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sabato, 20 Aprile 2024

Le strade dell’Atletico Città di Cerea e di mister Simone Marocchio si dividono

Simone Marocchio è uno dei più stimati allenatori del pianeta dilettantistico veronese. Tanti anni passati sui nostri campi ad infondere il proprio credo calcistico ai ragazzi che ha allenato. Sostanza, divertimento e forte intensità alla ricerca di una pregevole vittoria nella gara della domenica di campionato, o del mercoledì di Coppa. Mai dimenticata, da tutti gli sportivi e dagli addetti ai lavori, la sua meravigliosa cavalcata con i neroverdi del Raldon che ha portato in pochi anni dalla Terza categoria fino in Promozione. In meno di 10 anni in neroverde ha ottenuto 2 promozioni dirette e una di diritto per aver conquistato la finale di Coppa Veneto contro il Del Graticolato, già promosso in quanto vincitore del suo girone. Inizialmente con il presidente Nicola Zenti e il diesse Nicola Vesentini, dalla Terza categoria, fino ad ottenere l’approdo al campionato di Promozione, grazie anche all’apporto importante di Michele e Matteo De Togni e Mario e Rosario Leonardi. Poi nuove avventure calcistiche sulle panche dell’Alba Borgo Roma in Promozione, della Scaligera per due anni in Prima categoria, del Nogara in Promozione, poi al Concamarise in Seconda categoria fino ad arrivare a queste ultime due stagioni con l’Atletico Città Cerea del presidente Luca Bronzato, portando la squadra della bassa dalla Prima categoria al campionato di Promozione di quest’anno dove occupa il 4° posto in classifica.

L’amore per il calcio dilettante e la voglia di allenare in nuovi ambienti stimolanti ed ambiziosi, hanno sempre contraddistinto Simone Marocchio: “Noi allenatori siamo sempre pronti a percorrere nuove strade cercando ogni anno la giusta sintonia tra dirigenza, staff tecnico e giocatori, fattore che è sempre stato determinante nella mia passione di allenatore. Ovunque sono andato ho sempre cercato di dare il massimo dell’impegno. Ho trovato ragazzi stupendi che mi hanno seguito e società che hanno creduto in me. Ma spesso, è questa la legge del calcio, noi allenatori siamo legati ai risultati ed alla giusta unione di intenti nella pianificazione societaria. Ci si siede a tavolino, il sottoscritto e la proprietà, e a fine stagione si decide se è il caso di modificare il proprio percorso o se proseguire sulla stessa strada”. Di fatto è quello che è successo tra lui e l’Atletico Città di Cerea la settimana scorsa quando non è stato riconfermato alla guida tecnica della prima squadra ceretana per la prossima stagione 2020-2021 che prima o poi ripartirà. Marocchio è quindi pronto ad allenare una nuova squadra. “A Cerea ritengo di aver fatto bene, il primo anno sono arrivato dopo 6 giornate a sostituire in panchina mister Luis Gustavo Passera con l’Atletico Città di Cerea terz’ultimo in classifica con 4 punti, ed ho ottenuto subito dieci vittorie consecutive, un incredibile record, vincendo 21 delle 24 partite rimaste chiudendo il girone B di Prima categoria ad un solo punto dal Montorio e vincendo poi i play-off. Quest’anno, da neo promossa in Promozione, potevamo anche cercare il salto in Eccellenza visto che siamo in piena zona play-off. In due anni ho portato a casa 100 punti in 46 partite, vincendo inoltre due gare difficili nei play-off battendo l’Olimpica Dossobuono e il Montebello. Direi che sono molto soddisfatto”.

“Quest’anno – prosegue Marocchio – ero stato confermato dalla dirigenza del Cerea e quindi ero tranquillo. Poi però è arrivato il Covid-19, e quando la squadra stava andando molto forte sono stati sospesi tutti i campionati, per le ragioni che sappiamo tutti. Nei mesi scorsi francamente pensavo di smettere di allenare ma poi ho dato la disponibilità al presidente Luca Bronzato anche per la prossima stagione 2020-21. La società ha poi però cambiato idea e io non sono più stato confermato. Decisioni che nel calcio ci possono stare, ma personalmente ci sono rimasto male e sono molto dispiaciuto. Questa decisione mi ha deluso, anche se voglio un bene dell’anima al presidente Luca Bronzato ed ai suoi collaboratori. Io e il “Pres” siamo molto amici, ma devo dire che mi ha fatto uno scherzetto che non mi aspettavo proprio”.

 Simone vede il futuro del calcio dilettante a tinte fosche: “Non ci sono ancora le condizioni, per noi dilettanti, per poter riprendere. Non penso che si riprenderà nemmeno a settembre con la nuova stagione. Io me lo auguro, ma penso che purtroppo non sarà così perchè il CoronaVirus non è ancora stato sconfitto”. Due anni passati a Cerea che gli hanno regalato grandi emozioni: “Il primo anno a Cerea è stato a dir poco fantastico. Una grandissima squadra formata da ragazzi bravi e generosi. Conquistare il salto in Promozione è stato davvero esaltante. Un anno che mi porterò sempre nel cuore. Nel secondo in Promozione (non ancora finito), la squadra stava giocando come piace a me facendosi onore anche nella nuova categoria. A Cerea mi sono trovato benissimo ricevendo tante prove di affetto nei miei confronti. Tutti mi volevano offrire la domenica il caffè, c’è un feeling fortissimo con l’amministrazione comunale e la dirigenza della società. Ho lavorato bene e come volevo io in un campo sportivo bellissimo. Colgo l’occasione per ringraziare, attraverso la vostra testata, i componenti del mio staff tecnico, il preparatore atletico Andrea Faccioli, il massaggiatore William Serafini e l’inossidabile allenatore dei portieri Matteo Gianello. Un grazie anche a Doriano Franzoni, Gianni Vicentini, Carlo Fadini, Laura Bissoli e al presidente Luca Bronzato che mi hanno regalato due anni bellissimi”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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