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venerdì, 19 Aprile 2024

Gianni Pasotto (Gabetti Valeggio): “Noi non ci siamo mai fermati, se verrà deciso di ripartire noi siamo pronti”

La scorsa settimana la Lega Nazionale Dilettanti si è riunita per decidere sulla ripresa dell’Eccellenza e dei campionati regionali di vertice, compreso il calcio femminile e il calcio a 5. Queste le parole del presidente della LND Cosimo Sibilia alla vigilia dell’assemblea: “Promuovere il calcio e giocarlo è la nostra missione e porre le condizioni per la ripresa dei nostri massimi campionati regionali rappresenta un segnale di speranza per tutto il movimento del calcio dilettantistico”. Ad oggi, però, non ci sono ancora notizie certe riguardanti la data di inizio e, come molti invocano, una decisione andrebbe presa il più presto possibile. Se la ripartenza per l’Eccellenza sembra essere a un passo, la situazione per le categorie dalla Promozione in giù è ancora molto incerta. Ovviamente la speranza della maggior parte degli addetti ai lavori è quella di poter ripartire. Vediamo cosa ne pensa il presidente Gianni Pasotto della Gabetti Valeggio: “Ricominciare a marzo con gli allenamenti di gruppo credo sia fattibile, ma dipenderà dall’andamento della pandemia. Noi non ci siamo mai fermati, ci stiamo allenando individualmente da fine ottobre e, se verrà deciso di ripartire, saremo pronti per farlo”.

In molti sostengono che la LND avrebbe potuto evitare di chiedere i soldi delle iscrizioni 2020-2021, visto che questo epilogo si sarebbe potuto prevedere. Ma il numero uno valeggiano preferisce soffermarsi sui rimedi piuttosto che sulle critiche: “Le soluzioni adeguate possono essere molte, non esiste un unico rimedio. Ovviamente qualsiasi scelta che verrà presa sarà oggetto sia di apprezzamenti sia di contestazioni. A parer mio, però, l’importante è ripartire in sicurezza e consentire ai ragazzi di poter giocare. La scelta ipotizzata di disputare, nei mesi di aprile, maggio e giugno, solo l’andata con play off estesi mi sembra apprezzabile ed equilibrata, vista la situazione”. Qual è un protocollo sanitario realistico per poter ripartire? “Dovrà essere sostenibile sia praticamente che finanziariamente, ma credo che le procedure già adottate a settembre e ottobre siano accettabili, in ogni caso ci adegueremo” risponde il “pres” e immobiliarista classe 1961.

La Gabetti Valeggio dopo le prime sei partite di campionato aveva collezionato 9 punti ed era al settimo posto in classifica e in buona salute nel Girone B di Seconda Categoria. La possibile ripartenza, però, sarà in salita per tutti. “Dopo tanti mesi di stop sarà più complicato per chi ha deciso di fermarsi completamente, ma non è il nostro caso – spiega il primo dirigente dei rossoblù del Mincio -. A ogni modo ricominciare sarebbe già un grande intento realizzato. Per gli obiettivi di classifica vedremo strada facendo, in questo momento non è la nostra priorità”.

Valeggio gode di un’impiantistica invidiabile e il connubio tra l’Amministrazione, la società sportiva e i collaboratori è un grande vantaggio per chi fa sport e per tutto il territorio, e lo dimostrano anche le parole del più alto dirigente rossoblù: “Devo ringraziare tutti i dirigenti, gli allenatori, i nostri sponsor e l’amministrazione Comunale. Grazie anche ai genitori, la maggior parte dei quali ha capito la situazione. E grazie anche ai collaboratori volontari e ai dirigenti che passano ore e ore presso il centro sportivo per far rispettare i vari protocolli. E’ grazie a loro che tutti i nostri ragazzi possono trovare il centro aperto e allenarsi individualmente insieme ai loro compagni. Un aspetto che vorrei sottolineare è che la formazione prevista per i nostri istruttori non si è mai interrotta e di conseguenza nemmeno la qualità dell’insegnamento si è abbassata. Insomma abbiamo fatto squadra e non ci siamo mai fermati”.

Il leader valeggiano, salutandoci, ricorda con nostalgia le emozioni che questo sport può dare: “Mi mancano i riti del calcio dilettantistico. Purtroppo sono andati perduti durante questa pandemia, ma sono certo che riprendendo torneranno anche quelli, insieme alla normalità delle cose della vita”. E le speranze? “Come società abbiamo grandi progetti per il futuro, ma in questo momento l’unica speranza è tornare alla normalità. Abbiamo perso tante persone in per il Covid-19, molte memorie storiche del nostro calcio. Voglio concludere con il loro ricordo e, sperando di ripartire quando sarà possibile, anche per loro” replica Pasotto.

Sebastiano Perbellini per www.pianeta-calcio.it

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