Nel parco della signorile e settecentesca Villa Gobetti (sede del Municipio di San Pietro di Morubio), nell’ambito della 10^ “festa delle carni bianche”, si è presentata domenica sera la Pol. Bonarubiana, Settore Calcio. Una cornice – oggi dicesi location – davvero azzeccata, con all’interno una mostra riservata alle stampe antiche, passione ventennale di Fabrizio Pagliarini, da un anno e mezzo pensionato del Municipio stesso e per anni segretario del “fubàl” bonarubiense. Insomma, un giglio tra i gigli, e il fiore – simbolo della grande casata francese degli Orleans, da cui si dice che Firenze prese spunto nel suo gonfalone – è ben riprodotto, con tanto di stemma, sul grande timpano che campeggia nella parte centrale della villa, avvalorato da un gioco ben architettato di luci, che regalano suggestione e rievocano antiche leggende. Già, San Pietro di Morubio, qualcosa di più di duemila anime, in attesa di un referendum popolare che propone la fusione con la vicina Isola Rizza per dar il battesimo al nuovo paese di “Borgo Veronese”, quest’estate ha lasciato che l’antica “Isolaporcarizza” (nome che non si riscontra soltanto nella Galleria delle 40 Carte Geografiche, volute da Papa Gregorio XII (tra il 1572 e il 1585), ma anche dalle stampe seicentesche del Pagliarini ammirate stanotte in Municipio) unisse le proprie forze calcistiche con l’ASD Roverchiara per dare il battesimo all’IsolarizzaRoverchiara, ma, ha consumato la propria resilienza, decidendo di camminare ancora con le proprie gambe, ripetendo la Terza categoria.

E, questo grazie alla grande passione e forza di volontà dei suoi alti dirigenti: a partire dal massimo dirigente Pietro Vanni Bersani, al diggì Luciano Beghini, tifosissimo dell’Hellas Verona e riconoscibile perfino dalla mascherina anti Covid-19, dall’inesauribile e sempre disponibile “Pollice Verde” Maurizio Guerra al 27enne addetto alla Comunicazione e Marketing, Riccardo Guerra, quello dagli occhi “sciupa femmine” per via dell’immenso e raro color giada dei suoi occhi (sue le foto con cui è stata immortalata la presentazione). Per combattere sia la “peste del 2000”, ma, prim’ancora per imitare i monaci cistercensi – quelli – alla pari di tutti gli altri ordini religiosi affini – che erano costretti a fare di ogni necessità una virtù ed arrangiarsi con quello che passava il convento, ebbene, la Pol. Bonarubiana ha scelto di far guidare la propria navicella calcistica a due “vecchie glorie” del luogo, anche della vicina costola e frazione di Bonavicina: Luciano Molinari, classe 1952, ex centrocampista-mediano del Pisa di serie C (poi, tanta serie D) e compagno dei nerazzurri toscani di un certo Marco Tardelli (poi, di Fausto Nosè, e successivamente di Tiziano Quarella da Pescantina, di Patrizio Minozzi da Asparetto di Cerea), e dell’isolarizzano Gianpietro Zanoncello, classe 1966, trascorsi pedatori nel Casaleone dei fratelli e presidenti mobilieri Alberto e Beppino Cherubini.

Ecco, due mister dall’età diversa, accomunati dal fatto di allenare per la prima volta – dopo aver allevato generazioni di giovani calciatori, sempre nel basso veronese – nella loro vita una squadra di categoria, ma, soprattutto, che hanno accettato l’invito offerto loro dalla società Bonarubiana al fine di dare una mano al paese e alla sua potente frazione di continuare a credere a far calcio, e di non vederlo così estinguere, perché peculiarità come il silente e spettacolare volo sopra le verdi-gialle praterie che gli aironi cenerini e bianchi (mai visto uno di color rosso, se non nel Vigevanese!) regalano alla vista dei più attenti viandanti del basso veronese. Aironi, volatili regali, che, in queste 4 serate di Festa, avranno sicuramente tirato un bel sospiro di sollievo nell’aver appreso che come primo piatto ed altra peculiarità del paese in argomento siano finiti i galletti, i polli con le loro sapide, gustose cosce e l’anatra, sotto forma, questa, di ragù, companatico, come si usava chiamare una volta tutto quello che accompagnava il pane bianco (riservato soprattutto ai benestanti: e che i poveri consumavamo al massimo alla domenica!) che hanno incoronato e impreziosito le lasagne (per gli amanti della forchetta, si è anche servito risotto con il coniglio).

Il primo cittadino, il dottore commercialista Adriano Vincenzi ha anche lui manifestato la grande voglia in paese di ripartire con il calcio, elogiando la società per aver dato spazio a mister e giocatori soprattutto autoctoni, del circondario. Pietro Vanni Bersani ha detto che la sua gioia passa attraverso tre motivazioni: a) la sospirata ripartenza del gioco, b) la presenza nella “rosa” 2020-21 di tanti giovani e specialmente dell’hinterland, c) la conduzione tecnica affidata a due uomini dotati di grande esperienza ed anche loro appartenenti al territorio. Il quale spera di dare al professionismo un suo “figlio”, quel Filippo Ogliani, classe 2005, ora terzo portiere dell’Hellas Verona e a disposizione di mister Ivan Juric. Sognare, in una notte di fine agosto, e in una cornice di tal genere, non costa niente e non fa di certo male!

LA “ROSA” DELL’U.S. BONARUBIANA 2020-21:
PORTIERI: Piedimonte Francesco.
DIFENSORI: Faliva Nicola (96), Campolongo Alessandro (96), Isolani Riccardo, Gennaro Mattia (dall’Isola Rizza), Perbellini Alberto (1991, dal Roverchiara), Borelli Riccardo.
CENTROCAMPISTI: Zakaria, Stevanella Niholas (94), Pigaiani Andrea (98), Parolisi Maurizio (85), Santìn Silvio (94), Manara Giovanni (98), Fanini Davide (2001, dall’Isola Rizza 1966), Bersani Stefano (94, dal Cadeglioppi), Veneri Dylan (96, dal Real Minerbe), Fanini Marco (90).
ATTACCANTI: Favalli Maicol, Bersan Enrico (91), Venturini Andrea, Lunardi Marco (dall’Isola 1966).
ALLENATORI: Luciano Molinari e Gian Pietro Zanoncello.

QUADRI DIRIGENZIALI DELL’U.S. BONARUBIANA 2020-21:
PRESIDENTE Pietro Vanni Bersani.
DIRETTORE GENERALE Luciano Beghini.
SEGRETARIA Renza Borsarini
FACTOTUM ED ADDETTO ALLA LOGISTICA Maurizio Guerra.
RESPONSABILE COMUNICAZIONE E MARKETING Riccardo Guerra.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it