porre attenzione agli addetti ai lavori su questo problema, serve forte responsabilità delle parti in campo: arbitri, allenatori, giocatori, presidenti e dirigenti. La vità è già dura così com’è, non complichiamola ancora di più!Ben vengano, quindi, questi richiami ufficiali ad una educazione civica di rispetto per l’altro anche nel pallone e nello sport. Mi ha sorpreso la bellissima iniziativa promossa qualche tempo fa dal Montorio del presidente Lorenzo Peroni, fatta per dire no alla violenza contro le donne, con il simbolo delle scarpette rosse stampato su ogni maglietta indossata da tutti i giocatori di tutte le loro squadre, dal settore giovanile fino a d arrivare alla prima squadra”.

Emanuele Boscaini, allenatore del BNC Noi (Terza categoria girone A): “La violenza nel calcio e nella vita va sempre condannata. Serve maggiore responsabilità da parte di tutti! Il calcio è uno sport fatto di sani principi e lealtà. Non sporchiamolo. L’iniziativa promossa dagli organi competenti domenica passata va benissimo, ma servirà? Staremo a vedere!”. Marco Martini, allenatore del Malcesine (Prima categoria girone A): “Il mio pensiero sulla decisione di fermarsi per riflettere quindici minuti è positivo! Sono assolutamente d’accordo e solidale contro ogni forma di violenza verbale e non. Sono lodevoli e importanti tutte le iniziative fatte per sensibilizzare il nostro mondo calcistico dei dilettanti sul problema della violenza. Massimo rispetto per l’incomodo ruolo dell’arbitro. Un ruolo che non possono fare tutti. Magari la Federazione potrebbe incentivare con corsi di formazione mirata dal punto di vista psicologico. Nervi calmi da parte di noi allenatori e da parte dei giocatori. L’iniziativa di domenica scorsa è positiva. Se ne possono fare delle altre in altre forme, io le accoglierò sempre in modo favorevole. Vediamo di smorzare gli animi, basta con il nervosismo e viva il calcio in tutte le sue sfaccettature!”

Mister Alberto Pizzini, settore giovanile del PescantinaSettimo: “Sui principi e sull’iniziativa sono d’accordo, è stato un segnale giusto. Non sono d’accordo sul metodo, i giocatori sono stati fermi per quindici minuti prima della partita e questo non va bene. Fare riscaldare giocatori e poi tenerli fermi non è logico, specialmente con le temperature rigide di questi tempi. Nello sport devono prevalere con fermezza certi principi che non vanno mai dimenticati e gli arbitri vanno sempre rispettati”. Massimiliano Nigro, mister Academy PescantinaSettimo (Terza categoria girone A): “Penso che il calcio deve essere passione e forza, ma sopratutto rispetto per se stessi e verso il prossimo. Chi usa violenza, evidentemente non ha altro da mostrare. Il calcio non è violenza ma divertimento!”

Giandonato Di Marzo, allenatore Team San Lorenzo (Terza categoria girone A): “Credo che sia stata un iniziativa corretta e da ripetere. E’ riuscita a portare l’attenzione di tutti sull’argomento del no alla violenza sugli arbitri! E’ indispensabile e necessario, opporsi ad ogni forma di violenza. Lo sport deve parlare e trasmettere valori positivi di lealtà e rispetto dell’avversario. Spero che il messaggio arrivi a tutti forte e chiaro e che vengano sanzionati con decisione tutti i comportamenti incivili ed irresponsabili”. Andrea Matteoni, allenatore del Mozzecane (Promozione): “La motivazione è più che legittima ma a mio parere di poco impatto come procedura. Ha creato problemi nella gestione del riscaldamento degli atleti domenica scorsa. Con rischio di infortuni nell’attesa del fischio di inizio dell’arbitro. Visto che i fatti erano gravi, io avrei francamente, sospeso tutto! Nessuno doveva giocare”.

