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martedì, 23 Aprile 2024

Il punto sul girone “A” di Promozione: 11^ giornata

Il Mozzecane allunga il passo sul Team S.Lucia Golosine, impallinato dal Cadidavid, il Cerea batte e scavalca i lupatotini, la Pol. Virtus si allontana dalla sabbie mobili.

Una giornata, l’undicesima, caratterizzata da ben 3 pareggi incolori, i quali testimoniano l’appiattimento dei valori in campo e, soprattutto, il grande equilibrio che sta regnando, finora, nel raggruppamento “A” della Promozione veneta. La capolista Mozzecane del trainer reggino Mario Colantoni rafforza la propria leadership, andando a fare la voce grossa – 0 a 2 – al “Guglielmi” di Lugagnano, in casa dei giallo-blu guidati da mister Pippo Perinon. Un gol per tempo per i “rosso-blu del Bocciodromo” del giovane presidente Riccardo Montefameglio, classe 1978, grande “enciclopedico” del calcio: prima la zampata di …”Tu, quoque, Brute, fili mii”…Brito, ottimo ed altruista anche nel servire la palla del raddoppio all’ex Villafranca, Arabia…”Saudita”. Si allunga così la forbice del distacco – il rapporto è ora di 28 a 22 – tra il “fuggiasco” “Mozze” del novantenne presidente onorario Giorgio Giavoni, detto anche “Qui, “Facioli”, a voi, Roma!”, in quanto il Team Santa Lucia Golosine di mister Alessandro Ghirigato è scivolato, ieri pomeriggio, in zona Sacra Famiglia, casa dell’A.C. Cadidavid del pluri-decorato trainer lupatotino, Fabrizio Sona. A fare lo sgambetto ai lanciati santa-luciani del diesse Ivano Belligoli è – nel cuore della ripresa – Alberto Menini, il bomber più conosciuto tra i bianco-blu dell'”eterno diesse” Adelino Biondani.

Si allontana dalle sabbie mobili della classifica la Pol. Virtus di mister Andrea Annechini (il padre Mauro è il diesse rosso-blu, ex per anni et annorum Alba Borgo Roma): al “Mirko Mazzola”, 3 a 1 nel “derbissimo”, quello vinto contro i “cugini da una vita” audacini del mister e chef di alto bordo, Matteo Biroli. I poli-virtussini sembrano essersi scrollati di dosso, tra “cugini”, quel senso di inferiorità che vedeva sempre i sanmichelati più prestigiosi in forza del tetto della serie C unica toccata dai vari Carlo Meroni, mister Eros Beraldo (ex terzino del Milan del famoso Gre-No-Li, e scudettato nel 1955, nel 1957 e nel 1959) nel campionato 1977-78. Un timore, scalzato, annullato dall’ingresso in serie C dalla Virtus gigifreschiana nell’estate 2013, il 9 giugno, dopo aver vinto lo spareggio al neutro dell’umbra Foligno, contro la Virtus Casarano di mister, l’ex coach anche del Chievo, Mimmo Caso (doppia di Andrea Nalini, l’anno dopo alla Salernitana). Una lunga digressione storico-calcistica, la nostra, per sottolineare che non esistono più le distanze reverenziali tra i due club, che oggi vantano lo stesso prestigio storico. E, così, per i borgo-veneziani, vanno in rete Enrico Eller, centrale di difesa, Dusi e il bomber 1994 Simone Garofolo. Per gli audacini del presidente Roberto Purgato, classe 1974, figlio del molto tecnico Gianni (anche ex Minerbe, oltre che ottimo play-maker virtussino), il solo urlo di gioia cacciato dall’ugola di Dennis Calabrese, poi portato in ambulanza all’ospedale in seguito ad uno scontro di gioco per accertamenti.

