martedì, 24 Giugno 2025
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Oggi

ll punto sull’andata dei play out di Seconda categoria

Ieri tutte vittorie casalinghe, per Sant'Anna d'Alfaedo, Avesa HSM, GSP Vigo e Intrepida.

Partite di andata dei play out tutte a favore delle squadre ospitanti e quindi anche messe peggio in classifica. I “falchi della Lessinia” di mister Lorenzo Baggio beccano mortalmente con la “bandiera” Alessandro Ledri, classe 1990, il BNC Noi di mister Damiano Crisci, e quindi si apprestano ad affrontare il return match del girone “A” – che si terrà sull’impianto di via Puglie, in borgo Milano – con qualche credito a proprio favore visto che ora possono anche pareggiare. Alla vittoria dei bianco-granata “baschi” della Lessinia Orientale del Sant’Anna d’Alfaedo non ha voluto mancare l’ex romanista, l’ex azzurro, nonché attuale primo cittadino di Verona, Damiano Tommasi, classe 1974, subentrato al posto di Brunelli. Il ritorno si giocherà Domenica 18 maggio alle ore 16.30 e il Bnc Noi per salvarsi dovrà vincere anche solo con il minimo scarto altrimenti andrà a far compagnia al Rivoli 1964 già retrocesso direttamente in Terza categoria. Nell’andata dei play out del girone “B” l’Avesa HSM di mister Sommaggio: in via del Casalino, sulle fresche colline veronesi, i rosso-azzurri crociati “limano” – 2 a 1 – il Rosegaferro di trainer Francesco Corazzoli, al tentativo di rimonta con il “fedelissimo” Mattia De Nando, classe 1988. Infatti, bastano ed avanzano per staccare il primo “bonus play out” le reti messe a segno dall’ex poli-virtussino Luca Faltracco, classe 2001, e da Giuseppe Nicolò, attaccante classe 2000. Il ritorno si giocherà Domenica 18 maggio alle ore 16.30 e il Rosegaferro per salvarsi dovrà vincere anche solo con il minimo scarto altrimenti andrà a far compagnia al Noi La Sorgente retrocesso direttamente in Terza categoria.

Passando al parrocchiale di Vigo. Ebbene, mentre i bianco-granata sfidavano nell’andata dei play out del girone “C” i Boys Gazzo di mister “Ferguson” Matteo Gobbetti (dal 2013 in panca dei maccacaresi), nell’attigua chiesa di San Martino Vescovo, il “custode” del campo sportivo, nonché parroco della frazione appena a Sud di Legnago, don Luciano Bozza, classe 1948, recitava il santo rosario affinché potesse “accompagnare” alla vittoria i suoi parrocchiani in questo primo atto…non degli apostoli. Se mister Giovanni Trapattoni ricorreva alla boccetta, con dentro acqua benedetta, fornitagli dalla sorella suora, se il diesse del Povegliano Veronese – per restare più in zona e in tema dilettantistico – Flavio Dal Santo, si portava in panchina un rosario di madre perla, ebbene, la benedizione del religioso si rivelava mai più propizia: 3 a 2 per i vighiani del vulcanico, appassionato Presidentissimo Raimondo De Angeli (originario da Saletto di Padova), ieri pomeriggio a rischio di infarto per l’alternanza del verdetto – inizialmente favorevole a causa della palla toccata involontariamente dall’onesto nel riconoscerlo a fine gara Mattia “Barbablu” Falsirolli (1993) su concitata mischia degna di una giocata da flipper, con bilia toccata da Emiliano Ridolfi, capitano, classe 1992. Già, abbiamo parlato di Raimondo De Angeli, il Presidentissimo, che ha scambiato il GSP Vigo 1944 per quel figlio maschio che non ha mai avuto: ieri indossava ancora l’abito sfoggiato durante il saggio tenuto dalla sua amatissima nipotina, un vestito dalle mille tinte, pari alle mille emozioni vissute durante questo primo round dalle due avversarie: copricapo in tela a diversi colori, occhialini, anche loro policromi, come fiore all’occhiello, poi, camicia sgargiante come un pappagallo del Brasile, genere ara scarlatta od ara macao, proveniente dalle sempre verdi foreste del Centro e Sud America. Insomma, un pochino vestito in maniera eccentrica, tema “la primavera è sbocciata, signori e signorine!”, come originale nei suoi gusti è stato quel genio di Salvator Dalì, l’amante di Amanda Lear.

