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lunedì, 29 Aprile 2024

La Gabetti Valeggio sceglie mister Francesco Corazzoli

La Gabetti Valeggio del presidente Gianni Pasotto vuole abbandonare in fretta l’incomodo ruolo di penultima della classe del girone “A” di Seconda categoria con soli 3 punti conquistati nelle 6 partite finora giocate, i rossoblù del Mincio precedono solo il fanalino di coda Team San Lorenzo ultimo in classifica con un solo punto. Dopo aver salutato la settimana scorsa mister Umberto Caserta, la dirigenza rossoblù ha deciso di ingaggiare il nuovo tecnico Francesco Corazzoli che in precedenza aveva allenato nei settori giovanili dell’Arbizzano, del Cadidavid e del San Martino Speme per poi fare da secondo a suo padre Armando Corazzoli al Valgatara (con il salto dalla Promozione all’Eccellenza) e infine ha allenato il Sant’Anna d’Alfaedo, sempre nel girone “A” di Seconda categoria. “Sono onorato della chiamata della Gabetti Valeggio – dice Francesco Corazzoli -. Sono felice ed orgoglioso di entrare a far parte di una piccola famiglia che vuole crescere, con forza e passione, nel pianeta dei dilettanti veronesi. Dobbiamo tutti insieme, allenatore, staff tecnico e giocatori della prima squadra, staccare la spina e resettare tutto per cercare di risalire in classifica. Servirà tanto lavoro e tanta dedizione alla causa. Bisogna saper inserire i giovani di qualità, che già ci sono, in maniera oculata e con un pizzico di pazienza. Da parte mia porto tanto entusiasmo e chiedo fiducia reciproca nelle metodologie di allenamento. Non vedo l’ora di debuttare domenica prossima in casa nostra contro il Caprino di mister Alberto Cipriani che l’altra settimana ha preso il posto di Alberto Pizzini”.

Che ambiente hai trovato a Valeggio sul Mincio? “Conoscevo già la passione che ha il presidente Pasotto e la grande passione ed impegno che ci mette nel portare avanti la sua Società. Gente generosa e competente, che tiene molto sia al settore giovanile che alla prima squadra. Qui c’è un impianto sportivo di grande qualità e una dirigenza che non ci fa mai mancare nulla. Il clima qui è cordiale e sereno e si può allenare senza grosse pressioni. Bisogna credere nelle singole caratteristiche dei giocatori della rosa della prima squadra, fin da subito, e sfruttare al meglio le loro caratteristiche spronandoli a livello di motivazione. Ho visto già dal primo allenamento che ho a disposizione ragazzi umili ed intraprendenti che vogliono cercare di alzare l’asticella. Ho chiesto loro di mettermi subito in difficoltà nel dover scegliere gli undici titolari da mandare in campo la domenica. L’allenatore deve amalgamare alla perfezione, o quasi, il gruppo che già esiste rendendolo più coeso e funzionale”.

Mai dimenticata la storica impresa fatta assieme al papà Armando quando hanno vinto a Casalserugo, sotto un diluvio incessante, la finalissima del Trofeo Veneto di Promozione 2016-17 battendo 4 a 3 ai calci di rigore gli avversari trevigiani del Vittorio Veneto Falmec, dopo l’1 a 1 maturato dopo novanta minuti di gioco regolamentari e la disputa dei due tempi supplementari. Il Valgatara dell’allora presidente Paolo Megarese alzò la Coppa grazie anche alla serata di grazia del portiere classe 1998 Massimiliano Quintarelli che in quella magica sera parò ben tre rigori. La vittoria valse il salto in Eccellenza dove i blaugrana del direttore sportivo Alessandro Pieropan affidarono poi la squadra all’esordiente mister Jody Ferrari e al suo vice Michele Mezzacasa.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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