Eccoli qui, i verdetti di una stagione che ha comunque evidenziato un livello di qualità e di bel gioco: il Team S.Lucia Golosine di mister Alessandro Ghirigato e l’Isola Rizza Roverchiara del trainer e notaio Claudio Berlini si affronteranno, domenica 18 maggio, nel 2° turno dei play off, giocando in casa di chi tra le due, il Team, appunto, si è meglio posizionata meglio in classifica (il rapporto è di 58 a 57 per gli “aquilotti” rionali del presidente Beppe “l’Elettrico” Bettini). Con il Castelnuovo del Garda del presidente Maicol Tinelli strameritatamente riaffacciatosi al dorato lido dell’Eccellenza – trattasi di un ritorno -, e con la Coppa Italia di Promozione che occhieggia nella bacheca societaria ben vigilata dalla “memoria storica” e segretario neroverde Francesco Oliosi, restava da decidere dove si sarebbe dovuto giocare il 2° turno dei play off: o al “Sant’Elisabetta-Luciano Giglio”, oppure, sull’impianto di via Sabbionare – il futuro “Franco Bonetti-Franco Brunelli” – di Isola Rizza. Chiaro, limpido, recoaro…il colpaccio – 1 a 4 – degli “spallini del Piganzo” del presidente Graziano “El Ciano” Molinari in quel di San Pietro in Cariano, in casa del Valpolicella di mister Mattia Paiola e dell’ottimo dirigente e factotum, il bianco-rosso-blu Mauro Gaburo. Partita largamente dominata dagli isolani-rizzani-roverchiaresi, i quali non dovevano far altro – viste le numerose cantine di vino apprezzato in tutto il mondo – Farina in testa! – che hanno occhieggiato con il loro nettare degli dei nell’ambito di una domenica di primavera spettacolare, in cui sono risaltati mille verdi. Compreso quello del rettangolo di gioco. Isolarizzani, punzecchiati dalla traversa spolverata dal n.4, il duemillenario Riccardo Sambugaro, e in vantaggio grazie al gol messo a segno da un giocatore, davvero sprecato in Promozione, ovvero Nicolò Rossignoli, ex Caldiero, classe 2002.
Il raddoppio ospite lo griffa “El Duca”, ossia Michel “Platini” Visentini, odontoiatra con tanto di lussuoso gabinetto dentistico nel paese porcarizzano (termine latino “insula porcharitae” stava a indicare un recinto, un’isola con dentro le scrofe, simbolo del paese, stemma con su scolpita la scrofa, che si può scorgere, all’interno della splendida chiesa parrocchiale di S.Pietro e S.Paolo (finita di costruire nel 1535, a fronte della Villa Bonanome Bellinato del 1589, con l’enorme ghiacciaia, e magione dove – si dice – dormì Napoleone Bonaparte), sulla destra, appena entrati. Ad accorciare le distanze e a provare di suonare il corno della rimonta ci riesce il n.2 valpolicellese Edoardo Iurato, classe 2003. Poi, è nuovamente Isola “Ibiza” grazie all’unghiata fatale sferrata da Filippo Morandi, classe 2004, ex Atletico Città di Cerea, imitato, a uno sputo di secondi al termine da un altro giovane di belle speranze, il classe 2003 Matteo Saggioro. L’estremo e chilometrico Jacopo Scolaro (1996) intercetta in due riprese il penalty calciato da Michel Visentini, ma, il suo gesto non aiuta i compagni a raggiungere almeno il pareggio. Sempre insidioso, la mozzecanese ala sinistra Maicol Bonetti, classe 1991, ottimo piede quello sfoderato dal n.10 Filippo Tuzzo (il quale direttamente dal calcio della bandierina, spolvera il secondo palo, quello alla destra di Andrea Negri), pregievole il movimento mostrato dal 2005 Giuseppe Ambrosi, studente di Scienze Motorie presso l’Ateneo scaligero, ex Ambrosiana, da cui è arrivato sulla slitta di Babbo Natale, ed ex Virtus B.V., il più piccolo di ben 7 fratelli, “scortato” sugli spalti e giù dal palco – inteso alla Luciano Ligabue – dalla tifosissima zia Paola, che lo segue fin dal primo giorno in cui ha calcato un campo da pallone. Buone note provengono da “Ringhio” Federico Bresaola, classe 2006 (ex Chievo di Serie D il mancino cadeglioppidino), il quale dà, versa, veramente, il sangue alla “causa” isolarizzana, rimediando una gomitata assassina al naso, e scomodando per la terza volta l’ambulanza dei soccorsi (al “Sant’Elisabetta-Luciano Giglio”, al “Tiberghien di S.Michele e ieri, appunto, a S.Pietro In Cariano). Generoso “Fidippide”(il famoso maratoneta che ci lasciò le penne appena tagliò il traguardo alle Olimpiadi di Atene tenutesi nella capitale greca nel 490 a.C.) , l’odierno “corriere espresso” Mattia Bertazzoni, classe 2005, “corridore a tutto campo”, di ottima corsa anche Emanuele Chiriac, classe 2004, due “trottolini”, costoro, che è davvero un piacere vederli scorazzare come leprotti usciti dagli argini del Piganzo per tutte le zolle del campo!