Flavio Marai, allenatore dell’Avesa (Seconda categoria girone B): “Quando succedono questi fatti sono da condannare con decisione, la Federazione deve avere l’autorevolezza di mostrare a tutti, giocatori, dirigenti e noi mister, che facciamo calcio per passione ed in maniera dilettantistica, la giusta strada da percorrere. Al lunedì andiamo tutti al lavoro e spesso i giocatori e dirigenti al sabato o alla domenica si accaniscono contro i poveri arbitri! Chi lo fa in maniera grave che venga subito radiato, senza problemi!Il nostro calcio è bello perché è dilettantistico, genuino e mosso da tantissima passione. Via dal calcio le persone che aggrediscono gli arbitri, non ne abbiamo assolutamente bisogno. Possono sbagliare anche gli arbitri visto che anche loro sono dei dilettanti”. Peter Taccardi, mister Sitland Rivereel (Promozione girone A): “Partiamo dal presupposto che la violenza non è mai la soluzione giusta per risolvere qualsiasi controversia!Invece, per quello che è successo agli arbitri, vorrei precisare che in questo periodo spesso vengono mandati ad arbitri ragazzini giovani ed inesperti. Vi assicuro che si vedono durante alcune partite spettacoli da censurare e sgradevoli per gli addetti ai lavori. Serve maggiore coerenza da parte di tutti! Chi spende risorse importanti per la gestione delle squadre, e chi cerca di emergere in questo sport a livello professionale, merita di più. Arbitri più qualificati. Serve maggiore equilibrio da parte di tutti! Noi mister siamo valutati dai risultati ed a volte in campo vengono stravolti da decisioni opinabili”.

Luca Mancini, mister della Montebaldina Consolini (Prima categoria girone A): “L’iniziativa la ritengo giusta e ripetibile ma purtroppo non credo porterà risultati concreti. Dalla Prima categoria in giù gli arbitri sono soli e non hanno il supporto degli assistenti di linea, quindi prendere le decisioni in campo sinceramente non è mai facile. Specialmente se sono ragazzini inesperti alle prime armi. Poi ci siamo noi allenatori che dovremmo essere più tranquilli e sereni ma quando sei seduto in panchina l’adrenalina va a mille!Ricordiamoci che siamo tutti dei dilettanti e che lo facciamo per passione!”. Devis Padovani, mister dell’Alba Borgo Roma (Prima categoria girone A): “Da fastidio, a mio parere, gli arbitri che arrivano a dirigere le partite con l’aria da super uomini. Non gli puoi chiedere nulla perchè ti rispondono in malo modo. A volte sono troppo autorevoli ed altezzosi! Comportamenti che tante volte danno veramente fastidio.Tuttavia la violenza non è mai tollerabile, il concetto è fuori discussione. Siamo nei dilettanti perché ci anima la passione per questo gioco. L’errore ci sta, sia dalla parte arbitrale che da parte di noi allenatori, giocatori e dirigenti. Fa parte del gioco. Gradirei però degli arbitri un po’ meno protagonisti, che sappiano prendere le decisioni con un po’ più di buonsenso e che abbiano un po’ di dialogo aperto e tranquillo. Questa iniziativa, nel complesso, ha fatto riflettere un po’ tutti!”

Massimiliano Signoretto, mister dell’Intrepida (Seconda categoria girone B): “Sono favorevole a questa bella iniziativa. Contro gli arbitri non si deve mai andare. Loro fanno il loro lavoro e noi dobbiamo pensare al nostro. Ma vorrei anche dire che negli ultimi anni la classe arbitrale, nelle nostre categorie, ha avuto un declino in professionalità e capacità. Serve maggiore competenza e saper leggere molto bene i momenti di ogni partita. Tanto buonsenso e maggiori corsi di formazione per gli arbitri. Purtroppo gli arbitri, nei nostri dilettanti, fanno tantissimi errori”. Roberto Pienazza, mister del Bussolengo (Seconda categoria girone A): “Domenica noi dilettanti abbiamo fatto 15 minuti di ritardo, ma durante la partita del mio Bussolengo, ci sono stati ugualmente momenti di nervosismo, che si sono risolti a fine partita con l’espulsione del mister avversario. Tutto sommato questa cosa può starci, basta che questi episodi si risolvano in maniera più civile. Non capisco invece le persone che vengono alle mani visto che questo può avere conseguenze civili e penali. Mi stupisco di quello che ha fatto il presidente della Cavalponica, mio ex presidente e persona che stimo, solare e seria. Penso che tale gesto sia la conseguenza del brutto periodo che sta vivendo la sua squadra. Siamo alla fine tutti educatori e dobbiamo darci una bella regolata!Siamo simbolo di una generazione che spesso critichiamo ma che a sta noi migliorare!”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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