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venerdì, 19 Aprile 2024

Marco Gonzato è il nuovo presidente del Bovolone 1918

Mobiliere di Villafontana, dove è nato nel 1969, Marco Gonzato è il nuovo presidente del Bovolone 1918. Subentra a Paolo Zago, 30enne imprenditore agricolo di Aselogna di Cerea (il quale rimane nella sala dei bottoni in veste di socio), e porterà avanti un programma di valorizzazione del vivaio rosso-nero, programma condiviso alla maggioranza dal Consiglio direttivo che l’ha eletto. “Dobbiamo mettere a frutto” spiega il neo eletto massimo dirigente “il patrimonio che abbiamo in casa: inutile aspirare all’erba del vicino, la quale costa di più e che è cresciuta senza lo sguardo, il modo di intendere il calcio e l’esperienza dei nostri allenatori-allevatori-educatori. Oramai, tutti noi sodalizi dilettantistici ci stiamo indirizzando verso una politica molto contenuta dei costi, dei rimborsi-spese vicinissimi allo zero centesimi, e sarebbe fallimentare non permettere ai nostri giovani – i più meritevoli – di concedere lo sbocco della Prima squadra. Abbiamo un Settore Giovanile che sta lavorando benissimo da anni, sarebbe pazzesco non utilizzarlo!” Ci stiamo avviando a un calcio molto territoriale… “Già prima del coronavirus, molte società avevano imboccato questa strada; che è la più logica, visto che non puoi allevare tuoi giocatori per poi lasciare emigrare verso altre scuderie o propendere per l’acquisto di altri atleti appartenenti ad altri club. Io sono convinto che la buona semina annuncia buoni raccolti e la Prima squadra è il collo di bottiglia attraverso il quale sfociano i nostri talenti. Che cosa è servito spendere tantissimi soldi per la Prima squadra per poi avere pochi quattrini da investire sui giovani? Meglio l’esatto contrario, o no?”.

Cresciuto nell’U.S. Villafontana del presidente e papà Sergio, Gonzato allora militava tra i pali. “Qualche anno dopo” ricorda il presidente “la Serenissima operò la fusione tra il Villafontana e il Bovolone”. Marco Gonzato ha due figli maschi, entrambi innamorati del calcio: “Riccardo, classe 2003, ex Hellas Verona, è stato riconfermato al Bovolone 1918 e farà parte della “rosa” della Prima squadra, mentre Filippo, classe 2002, resta negli Juniores Regionali – la categoria che noi rosso-neri “mobilieri” non abbiamo ancora, purtroppo! – dell’A.C. Oppeano ed è un ex Legnago Salus”. Cosa si aspetta, presidente, dai verdetti che tra giorni la Figc emetterà? “Spero nella riconferma della permanenza in Prima categoria da parte del Bovolone: sarebbe la soluzione più idonea, visto che il Torneo non si è potuto concludere. E, magari, poter ripartire con la stessa posizione di classifica occupata quando è scattato lo stop. Sarei per la promozione alla categoria superiore delle prime classificate, anche se, così stabilendo, crei il malcontento delle seconde inseguitrici. Quello che abbiamo vissuto, per me, deve essere considerato come un anno-zero, in cui si è giocato, gioito, sofferto, ma, che non deve prevedere nè promozioni né retrocessioni”.

Si aspetta qualcosa dalla Figc in termini di aiuti? “La nostra Federazione dovrebbe dare aiuti alle società che hanno grandi vivai o che rischiano di chiudere i battenti senza averlo meritato, cioé senza aver speso e spanto, ma sempre compiendo il passo secondo la gamba. Non sarebbe un crimine venire incontro ai club dilettantistici più in difficoltà perché nella vita di tutti i giorni noi svolgiamo una sorta di servizio sociale a favore dei giovani ragazzi del nostro circondario. Cosa sarebbe senza il gioco più bello del mondo la nostra comunità? Si rischia di vedere in mezzo a una strada i tanti nostri giovani. Noi società aiutiamo loro a svolgere un’attività ricreativa, a praticare una sana attività sportiva e tu Federazione ci devi dare una mano, vedi agevolazioni della tassa d’iscrizione. Noi società dilettantistiche abbiamo pur sempre un nostro bell’indotto, ma con i professionisti non abbiamo proprio nulla a che fare”.

Ora che la stagione agonistica 2019-2020 è stata definitivamente chiusa pensa che si ritornerà a giocare regolarmente a settembre? “Per me, sì: io ho già prenotato il ritiro della nostra formazione Juniores per una settimana in montagna. Tra un mese, un mese e mezzo, seguendo l’attuale trend del coronavirus, la situazione potrebbe evolvere decisamente al meglio, e tanti presidi sanitari dovrebbero essere eliminati. Se dovessimo ripartire, noi come Bovolone 1918 siamo già a posto con il nostro Comune per affrontare le spese di sanificazione, di protocollo medico, a garanzia della salute di tutti i nostri tesserati”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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