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venerdì, 29 Marzo 2024

L’ Union B.E.S.T. si prenota una poltronissima per la prossima stagione!

La luna era particolarmente luminosa ed alta, giovedì notte appena trascorso, nel cielo terso di Sorgà: rispecchiava in pieno, e in lei si orientavano, pieni della fiducia di aver magari dato definitivamente un bel calcio a una pandemia che ci ha rubato due e più anni di vita – non solo pedatoria, ma anche di convivialità – l’allega brigata dell’Union Best del presidente Claudio Bellon, del vice, l'”eterno ed immarcescibile” Massimo Mantovani, dell’inesauribile factotum Stefano Cantarella, del posato diggì, il geometra di Erbé, Nicola Zuccotto, degli statuari Adriano Bissa, padre dell’altrettanto marcantonio ed ex francobollatore del vecchio Casaleone che ruggiva alto, Mauro.

C’erano tutti, gli…astri terreni che nè l’inesorabile legge del tempo, tantomeno il maledetto Covid-19 ha ingoiato, a consumare un risotto – una via di mezzo tra l’isolana e il tastasal; affettati come secondo, la mantovana sbrisolona affogata nella grappa o crostata come dessert – quel giovedì sera della “rinascita” erbetana, sorgarese, treventuolese e bonferrarese di un calcio che non si è mai lasciato andare, ma si è rimboccato le maniche per ripartire più forte di prima. L’ultima volta che avevamo messo piede in quel rettangolo di erba, che occhieggia strozzato tra le luccicanti, tremolanti e fertili risaie tra il Tartaro e il Tione, era stato quando si librava in cielo – libero e regale – il volo delle compiante Rondinelle di Sorgà, “gioiellino” di papà Franco e figlio Manuel Cremoni, imprenditori specializzati nel ramo degli infissi.

In quel volo ricordavamo – una mezza dozzina di anni fa – il giovane imbianchino erbetano doc, Michele Maestrelli, il bomber Giulio Furlani, l’allora giovane emergente Alessandro Carollo, il capitano mantovano ex professionista Ivano Martini ed altri atleti che provenivano dalle vicinissime zolle mantovane come Giovanni Santoro. Ma, qui, in questi 5 tra frazioni e Comuni del basso Veronese, la pelota rivive – da 3 stagioni a questa parte – grazie al “matrimonio” tra l’ancora viva, palpitante Polisportiva Erbé (sede delle gare ufficiali della Prima squadra e degli Juniores Provinciali) dell’Union B.E.S.T., acronimo che sta per unione delle microbiche ma pulsanti – come le stelle nel cielo di quella serata di spensieratezza giovanile – Bonferraro, Erbé, Sorgà e Trevenzuolo.

E, il grande plasmatore, chiamatelo demiurgo di questo impasto meraviglioso, affiatatissimo di 22 colori – giovani ragazzi, tra cui spicca un certo Nicolò Baggio, centrocampista duemillenario, e il suo coetaneo, il geniale quanto spassoso Yuri Nhari, con tanto di maglia firmata da Xavier Zanetti, omologo del centrocampista 1999 Enrico – è l’intramontabile diesse erbetano Claudio Patuzzi, milanista impenitente, il “baffo” più famoso di Isola della Scala, per aver riportato – alcune stagioni fa – in auge la Scaligera, rivitalizzato l’A.C. Concamarise (degli spietati “punteros” Sandro “Baby” Carollo e Luca Scarabello), quello di Paolo Zago (ora alla neo-genìta Cherubine), ma, per decenni creatura dell’indimenticato Renzo Tambalo, accompagnando i rosso-neri del “Conca” al 2° posto – in 2^ categoria – ed ugualmente poi promossi in Prima (titolo poi portato a Bovolone) nonostante il lungo duello, l’esaltante, avvincente testa a testa perduto con il Sanguinetto-Venera de “El Cere”, al secolo Andrea Ceresoli.

In una parola, il mosaico della passione pedatoria di quella fascia di incantevole verde, di quell’angolo del Paradiso terrestre che viene evocato dalla sola vista, riposante, del viale di verdeggianti, carezzevoli, morbidi, smeraldini, frondosi platani – di memoria o pascoliana o addirittura carducciana, tanto per scomodare due geni della nostra poesia – ebbene, quel mosaico era ricomposto, occhieggiava come la coda di un austero e regale pavone, in tutte le sgargianti tessere del proprio mosaico. Sì, come lo sfavillante bracciale creato dal maestro e orafo, il gioielliere Fabrizio “Icio” Bonato, classe 1966, per tutti solo “Icio”, appena rientrato da una mostra di oreficeria tenutasi nell’Aretino – patria di quel genio assoluto, ineguagliabile del Rinascimento, Michelangiolo Bonarotti -, attuale Responsabile del vivaio dell’Union B.E.S.T. Non dimenticando di altri indispensabili innaffiatori, lucidatori di questo bellissimo, vivo, vero mosaico, di questa aiuola di boccioli che promettono – a costo zero di rimborso-spese – di aprire un ciclo esaltante di successi, in quanto la loro forza principale risiede dello straordinario affiatamento.