Infatti, una doppietta dell’ex “puntero” del Nogara Calcio, il classe 1992 Luca “Sambuca” Molinari (foto grande), con tanto di baffetti alla Diego De La Vega, in arte Zorro, capovolgeva la clessidra a favore dei maccacaresi dell'”eterno” – in quanto prossimo alle 50 primavere, da festeggiare esattamente il 15 dicembre 2025 – Davide Lovato, ancora insormontabile nella palla in movimento, molto corretto nella marcatura, e dalle varie passioni coltivate – oltre al fubal – nella sua vita, dalla danza alle imprese di costruzioni. Personaggio, insomma, poliedrico e fisicamente indistruttibile, il Lovato, cui ha fatto da specchio il n.2 Giacomo Moretto, classe 2001, una laurea in Ingegneria Informatica abbandonata per cingersi – un giorno, il più vicino possibile si augura il padre Andrea – sul capo l’alloro di Scienze della Comunicazione, e con l’hobby del bengio hawaiano, con cui vorrebbe intonare la festa della salvezza dei bianco-granata. Il 2 a 2 lo autografava sulla sfera di cuoio l'”eroico” (perchè, seppur poli-fratturato, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo) Alfredo De Martini, “bocia del ’99”, con la passione, da buon fisioterapista, di aggiustarli lui i bicipiti e i quadricipiti ammaccati, e non di lesionarli, come gli è toccato quest’anno ben due volte! In avanti, col numero 9 sulla maglia, ha duellato un gran bene l’estroverso Mattia Sciuscio, nella vita di tutti i giorni a promuovere la vendita di solidi mattoni (classe 1999, è agente immobiliare), ma molto meno…immobile in area, dove si fionda anche con coraggio, e dove serve la palla del sorpasso a quel “fenomeno del calcio mancato”, il calabrese Manuel Rogano, classe 1995, ex “enfant prodige” per ben due volte delle giovanili dell’A.C. Padova – da cui è sempre fuggito – per poi indossare la casacca del Villafranca veronese, allora, in serie D, lui talento naturale, danzatore d’area, uscito dal “Bolscioi” della Croz Zai. Ci è piaciuta sia la direzione arbitrale del signor Corritore della sezione AIA di Vicenza – ottima anche l’idea di farlo assistere dagli altri due collaboratori! -, ma, ci ha anche colpito la correttezza di vincitori e vinti nel primo gong di una stagione che entrambi faranno di tutto per non vederla buttata letteralmente alle ortiche nel ritorno di domenica prossima dove il Vigo a Maccacari potrà anche pareggiare per evitare di andare a fare compagnia al Megliadino San Vitale in Terza categoria.

L’ultima sfida, quella di andata dei play out del girone “D” di Seconda categoria, vedeva l’Intrepida 1938 (15^ classificata) ospitare il Gazzolo 2014 che ha chiuso il campionato al 14° posto. In via Adamello, all’ombra del Santuario di Madonna di Campagna, l’Intrepida del tandem tecnico formato dal diesse Andrea Ferrari e da Francesco Gaiardoni si è imposta – 1 a 0 – sui gialloblù ospiti dell’altro duetto tecnico, quello formato da Tiziano Barbieri e da Simone Prestifilippo. Il gol della beffa per la squadra dell’est veronese del presidente Paolo Valle – perché scoccato al 94° minuto – lo autentica il neo entrato rossonero al posto dell'”Australiano” David Zorzella, il suo coetaneo (2004) ed ex compagno di squadra anche nell’A.C. Zevio, Mattia Sala, ragazzo proveniente dalla microbica frazione zeviana, ovvero da Volòn. Domenica prossima al Gazzolo 2014, per evitare di andare a fare compagnia all’Atletico Squarà in Terza categoria, servirà una vittoria anche solo con il minimo scarto. Ai rossoneri basta quindi pareggiare per festeggiare la salvezza.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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