venerdì, 18 Luglio 2025
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Luca Polla, il promettente 16enne guardiano dei pali della Gabetti Valeggio

Debutto di fuoco più scottante non poteva avere Luca Polla, classe 2009 (è nato il 7 aprile; altezza 177 cm), giovane talento chiamato – a 16 anni appena compiuti – a cercare di conquistare la Coppa Verona edizione 2025. La finalissima, disputatasi in Località Le Fratte, ad Oppeano, ha visto contendersi il “Memorial Gianni Segalla”, “dulcis in fundo” della stagione 2024-25 di Terza categoria, due avversarie, che avevano già in tasca il biglietto d’ingresso in Seconda categoria: la Gabetti Valeggio mister Alberto Nortilli (trattasi di immediato ritorno in 2^ Divisione per i rossoblù del presidente Gianni Pasotto) e la Nuova New Rangers del presidente Luciano Venturelli, seconda miglior realtà calcistica di Bussolengo, guidata al trionfo al suo esordio in categoria da mister Alessio Nicoli in Campionato e Coppa, sempre davanti al Valeggio, e nel titolo Provinciale battendo il Monteforte Valdalpone. E, se in attacco – ormai non fa più notizia – per i “rosso-blu del Mincio” ha visto lottare in prima linea l’immarcescibile bomber, il classe 1983 Aleksandar Pesic, non poteva di certo passare per inosservata la giovane leva, l’estremo difensore Luca Polla, classe 2009 (ben 26 anni di differenza fra i due).

“Ho svolto tutta la trafila” spiega Luca, studente del Liceo Linguistico “Enrico Medi” di Villafranca (mai bocciato!), “nelle giovanili della Gabetti Valeggio, preferendo di continuare a mantenere la compagnia di amici alle sirene di qualche altro club dei dintorni valeggiani”. Un debutto di fuoco, quello di sabato 7 giugno, al neutro di Località Le Fratte a Oppeano. Non ti sono tremati i guanti? “No, no, ero abbastanza tranquillo: all’inizio, un pò teso, anche se mister Nortilli mi aveva comunicato due ore prima dell’inizio della gara che avrei dovuto andare in porta in quanto Marco Foroncelli non era riuscito a liberarsi dall’impegno di lavoro di cameriere. Sono riuscito a tenere sotto controllo quella tensione che comprensibilmente ti accompagna a un debutto, come definisce lei, direttore, delicato”. Lo ascolta il padre Andrea, classe 1976, nella vita di tutti i giorni impiegato, un passato come stopper nell’Olimpica Dossobuono di mister Valentino Urli: papà gli ricorda ogni volta di chiamare a gran voce e con una certa autorevolezza la propria retroguardia. Ma, il ragazzo – anche in questo registro, un pochino emozionato per la sua prima intervista – l’emozione è stato bravo a pararla, come è lo stesso genitore a confidarci -, terminata la Prova di Intervista, non quella d’Italiano al liceo Linguistico “Medi”. Luca faceva parte del gruppo della Prima squadra valeggiana già a partire da novembre: “Ho ricoperto il ruolo di secondo portiere quando il titolare Gabriele Truglio si è infortunato, ripartendo così dal fatto che mi ero acclimatato allo spogliatoio della Prima squadra, favorito anche dalla presenza di mio fratello più grande Enrico, difensore centrale, stopper come papà, classe 2005”.

Tifoso dell’Hellas Verona, alla pari di papà Andrea, fin da piccolo ha tifato per Manuel Peter Neuer, classe 1986, portiere della Nazionale tedesca e del Bayern di Monaco. Che tipo di portiere sei, Luca? “Mi piace giocare con i piedi per la squadra, specialità in cui credo di cavarmela abbastanza bene. Devo migliorare nel metterci più coraggio nelle uscite alte. Calcio con il piede destro”. Quanto può valere un portiere nell’ambito di una squadra? “Può sempre fare la differenza, dirigendo la difesa (aspetto che devo migliorare!), incitando i propri compagni alla vittoria, giocando con i piedi e sfoderando belle parate”. Qual è il tuo sogno calcistico e quello lavorativo? “Ho sempre sognato, fin da bambino, di diventare un calciatore professionista, ma, al momento, ritengo questo solo un sogno, un’ipotesi difficilmente realizzabile. Però, io non perdo di certo la speranza. Un indomani, mi piacerebbe giocare anche all’estero: frequentando il Linguistico, ho dimestichezza soprattutto con l’inglese, ma non zoppico però neanche in spagnolo e in tedesco”. Ami la musica rap? “Mi piacciono alcuni rapper, quali Fabri Fibra, Marrakesh, Salmo”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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