Tra chi ormai non crede più fattibile, a breve termine temporale, alla ripresa e alla conclusione dei nostri campionati, c’è anche il mister del Peschiera, “damigella d’onore” del girone “A” di Seconda categoria, Luca Righetti. “Per me, non si riprende più, per questa stagione 2019-20, a giocare perché con i tempi si andrebbe troppo avanti; non solo, ma bisognerebbe fare un pochino di preparazione ai nostri giocatori per evitare sgradevoli infortuni. E, ricordiamoci che a luglio sono previste le iscrizioni ai nuovi campionati. Ripartiremo tutti, per la nuova stagione agonistica, ad agosto sempre del 2020”. Se tu facessi parte del “Parlamentino” di Marghera, come archivieresti i campionati a livello di verdetti? “Troverei giusto che le prime classificate vengano promosse alla categoria superiore: da noi, il Pastrengo merita di salire in Prima categoria per quello che ha fatto finora. Come penso sia giusto che le ultime retrocedano”. E, i play off e i play out? “Non hanno più senso: e lo dico contro l’interesse del mio Peschiera, che, avendo 12 punti sulla terza in classifica, ovvero il Bussolengo, dovremmo andare già a giocarci i play off contro quella del girone “B”. Però, non ha senso tutto questo perché mancano ancora 24 punti al termine della stagione”.
Come immagini la prossima stagione 2020-21? “L’anno prossimo sarà più dura perchè tante società potrebbero saltare, in quanto più povere di aiuti e di sponsor. O i nostri atleti – e i miei colleghi – si mettono in testa di giocare e di allenare per la pura passione, altrimenti la vedo molto difficile la ripartenza di molte società!” Anche perché – e tu sei, Luca, un componente dell’Amministrazione arilicense (rivesti il ruolo di Assessore allo Sport) – la ripresa e la riapertura degli impianti sportivi sarà lenta, anche se sicura e graduale… “A livello civile, Peschiera sta già operando la sanificazione dei suoi tre impianti sportivi: il “Manuel Cerini”, il “Giulio Righetti” e il Centro di via Marzan. Un’operazione, che il nostro presidente Umberto Chincarini, fa puntualmente ogni anno, prima ancora che scoppiasse il Coronavirus”. Calo sensibile di sponsor, dunque, impoverimento dei rimborsi-spese per i giocatori… “Per alcuni giocatori che sono in grado, sulla carta, di fare la differenza – in primis, i bomber – il rimborso-spese sarà più rotondo, ma parleremo sempre di un qualcosina in più. Un’azienda – e qui a Peschiera le strutture turistico-alberghiere sono state colpite a morte alla pari di altri centri italiani – non può permettersi più, come priorità di obiettivo, di pensare di devolvere un tot al calcio o allo sport quando come priorità assoluta deve pensare di far ripartire la macchina e cercare anche di salvaguardare il posto ai suoi dipendenti; quindi: potranno essere meno genrosi per cause di forza maggiore! Le discipline agonistiche, in questo caso, oltre ad altre manifestazioni del sociale, vengono dopo, e lo dico da uomo che opera nel commercio. Presumo che si potrà ritornare a regime pieno tra 1-2 anni, forse già nella primavera del 2021. Sono un agente di commercio ed assieme a mia moglie gestisco un locale nel campeggio di Sirmione”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it
