La neo promossa Arbizzano, dopo aver conquistato la Prima Categoria la scorsa stagione, ottiene un ottimo 4° posto in classifica ed approda ai play off del girone A. Se nel girone di andata la compagine di mister Marzio Menegotti aveva incontrato non poche difficoltà, derivate soprattutto da infortuni importanti, nel girone di ritorno ha messo in atto una vera e propria scalata, e, partita dopo partita, ha conquistato il biglietto valido per l’accesso ai play off. D’altro canto chi conosce mister Menegotti sa bene che non è nuovo a questo tipo di imprese, a risalite che hanno quasi del miracoloso. In passato, con Pgs Concordia e Parona, le sue rimonte sono valse in entrambi i casi la promozione alla categoria superiore, mentre di recente, con la Montebaldina, nel dopo Covid-19, dalla quart’ultima posizione è risalito fino al terzo posto (l’anno in cui non si sono disputati i play off), ed ora, con l’Arbizzano, dopo aver vinto il campionato di Seconda categoria, ha compiuto un’altra delle sue imprese che stanno diventando un suo marchio di fabbrica. Dalla quart’ultima posizione, occupata alla fine del girone di andata, fino al quarto posto finale. A mister Marzio Menegotti abbiamo chiesto un bilancio della stagione e se è soddisfatto del cammino fatto dai suoi ragazzi.. “Assolutamente si! I ragazzi sono stati fenomenali. Hanno avuto il grande merito di essere riusciti a rimanere sempre uniti e di non essersi mai dati per vinti, nemmeno quando anche solo raggiungere la salvezza poteva sembrare un traguardo difficile da conquistare. Nel girone di andata, come vi avevo anticipato l’inverno scorso, siamo stati perseguitati da infortuni incredibili (fratture a metacarpo, a metatarso, alla clavicola, distorsioni al ginocchio e alla caviglia) che ci hanno penalizzato enormemente. Poi, una volta recuperati tutti gli infortunati (occorsi a 8 giocatori), la squadra si è rimboccata le maniche ed ha fatto un girone di ritorno davvero strepitoso”.
Una domanda forse dolente ma d’obbligo. La vostra scalata sembrava inarrestabile, alla pari del Pastrengo, e a due giornate dalla fine eravate addirittura al 2° posto ad un solo punto dalla capolista Pastrengo. Poi, cos’è andato storto? “Sarei un bugiardo se dicessi che non ci credevo al titolo. Ci credevamo un po’ tutti, però non basta solo crederci per vincere un campionato, che è l’eccezionalità, serve essere perfetti, o quasi, oltre ad avere anche un po’ di fortuna. Sembra impossibile ma la verità è che nella penultima partita, contro il Borgo San Pancrazio, a causa della tensione per la posta in palio e per la bravura dell’avversario, non siamo riusciti ad avere il nostro solito approccio, la nostra solita mentalità e produrre il nostro solito gioco. Il San Pancrazio, invece, ha messo in campo più determinazione di noi ed ha vinto meritatamente la partita. Nel bilancio complessivo del campionato, direi che abbiamo pagato a caro prezzo gli infortuni patiti nel girone di andata. Anche se venivamo da 11 risultati utili consecutivi, per vincere il campionato, non avevamo più possibilità di errore”. Cosa ci dice della tua società? “Grande merito di questo prestigioso traguardo va anche al nostro diggì Stefano Murari, perché quando la squadra, dopo due mesi dall’inizio del campionato, occupava le ultime posizioni, per dare una svolta avrebbe potuto mettere in atto una piccola rivoluzione, cosa che fanno la maggior parte delle società quando le cose non girano per il verso giusto. Lui, invece, ha avuto lungimiranza e soprattutto la massima fiducia incondizionata sia nei miei confronti che nella squadra, cosa che ci ha permesso di lavorare con orgoglio senza pressioni e di risalire la china fino al quarto posto.”
E del direttore sportivo cosa ne pensa Mister? “Penso che un ringraziamento sia doveroso anche nei confronti del diesse Marzio Menegotti (e se la ride) perché nelle ultime due stagioni è stato in grado di allestire e di mettermi a disposizione due squadre differenti ma entrambe davvero competitive.” A proposito dei play off, se la sente di darci un pronostico? “Per quanto riguarda la nostra squadra posso solo dire che comunque vada, siamo fieri di aver fatto un ottimo percorso e siamo soddisfatti del nostro campionato. Per i play off di domani contro il Pastrengo non godiamo assolutamente del favore del pronostico. Ovviamente ci giocheremo le nostre carte con la massima umiltà e determinazione, consapevoli dei nostri limiti. Per quanto riguarda invece le altre due squadre (Pgs Concordia vs Real Grezzanalugo), non mi permetto di fare nessun pronostico. In questo momento sarebbe poco rispettoso e oltretutto passerebbe più come una gufata piuttosto che come un pronostico”. Un’ultima domanda mister, quali sono i programmi per il prossimo anno della società del presidente Silvano Gasparato e del vice Fedele Adami? La sua riconferma è solo una questione di formalità? “In questo momento non ho ancora pensato alla prossima stagione perché il mio pensiero e la mia concentrazione sono rivolti alla sfida play off di domani. Se poi dobbiamo parlare del futuro, penso sia giusto precisare che per un allenatore non è mai questione di formalità, soprattutto perché, per quanto ci possano essere rapporti ottimali (come anche nel mio caso), i progetti e i programmi societari possono cambiare di anno in anno. Se la società avrà il desiderio di riconfermarmi, sarò ben felice di comprendere quali saranno i nuovi obiettivi e se ci saranno i presupposti per proseguire ancora insieme, diversamente, molto serenamente, potrò valutare eventuali nuove proposte. Fa parte del gioco, questa è la vita dell’allenatore”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it