E, che sono: Tarcisio “Sgarbo” Sgarbossa, Elia Bozzini (massaggiatore, ma non solo), Silvano Molè, lo chef d’alto bordo Vanni Manara, il preparatore dei portiere, il dr Renato Righetti, classe 1965, ex “enfant prodige” come portiere della Berretti dell’Hellas Verona di mister Germano Pistori e dell’omologo della panca, l’umbro Carletto De Angelis, e padre di Davide, portiere, classe 1997, ed allenatore delle giovanili helladine. “Stiamo, a soli 90 minuti dal termine della stagione (manca ancora la sfida con il Gips Salizzole)” commenta soddisfatto il diggì Nicola Zuccotto “concludendo un campionato davvero ricco di soddisfazioni, in quanto abbiamo già ottenuto l’obiettivo primario della conquista della permanenza in 2^ categoria, a -3 tappe al termine. Quello che sta per finire” aggiunge il dirigente erbetano “è il nostro 3° anno di esistenza, il 2° vissuto in questa categoria, dove l’anno prossimo abbiamo sicuramente in testa e nel cuore di migliorare ancora di più il nostro rendimento”.

Lì vicino, gli fa éco, il presidente Bellon: “Il segreto di questo miracolo calcistico è l’unione di intenti di noi dirigenti, espressioni di tante realtà, schegge calcistiche, e l’affiatamento – che può anche lei, direttore, notare con i propri occhi – che fa da collant all’interno di un gruppo, che, in buona parte, è cresciuto calcisticamente nella stessa culla. Il bilancio stagionale è sicuramente positivo, perché tutti – ragazzi in campo e dirigenti dietro le quinte o attorno al campo – hanno creduto in quello che si fa, nell’unico progetto, e, ritengo che qui i nostri ragazzi abbiano trovato l’habitat, l’hub, l’ambiente giusto per poter esprimere al meglio le loro potenzialità”. Una scuderia, l’Union B.E.S.T., la quale vive anche della sensibilità dei due Comuni, quello di Erbé e quello di Sorgà, che – come ricorda lo stesso Zuccotto, padre di ben tre giocatori: Lorenzo, Francesco e Pietro, ex Scaligera – si accollano le spese dell’impianto sportivo sorgarese (acqua, luce e gas), ma nello stesso tempo erogano anche un contributo che ci permette di sostenere anche le spese di ordinaria manutenzione”.

Union B.E.S.T., dunque, stella nascente del “fubal” della Bassa, di quella Bassa veronese, con il duemillenario bomber rumeno Gheorghe “Giorgio” Circiu (16 gol quest’anno), con il revolver fumante e già rivolto al prossimo futuro, fresco di una fantastica tripletta esplosa contro la Nuova Cometa, e che abbiamo conosciuto per aver firmato l’altrettanto fantastica “manita” nel derby contro gli scalpitanti Boys Gazzo (Union, “bestia nera” dei maccacaresi!). Già in programma nel calendario erbetano-sorgarese l’organizzazione di due Tornei giovanili, il primo a 7, con la partecipazione di 8 squadre e senza limiti di tesseramento e di età (dal 25 maggio al 17 giugno) e uno di Calcio a 5 (dal 30 giugno al 15 luglio) e con 6 compagini che si sfideranno, in età comprese dal 1999 al 2005. E, ai bordi dei due impianti, non mancheranno i sempre fornitissimi stand gastronomici. Insomma, gli…astri nascenti calcistici si confronteranno – auguriamoci sempre – sotto un cielo immensamente bello, terso, illuminato da una candida e sorridente luna. Che farà da impareggiabile chioccia alle altre meravigliose e luccicanti stelle, tra le quali brillerà quella incandescente dell’indimenticato (e sfortunato), inesauribile corazziere Matteo Bissa, calciatore vero, vivo nei cuori e nella mente di chi non lo vorrà mai dimenticare per nessun motivo e per quello che ha dato al calcio territoriale.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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