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giovedì, 18 Aprile 2024

“I pirati della via Sule” hanno già affilato le armi e intonato urla di guerra!

Forse, il grande Emilio Salgari è passato da qui, in questo lembo di terra che sorge a Nord Est di Cologna Veneta, l’ultimo avamposto dei dogi della Serenissima, da cui partivano i barconi alla volta di Venezia, trasportando di tutto, ma, in special modo tonnellate di cordami che servivano alle imbarcazioni. Sotto una luna che ruscella tutta la notte lacrime di gioia per un campionato che finalmente alzerà a settembre il suo sipario, si è ritrovato l’ASD Sule del presidente Graziano Pellizzaro e di suo figlio Matteo, dirigente dei “pirati nero-verdi del Guà”. Il raduno della Prima squadra – non esiste ancora un vivaio, in quanto il club ha appena compiuto i due anni di vita – avviene a Baldaria e con nostra grande sorpresa scopriamo che intorno al 1500 la città di Balda era più famosa e più potente dell’impettita Cologna Veneta e del suo svettante, imponente Torrione. Sule rappresenta il calcio non di una località, nemmeno quello di una frazione, ma, quello di una via lunga più di un chilometro della cittadina nota per il mandorlato e popolata da circa cinquecento abitanti. “El fubàl” per i suoi stessi abitanti è fierezza comunitaria, è il codice d’identificazione del territorio dove vivono, lavorano, tribolano, assaggiano i chiari e gli scuri della vita: mai, in oltre 40 anni di carriera, abbiamo avvertito sulla palle una passione per il calcio, che ci ricorda quella dei contradaioli di Siena. Basti guardare con quale fierezza il figlio del Consigliere alla Scuola e al Territorio, nella Giunta presieduta dal sindaco e Presidente della Provincia Manuel Scalzotto, Gianfranco Bertìn (classe 1971, “Sicuramente, ragazzi, faremo delle gran cose!”), arriva al campo parrocchiale di Baldaria palleggiando come una lancia scintillante nel cielo del notturno estivo colognese la bandiera nero-verde, in cui 4 stelle (4 giovani deceduti) si stagliano sullo sfondo, quasi a volere proteggere e illuminare le gesta di questi pirati.

Sempre nel vessillo, nel gonfalone dell’ASD Sule, si scorgono un tenero, amabile orsacchiotto, una statuetta da Oscar del calcio e un sombrero, con sottolineato “viva el Messico”. Già, “El Messico”: è uno dei personaggi più caratteristici della tifoseria del vecchio A.C. Cologna Veneta che per più di un lustro calcò il palcoscenico della serie D, quello del tridente offensivo…faunistico, di forte richiamo zoologico per via delle punte “Airone” Paolini, “Lupo” Cardìn e “Cobra” Pasetto, quello del coach di Castel d’Azzano Adelchi Malaman prima, del collega della panca, il rodigino di Polesella, il taciturno ed ex spallino Lauro Pomaro, quello dell’ex romano e doriano Loris Boni (così tanto ben immortalati nel libro sui 100 anni dell’A.C. Cologna Veneta “Un calcio al pallone”, ben romanzato dal giornalista Federico Vaccari) e prim’ancora dall’asparettano Patrizio Minozzi, ex colonna del Pisa di Romeo Anconetani, il “signor 2%” per via delle sue percentuali richieste per ogni compra-vendita di atleti della vecchia Repubblica marinara toscana nerazzurra, Pisa, appunto, ex porto di Livorno). I riti, le nottate, gli eventi suggestivi, soprattutto nel calcio, per fortuna, si ripetono, ricalcano la stessa via Lattea: una notte afosa di mezza estate di tre anni fa, quella in cui nel cielo affumicato dal grande vapore del Solleone, pareva che una lumaca celeste avesse lasciato nel suo silenzioso passaggio la propria lasciva, la propria bava, la propria impalpabile striscia, ebbene, si concludeva il “Torneo delle contrade” della città del mandorlato, e a vincere erano i “pirati del Sule”.

Da una parte Eros Murari, con tanto di sombrero, a proteggerlo, forse, dalla fioca luce della luna, con tanto di tromba in bocca suonava l’inno di Goffredo Mameli, mentre “El Messico” si godeva con molti amici attorno la gioia del trionfo e lo spettacolo inscenato oltre le una di notte. E, sempre sul “Comunale” di Cologna Veneta, a porte chiuse, abbiamo assistito all’ultima partita di calcio della maledetta stagione 2019-20, l’andata di semifinale di Coppa Verona (finita 2 a 2), quella tra l’ASD Sule e l’ASD Roverchiara, ora inghiottita dall’Isola Rizza. Fatalità, magiche coincidenze, ma il calcio si ripete, guai tradirlo, guai voltargli le terga: è fatto di uomini, di guerrieri, di pirati, qui nella via di Sule, dove anche il main sponsor, il titolare di una ditta di trasporti originario di Nocera Inferiore, Alfonso Attanasio, classe 1981, rispecchia la grinta, la passione calcistica della…via non Sule, ma…della “via Pal…”, dove alla domenica pomeriggio per entrare nell’unico bar devi prenotarti l’entrata, tanto affollato è di tifosi, che rientrano nell’ordine di due-tre centinaia, vogliono commentare, meglio, brindare alle imprese dei loro beniamini con gli scarpini.

