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giovedì, 25 Aprile 2024

Mister Loris Fedrigo (Lonigo) scommette sul potente Brendola

Per mister Loris Fedrigo, classe 1968 da Belfiore d’Adige, quest’estate chiamato dal diggì sambonifacese Carlino Facchin a guidare il Lonigo dopo cinque anni trascorsi al Real Monteforte, due all’A.C. Colognola ai Colli e tre all’Albaredo (come secondo di Andrea Turozzi), il girone “C” di Seconda categoria, dominato dalla massiccia presenza di club vicentini, saranno 4-5 le contendenti al titolo: oltre, ovviamente ai leoniceni. Parliamo di Brendola, Montecchio San Pietro, Locara e U.S. Provese: “E’ un girone in cui regna l’equilibrio e che vedrà lottare fino all’ultima giornata le candidate allo scudetto. Noi, domenica 8 marzo andremo a giocare sul nuovo impianto di La Prova di San Bonifacio, poi, riceveremo al “Mancassola” il Locara. Nelle ultime giornate, verranno a farci visita il Brendola (13ma di ritorno) e alla 29ma ospiteremo il Montecchio San Pietro. Ma, anche Locara e Borgo Soave devono venire a giocare al “Mancassola””.

Chi ha le carte in regola per spuntarla? “Il Brendola: è la più attrezzata e ha giocatori di categoria superiore nell’ex Montecchio Maggiore Andrea Tecchio (22 gare in Eccellenza con i bianco-rossi monscledensi per il centrocampista del 1997), nel capocannoniere del nostro girone Marco Pavan, classe 1993, e nei fratelli Camerra, Elia, classe 1996 e Matteo (1989), anche loro facenti parte del pacchetto centrale dei co-capolisti biancazzurri. Ma, vedo molto bene anche il Montecchio San Pietro: sono due stagioni all’avanguardia per i nero-verdi del collega Piergiovanni Rutzittu”. E, la veronese dell’Est Locara di mister Carlo Danieli? “E’ una squadra tosta, ostica, difficile da battere, che fa del gruppo la propria forza e nei Marchese la colonna vertebrale”.

Il Lonigo, che complesso è? “Noi, a parte Stefan Gonta, classe ’90, qualche nato nel 1995 e nel 1998, abbiamo una “rosa” infarcita di tanti giovani. Tra i duemillenari, cito il difensore centrocampista classe 2001 Mattia Avena, il centrocampista Tommaso Carazzato, il 2002 Giovanni Maschi, terzino e figlio del noto mister Roberto Maschi”. Le veronesi? “L’A.C. Sambonifacese di mister Freddy Serato sta disputando un ottimo girone di ritorno, il Borgo Soave del trainer Gianmarco Cucchetto da Colognola ai Colli, classe 1997, ha le carte in regola per salvarsi senza affanni, la Provese di Mirko Dalle Ave è sulla scia-scudetto. Si è alzato, riacquistando autostima, il mio ex Real Monteforte, ottenendo 2 vittorie nelle ultime 2 gare”.

L’avversaria che contro di voi del Lonigo ha sviluppato il miglior calcio? “Il Real Brogliano: è apparso un complesso ben organizzato, contro di noi hanno perduto, ma a fatica. Mi hanno deluso, invece, le Alte Ceccato, perché dopo la bella stagione scorsa erano partiti con altri intenti che l’anonimato della classifica. Ma, si sa che nel calcio non tutto è matematico, le ciambelle, anche qui, non sempre escono col buco”. Vantate la difesa meno perforata, la più invalicabile… “Ci manca l’esperienza, vista la giovane età media del gruppo, abbiamo solo ragazzi di buona volontà, che si applicano con zelo”. Doveste finire a pari merito primi in classifica, chi non vorreste trovarmi di fronte nell’ipotesi di un clamoroso spareggio? “Il Montecchio San Pietro. Ma, il nostro vero avversario è il Lonigo stesso: dobbiamo fare qualche gol in più, sbagliare meno rigori (3 fino ad ora quelli gettati al vento!), concretizzare l’enorme mole di gioco che costruiamo”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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