Anche per l’attuale diesse dell’A.C. Raldon, Daniele “El Ceti” Lorenzetti, che ha alle spalle una lunga carriera da calciatore prima di sedersi dietro la scrivania dei “ramarri raldonati” incarnando il compito di diggì, lo stop era inevitabile: “Trovo giusto aver fermato i campionati perché nella vita esistono cose ben più importanti del calcio, vedi la nostra salute. Stop, in attesa che la situazione ovviamente migliori. Se dovessimo riprendere anche l’8 marzo – aveva detto -, c’è il modo organizzativo per recuperare i turni perduti. Anche perché il nostro campionato termina il 25 aprile, mentre una volta, quando io giocavo, si protraeva fino a fine maggio”.
L’A.C. Raldon ha ripreso gli allenamenti giovedì 27 febbraio, come quasi tutte le nostre squadre dilettantistiche: “Noi abbiamo osservato lo stop martedì), il mister Michael De Santis aveva però già distribuito a ciascun atleta la personale tabella di allenamento per auto gestire la propria condizione atletica. Non credo che lo stop falserà l’andamento dei nostri Tornei: abbiamo tutti gli stessi problemi, a livello dilettantistico. In questo momento urge guardare la salute delle persone, quindi, evitare in ogni modo il contagio del Coronavirus”. Porte aperte o chiuse, non importa: “Giocare a spalti deserti o pieni (si fa per dire perché al campo, a differenza di una volta, neanche vengono le morose!) credo che per tutti noi dilettanti non faccia alcuna differenza”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it
