Cresce la febbre nel paese famoso per l’emblema della scrofa (dal latino insula porcarithia), per la sua fama di sfornare i mobili, tra i più pregiati e venduti della bassa veronese, per la grande ospitalità che ha sempre caratterizzato il territorio solcato principalmente dal Piganzo, ma rigato da altri scoli e piccoli corsi d’acqua. L’Isola che sta per diventare calcisticamente famosa come la più ricercata dai giovani turisti italiani e non, Ibiza. Ebbene, la località è già pronta con i suoi bar, pub e punti di ristoro per festeggiare domenica sera, al rientro dalla trasferta, in casa dell’Euganea Rovolon Cervarese, da Bresseo di Teolo, nel Padovano, all’ombra dei Colli Euganei, dal Centro Polisportivo in cui si allena – a mo’ di una fotocopia della nostra Veronello sul Garda – i suoi beniamini, a un passo, in caso di colpaccio, dalla leggenda e dallo storico ingresso in Eccellenza. Categoria fino ad ora sconosciuta agli “Spallini del Piganzo” del presidente Graziano Molinari, del diesse Roberto Visentini e del mister e notaio Claudio Berlini, il tecnico vicino alla doppietta (l’anno scorso ha guidato gli isolani al ritorno in Promozione e quest’inverno li ha visti laurearsi “Campioni d’inverno”). Uno dei grandi assenti (per motivi di lavoro) al big-match che può valere un’intera stagione di sacrifici, lacrime di gioia e di sofferenza, è “Bracciodiferro” Luca Peroni, difensore datato 1996, il quale nei 90 e più minuti di gioco si trasforma ogni volta in una sorta di diga umana: “Non crediamo a quello che dicono, ossia che anche se perdono saliranno in Eccellenza. Noi la pagnotta dolce della promozione vogliamo conquistarcela con sudore, unità d’intenti, come del resto abbiamo sempre fatto. Quindi, bando a quanto abbiamo letto o sentito dire: abbiamo solo un risultato a disposizione e vogliamo conquistarlo, dando tutto quello che si può dare!”
Altra assenza in attacco è di Matteo Badia, classe 1999, uno che è cresciuto nel club stretto geograficamente da Oppeano e da Roverchiara, con ad Est Ronco all’Adige: l’infortunio non gli consentirà neanche di andare in panchina. Ma, tant’è i suoi giovani di belle speranze – oltre allo zoccolo duro guidato dal Corazziere roverchiarese, il dr in Agraria Matteo Crivellaro – li ha e mordono il freno della voglia di mettersi in mostra e in vetrina nella partita della vita che non passa dalla stazione della loro vita tutti i santi giorni. Sul fronte opposto, prendiamo a prestito la dichiarazione che ha rilasciato sui social il mister dei padovani Valeriano Fiorìn, presente sugli spalti del “Sant’Elisabetta-Luciano Giglio” domenica scorsa: “E’ stata una partita tosta, maschia, tra due squadre che non si sono risparmiate. Il Team S.Lucia Golosine ha avuto 2-3 occasioni importanti, ma l’Isola Rizza Roverchiara ha trovato il gol decisivo con una bella imbucata su palla filtrante. Ci aspetta di affrontare una squadra strutturata, molto prestante dal punto di vista fisico e devastante sulle palle inattive. Faremo il massimo per chiudere in bellezza una stagione che ci ha visti compiere un percorso davvero straordinario!” Queste le parole e l’augurio espresse dal tecnico, sconfitto per 2 a 0 dalla Villafranchese padovana nello spareggio tra le capolista del girone “B” ed ora 2° nella classifica dei ripescaggi, la quale contempla 3 posti sicuri, su uno dei quali, anche in caso di eventuale sconfitta gli euganei siederebbero. Vittoria, invece, obbligatoria per gli “spallini del Piganzo”, per non rischiare di finire in un 4° posto – in caso di mancato colpaccio -, il quale li escluderebbe dal balzo in Eccellenza. L’ultima ora racconta di una esodo in massa dei tifosi isolani, o a bordo delle proprie auto o di un paio di pullman, intenti a raggiungere Bresseo di Teolo, distante poco più di una cinquantina di km dal loro paese. Il termometro dell’attesa della storica sfida segna 39-40 gradi: si gioca domani, domenica 25 maggio, alle ore 16.30.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it