La stagione 2019-2020 si sta rivelando per il Vigo del Patron Raimondo De Angeli tutt’altro che soddisfacente. La classifica, vista oggi, è a dir poco preoccupante. Con soli 11 punti nelle prime 11 gare, il Vigo occupa attualmente il quintultimo posto della graduatoria assieme a Colognola e Boca Junior che ha però una gara in meno. Un risultato molto più che inatteso per una squadra che all’inizio della stagione veniva considerata fra le candidate alla vittoria del campionato o al raggiungimento della zona play-off. Di questo ha voluto parlare il Presidentissimo Raimondo De Angeli, che spera quanto prima in un cambio di rotta.

Presidente, la vostra classifica attuale non mette il Vigo fra le migliori squadre del torneo: quali sono state le cause principali di tanti risultati negativi? “Uno dei motivi di maggior rilevanza del momento che stiamo vivendo è dato anche dal cambio generazionale dell’80 per cento della rosa, della quale i giocatori più vecchi sono stati rimpiazzati da molti giovani, che spesso non hanno la pazienza di aspettare il proprio turno e crescere. Inoltre, tra le cause principali del momento negativo che siamo vivendo cito la mancanza di quei 4 o 5 punti che abbiamo immeritatamente lasciato per strada in partite in cui, pur dimostrandoci superiori, non abbiamo ottenuto il risultato pieno. Fra queste mi limito a citare i pareggi ottenuti contro Albaredo e Atletico Vigasio e la sconfitta contro il Bevilacqua, anche se va detto che ci sono state altre partite in cui abbiamo perso perché abbiamo meritato la sconfitta. Nonostante tutto, credo che con l’inserimento del terzo allenamento settimanale le cose stiano migliorando, soprattutto per quanto riguarda l’amalgama di un gruppo completamente nuovo che si trova ad affrontare un girone D davvero duro, in cui come ogni anno ogni partita è una battaglia… ma questa non è certo una novità..!”

Parlando delle squadre avversarie, qual è la squadra che l’ha stupita in modo positivo? E quale, invece, l’ha impressionata negativamente, anche considerando le stagioni scorse? “Sicuramente la squadra migliore in questo momento è il Bevilacqua: è la prima in classifica ed è anche la squadra con un potenziale più alto rispetto alle altre. Va detto che, oltre ad avere un organico forte, sta vivendo un’annata in cui gira tutto per il verso giusto, come dimostrano alcune vittorie ottenute al 93° o al 94° minuto. Per quanto riguarda la squadra che mi ha stupito in negativo, devo dire l’Albaredo: il mio giudizio ovviamente si basa sulla partita giocata contro di loro, ma non ho visto una squadra con la stessa forza dell’anno scorso. Quando l’abbiamo affrontata eravamo molto preoccupati, soprattutto considerando i risultati della stagione precedente. Ed invece, nonostante rimanga una squadra che dal punto di vista tecnico è leggermente superiore alla nostra, con loro ce la siamo giocata a viso aperto e sull’1 a 1 in inferiorità numerica abbiamo fallito due occasioni (all’89° ed al 90° minuto) per passare in vantaggio e chiudere la partita. Questo mi ha spinto a pensare che forse l’Albaredo non sia forte come l’anno scorso.”

Parliamo ora di Mister Stefano Sacchetto: un allenatore con una reputazione di tutto rispetto nel mondo della categoria, che tanto bene aveva fatto con il Casaleone e con l’Isola Rizza. Che cosa ha apportato e che cosa può apportare in futuro nella compagine Vigo? “Il mister ha avuto in primis la capacità di ridare fiducia ad un ambiente che fino a due o tre settimane fa era molto sfiduciato, ricompattando il gruppo ed ottenendo dai giocatori una stima enorme. La prova di ciò deriva dal fatto che, dopo un’immeritata sconfitta contro il Colognola ai Colli, la sera stessa dopo la partita più di qualche giocatore, ed in particolar modo il capitano, mi hanno detto: “Presidente, speriamo tu non abbia in mente di esonerare il mister, perché tutto il gruppo lo sostiene”. Questo mi ha dato un’iniezione di positività, perché era un atto di stima nei confronti dell’allenatore, anche dopo una sconfitta che ci aveva fatto perdere la possibilità di raggiungere una posizione di classifica migliore, e di conseguenza ci aveva tolto ulteriormente fiducia. La situazione, chiaramente, è stata causata anche da qualche defezione, perché alcuni giocatori giovani che erano stati promossi in prima squadra non hanno avuto la pazienza di aspettare il loro turno per giocare, e ci siamo trovati con una rosa di 18 giocatori anziché 21. Ciò nonostante, da quando sono stati proposti tre allenamenti settimanali al posto di due, tutti i giocatori si allenano con regolarità, salvo qualche rara eccezione. Questo è un segnale molto positivo dalla squadra, che si è legata ad un tecnico capace di trasmettere stimoli e positività all’interno dello spogliatoio, nonostante un avvio non particolarmente fortunato”.

La classifica, come abbiamo già detto, è preoccupante, sia per la posizione, sia perché alcune squadre sotto di voi hanno disputato una partita in meno ed hanno la possibilità di superarvi: come cambiano gli obbiettivi della società? Rimane l’obiettivo play-off prefissato ad inizio stagione, oppure ora si pensa principalmente alla salvezza? “Diciamo che allo stato attuale delle cose, la prospettiva di raggiungere la zona play-off è stata un po’ accantonata. Come ho detto ai miei giocatori, ora dobbiamo pensare a raggiungere la salvezza il prima possibile, ed una volta raggiunta una posizione di classifica tale da garantirci la permanenza in Seconda Categoria, penseremo, se rimarrà il tempo, a fissarci altri obiettivi che al momento non possono esserci.” Nonostante un inizio di stagione davvero sciagurato, il Vigo ha una rosa competitiva, un allenatore capace e tutte le carte in regola per raggiungere la salvezza con largo anticipo: un augurio personale al Presidente Raimondo De Angeli ed a tutto l’ambiente Vigo di conseguire questo traguardo e di poter puntare a posizioni più nobili della classifica del girone D di seconda categoria.

Marco Farinazzo per www.pianeta-calcio.it