Poi, 3 pareggi incolori, terminati, in fatto di reti, sul nulla di fatto. Partiamo dall'”Erasmo Zamperlini” di Ronco all’Adige dove AlbaredoRonco ed A.C. Cologna Veneta hanno spartito il bottino, senza ricorrere alle maniere forti e giocando una partita molto dinamica. Gli albaredoronchesani del mister, il belfiorese bancario Marco Burato, classe 1963, ha schierato in prima linea un Gianni “Veleno” Lorenzi, punta-cavallone della classe 1992 – da San Gregorio di Veronella -, il quale ha fatto da splendido compasso per quei veli e palloni smistati ora a destra, a indirizzo di Sacco-gol, ora a manca, a beneficio del sempre ottimo soavese Leonardo Bertini, ex Union La Rocca Altavilla, classe 2002. Poco impegnati entrambi i “guardiani del faro”: da una parte l’altissimo Giacomo Rossi – gioia del padre Michele, nato a Cerea ed abitante a Zevio -, l’altro, invece, il duemillenario Nicola Saggioro. Entrambi hanno calzato – è la moda, dicono – i guanti lunghi fino ai gomiti, tipo guanti Vileda, ma i piatti, per fortuna di chi ha pagato il biglietto, non si sono visti, a livello di gioco stantìo o paranoico. Per i “giallo-blu del mandorlato” di mister, il vociante (quasi strillone di giornali di romantico sapore felliniano) Luca Cortellazi, del diggì, il dottor commercialista Renato Martinelli (il quale ci ha annunciato la serata del 10 dicembre, ospite al Teatro di Cologna Veneta, l’ex romanista e doriano, il bresciano mister – anche dell’A.C. Cologna Veneta – Loris Boni. La redazione, a tal proposito presente all’incontro, reclama una confezione del vostro dolce tipico, lo squisito mandorlato), hanno mostrato un invalicabile n.3 Ernesto Mucenji, mentre non ha brillato bomber Alessandro “Bugatti” Borgatti. Sempre elegante, in cabina di regìa difensiva, il geometra Nicola Greghi, classe 1991, da impiegare, forse, per più tempo Federico Marostica, l’ex Caldiero, ritornato nella sua Cologna Veneta, esterno alto, classe 2001, la grande gioia del nonno, suo primo tifoso. All’impianto di via Sabbionare, all’altezza del Piganzo, gli “spallini isolarizzani-roverchiaresi” del trainer lupatotino Matteo “Molosso” Girlanda, non riescono ad abbattere il muro del suono e devono accontentarsi – complice una gara non proprio alla loro altezza – della divisione del bottino con l’avversario di turno, la Pro Sambonifacese di mister Maurizio Battistella. Primo tempo, con supremazia isolana, mentre nella ripresa il portiere biancazzurro locale – Pietro Leso – strappa una bella zoomata alla madre Michela, facente parte del gruppo delle meravigliose quanto scatenate fotografe – le incroci dappertutto sui nostri campi della provincia -, gruppo chiamato “Scatti rubati”. Al “Paolo Maggiore”, i buoni e sgargianti spumanti della nota Cantina Farina – gestita dal vice-presidente pedemontano Claudio Farina – sono rimasti in frigo anche dopo il 95° minuto. Si sarebbe dovuto festeggiare la vittoria – da una parte o dall’altra – di uno dei componenti della famiglia Colognese in grande e storica (perché la prima volta!) sfida: per la schiera oppeanese – guidata da mister Andrea “Pirlo” Corrent – era seduto in panca con il compito di massaggiatore il mitico Luciano, classe 1948, da una vita dietro i bicipiti e ad alleviare guai muscolari a intere generazioni e a più scuderie di atleti, anche atlete del volley femminile e del calcio a 5 o a 8. Dall’altra, i figli Michele, classe 1989, centrale difensivo e terzino per 8 stagioni del Lugagnano e, da quando è titolare del patentino Uefa B, a fianco di mister Corrent. Ma, anche l’altro figlio, l’ex portiere Marco, classe 1977, oggi valente fisioterapista ed osteopata, giocava il “derby di famiglia”, risultato, alla fine, annacquato, da uno 0 a 0, che non sembra aver accontentato alcuno dei contendenti. A.C. Oppeano, che risentiva a centrocampo del poderoso centrale, il geometra roverchiarese Matteo Crivellaro, classe 1995, l’anno scorso in forza all’A.C. Cologna Veneta. Che ancora lo rimpiange.

Infine, al “Pelaloca”, l’Atletico Città di Cerea del mister e notaio Claudio Berlini – che fa rima ogni volta con il Gian Lorenzo Bernini” (noto scultore napoletano del 600 europeo, che scolpì opere strepitose ed immensamente belle, consegnate alla storia, quali la statua in marmo bianco deI David, Apollo e Dafne, altro), ebbene, chi si sta candidando – al momento – come terza incomoda tra le due sfidanti, baruffanti in testa alla classifica, è proprio il “Piccolo Toro” del nuovo bomber Matteo Cortese, uno dei “dù zemèi” – fratelli minori di Andrea, il quale firma una doppia in rimonta al duplice ed iniziale vantaggio lupatotino siglato dal 2004 Nicolò Gobetti e da Michele Garzetta, “bocia del ’99”. Poi, scocca, al 94mo, a dimostrazione di una grande spinta reattiva contro i “lupi bianco-rossi” sguinzagliati dal trainer raldonate Simone “Hellas” Marocchio, oltre che di una pazza voglia di spuntarla, il 3 a 2 a firma dell’ex cavalponico, il classe 1997, Federico Lucchiari “Cuciari”, nel senso dialettale che sta per raccogliere con il cucchiaio 3 punti non preziosi, di più per l’undici del presidente ceretano, il sempre molto indaffarato imprenditore metalmeccanico Carlo Fadini. Ha giocato quasi tutta la gara bomber Riccardo Meggiorini, classe 1985, sostituito in zona Stock 84 da Bezzetto.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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