Una sorta di mini Repubblica calcistica basca, l’ASD Sule: destinata a crescere, innaffiata dalla stessa passione come un’altra realtà calcistica ben cristallizzata nel Mantovano, la Governolese, dove più della metà dei suoi cittadini versa una quota, paga una tessera per il club di Eccellenza (ora guidato dal veronese Matteo Fattori, con bomber Cesare “Cece” Borghi come bocca di fuoco, e il campano, ex Oppeano, Luca Magliano, a erigere la diga difensiva). Ma, in questo caso, nel caso appunto dei “Pirati del Mincio” della Governolese, il calcio è da anni pulsante e militante in Eccellenza: è qui, in via Sule, che si sta formando la crisalide di una storia che vuole sbocciare il prima possibile in un’altra bella favola, in un’altra fantastica leggenda del basso Veronese. “Esiste una qualche chance” recita sotto voce il presidente Graziano Pellizzaro “di essere ammessi in Seconda, ma noi preferiamo conquistare il vello della Seconda categoria sul campo, con il nostro sudore, con le nostre forze. Non vogliano favoritismi, sconti o regali, ogni domenica scenderemo con il coltello tra i denti!”

Una sorta di decalogo da ottimo capitan di ventura, quello lanciato dal nuovo mister, il 43enne di Lonigo, Christian Masetto, ottimi trascorsi in squadre di Eccellenza e Promozione: il tono è autorevole, più che autoritario, tipico di un impavido condottiero, che chiama alle armi e alla pugna i suoi prodi guerrieri, pardon, pirati, con quel suo “Io, ragazzi, non scherzo, non voglio essere preso in giro, alla domenica in campo ci andrà chi durante la settimana avrà versato sangue e lacrime. Chiedo a voi puntualità svizzera, rispetto reciproco e verso questa società che non vi farà mancare niente”. La sua, più che un saluto, sembra un’arringa, una raccomandazione con toni aspri, meglio, diretti rivolta alla sua ciurma, con in testa la settimana di vacanza ancora da vivere prima di Ferragosto: “Se non diventiamo un gruppo, non andremo da nessuna parte, ho scelto uomini prim’ancora che giocatori, e dotati di una buona qualità tecnica. Da lunedì 24 agosto, partite tutti alla pari!”. Tradotto in soldoni: qui non si scherza mica, eh!

Impegno, serietà, coscienza di appartenere a un gruppo che non intende scendere in campo alla domenica solo per il gusto di giocare, ma che vuole solamente vincere: così Matteo Pellizzaro, fino all’anno scorso, difensore, classe 1985, ex Albaredo e prossimo sposo – a settembre – con la Segretaria sulese, Giulia Fadda (parente dell’indimenticato fotografo Costantino Fadda) e di origini galluresi. La ciliegina sulla torta dell’ASD Sule è la nomina a team manager del minerbese Stefano Pavoni, classe 1956, alla pari di Graziano Pellizzaro e di Silvano Rinaldi, papà di Gabriele, difensore del 1994, e volontario nella manutenzione del campo di Gazzolo, dove il Sule ospiterà gli avversari. Pavoni, ex anche diggì dell’A.C. Somma di serie D dell’allora presidente Gian Franco “Cico” Bernardi e del compianto Alfio “El Peo” Zerpelloni, chiude il suo settennato a favore dell’Aurora Cavalponica, e grande bagaglio, enorme zainetto di esperienza calcistico-gestionale sulle spalle. Bicipiti delle braccia tatuate ben oliati, coltello acuminato tra i denti, bandana nero-verde sul capo, urla di guerra da labbra schiumanti di rabbia e di voglia di vincere, ecco come il padre de “Le tigri di Mompracem”, de “I pirati della Malesia”, de “Il Corsaro nero”, il veronesissimo Emilio Salgari, avrebbe iniziato un ennesimo romanzo su questi impavidi, determinatissimi “pirati del Sule”. I galeoni da guerra sono già pronti per salpare verso la conquista di dorati lidi sulla banchina del gorgheggiante Guà…

QUESTA LA “ROSA” 2020-21 DELL’ASD SULE:
PORTIERI: Lorenzoni Stefano (95), Signoretto Luca (97, U.S. Provese), Cicolin Mattia (2002).
DIFENSORI: Sorotin Olexandra (89), Cavallòn Andrea (97), Compaore Guemiròn (93), Dosso Giacomo (94), Franceschetti Filippo (97, Roverchiara), Furlani Yari (93, Roverchiara), Polato Andrea (93), Rinaldi Gabriele (94).
CENTROCAMPISTI: Benìn Giovanni (91, Bo.Ca. Junior), Lorenzoni Cristian (98), Nardi Matteo (86, Bo.Ca. Junior), Gasparello Nicolò (99), Scarsetto Alessio (88, Albaredo), Stella Davide (93), Vaccari Mattia (96).
ATTACCANTI: Baco Pavle (96), Dal Molin Luca (99, Gazzolo), Alessandro Massimo (84), Dorjan Molla (86), Plafoni Filippo (2000, A.C. Cologna Veneta).

STAFF TECNICO DELL’ASD SULE 2020-21:
Mister Christian Masetto
Preparatore dei portieri Bolcato Moreno
osteopata Giacomo Dosso.
QUADRI DIRIGENZIALI DELL’ASD SULE 2020-21:
Presidente Graziano Pellizzaro
vice-presidente Marcon Luca
diesse Matteo Pellizzaro
Segretaria Giulia Fadda
Dirigenti: Siliotto Gian Carlo, Marcon Pompeo, Andrea Rossìn, Maggio Antonio, Silvano Rinaldi (per la parte manutenzione del campo).
Sponsor principale Autotrasporti Attanasio Alfonso.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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