Il Team Santa Lucia Golosine deve aspettare che la sua più “fulgida bandiera” (1994), Riccardo Olivieri si rechi sul dischetto gessato, scodelli il cuoio a spicchi dagli 11 metri, e impallini l’estremo poli-virtussino Pietro Bertasini, classe 1997. Per i borgo-veneziani …”allestiti” (per via della sua specializzazione lavorativa) dal “montatore fieristico” Simone “Carica Hellas” Marocchio, una sconfitta davvero amara, ma con la finestra – parlando di infissi, ci sta, o no? – che guarda in maniera positiva sui play out da affrontare al “Tiberghien” di San Michele Extra, in casa della meglio posizionata Audace del mister e chef di alto bordo Matteo Biroli, ieri vittorioso con l’asciugamani – 1 a 0 – in casa sua a spese dell’A.C. Cologna Veneta del trainer lupatotino Matteo Girlanda (mattatore, al 93° minuto, il “furioso” Orlandi, Matteo, classe 2004 (31 punti per i sanmichelati, a fronte dei 30 raccolti dai poli-virtussini). Al “Remo Soave”, detto “El Ciba”, il già retrocesso Nogara di mister Andrea Scardoni subisce la forza d’urto del Bevilacqua – 0 a 3 – di trainer Nicola Corestini. A chiedere la resa, la consegna delle luccicanti – meglio, ossidate – spade degli “ussari bianco-rossi del Tartaro” di un rassegnato presidente Gianni Frignani, ci pensano l’infallibile rigorista Andrea Boscaro e il “Leone senegalese”, l’irresistibile bomber Mamadou Fall Bara, classe 1988, doppietta per il giocatore abitante ad Este di Padova. Al “Paolo Maggiore”, 2 a 0 del Pedemonte di mister Stefano “Bel” Paese a spese di un Baldo Team Junior, davvero, irriconoscibile nella seconda parte del campionato, a causa di un rendimento che non rispecchia né la qualità di alcuni suoi giocatori, né la valenza del suo mister, il mantovano Paolo Corghi. Per i bianco-rossi pedemontani di un “generoso e brillante” vice-presidente Claudio Farina, ieri a dispensare piatti di risotto, innaffiati dal buon vino della sua omonima e rinomata Cantina, ha sottoposto a un’ustionante…Ceretta, Tommaso, “bocia del ’99”, e firmatario di una fantastica doppietta.
Un Castelnuovo già ebbro di scudetto e di gocce di champagne trangugiate nella Coppa Veneto si…accontenta – 1 a 1 – di uscire indenne dal campo di Belfiore d’Adige, in casa dei già matematicamente salvi biancazzurri del diesse, il dr. Mirko Cucchetto, e di mister, il sambonifacese Flavio “Ray Ban” Carnovelli. Per i “castellani nero-verdi” di mister Alessandro “Abate Farìa” Vecchione, classe 1983, urla “goooool!” Simone Fornari, classe 2002, al quale replica con la stessa ottavina vocale il belfiorese Alberto Berardo, classe 2005, ex Atletico Città di Cerea. Al “Giobatta Battistoni”, il San Giovanni Lupatoto del plurimedagliato trainer Fabrizio Sona, classe 1957, blinda, conferma il suo 4° posto (49 i punti), superando – 2 a 1 – il già salvo Pescantina Settimo di mister Alberto Facci. E’ l’ex luogotenente dei parà della Folgore della Caserma “Briscese” di Legnago, Antonio Cardone (1991), a imbracciare la doppietta e a farla crepitare davanti ai pescantinesi, “scintillanti” solo…con il classe 2003 Pier Paolo “Virdis” Rubino. Al “Leo Todeschini”, l’A.C. Zevio di mister Andrea Annechini capitola – 1 a 2 – al cospetto dell’Olimpica Dossobuono di mister Giordano Rossi. I bianco-neri zeviani ce la mettono tutta per non far passare i giallo-rossi “olimpici” (vedi gol realizzato da “Zibì” Patrick Parol, ma, non possono nulla davanti alla giornata di grazia vissuta ieri pomeriggio alla “Bonbonera” zeviana dai giallorossi del presidente Paolo Garonzi in gol prima con Samuele Olioso, classe 1998, e poi con Filippo Ferrari dagli undici metri.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it