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lunedì, 29 Aprile 2024

Mattia Falchetto (Vigasio): “Un successo meritato che parte da lontano”

Il centrocampista classe 1994 Mattia Falchetto, assieme ai compagni di squadra del Vigasio, si gode la promozione in serie D dei biancocelesti conquistata con tre turni di anticipo sulla fine del campionato. Domenica scorsa, sul terreno amico dell’Umberto Capone di Vigasio, la compagine di mister Filippo Damini ha pareggiato 1 a 1 contro la formazione vicentina dell’Unione La Rocca Altavilla guidata da mister Paolo Beggio che per lungo tempo durante la stagione ha combattuto per il primato contro i veronesi del presidente Cristian Zaffani. Il Vigasio era passato in vantaggio al 16° del primo tempo con una pregevole semi rovesciata di Nicolò Boni che aveva infilato il portiere ospite Berto. Ma poi al 36° minuto i vicentini sono riusciti a pareggiare con una botta da 25 metri di Francesco Peotta, ex centrocampista del Caldiero.

Un pari che non ha rovinato la festa della Figc Veneta che a fine gara ha voluto premiare sul campo l’intera rosa della squadra del Vigasio per la vittoria del campionato. “Vincere un campionato è bellissimo!- afferma il capitano biancazzurro Mattia Falchetto – e poi, battere in anticipo le squadre avversarie è ancora più bello. Abbiamo lottato sempre con il coltello tra i denti vincendo la forte resistenza di Mestrino Rubano, Unione La Rocca Altavilla, Porto Viro, Villafranca, Montorio, Mozzecane e Ambrosiana, squadre forti che hanno fatto di tutto per metterci il bastone tra le ruote. Abbiamo sofferto in alcuni momenti ma ci siamo rialzati, abbiamo poi gettato acqua sul fuoco quando era necessario. Abbiamo preso nel ritorno un buon ritmo ed una grande continuità di risultati in campionato ed ora guidiamo con merito la classifica. Onore a noi giocatori, al super staff tecnico guidato da mister Pippo Damini, e alla società che non ci ha mai fatto mancare nulla durante la stagione”.

Mattia Falchetto ci racconta come è nato questo successo del Vigasio: “Fin dalla preparazione estiva sapevo di fare parte di una squadra molto forte, con in rosa tantissimi potenziali titolari. Si trattava solo di passare qualche mese tutti insieme per amalgamare al meglio il gruppo squadra. Ragazzi e compagni di squadra splendidi, tutti uniti da tanta voglia di vincere. Il momento dove abbiamo capito che potevamo giocare un campionato da sicuri protagonisti è stato dopo il pareggio per 2 a 2 ottenuto all’andata ad Altavilla, una partita che stavamo perdendo 2 a 0 ma che poi abbiamo saputo rimontare alla grande. Dentro di noi è scoccata quella scintilla che ci ha fatto capire che potevamo battere qualsiasi avversaria”.

A chi dedichi la vittoria? “Dedico il salto in serie D ai miei genitori, alla mia ragazza che mi segue con tanta passione, e a mio fratello che mi ha sempre sostenuto nel mio percorso calcistico. Senza dimenticare i miei compagni di squadra e la società dal presidente Cristian Zaffani a tutti i dirigenti. Il nostro mister, Filippo Damini, è un ottimo tecnico che ha portato delle idee nuove ed i risultati sul campo si sono visti. Mi è piaciuto molto lavorare con lui, è bravo a leggere bene le partite e merita anche lui di tornare in serie D assieme al suo staff. Un grandissimo grazie anche al lavoro del direttore sportivo Marco Pacione che ha costruito una squadra umile e molto forte. Persona unica e di grande spessore, da lui tutti noi giocatori abbiamo imparato tantissimo”.

Domenica prossima, nell’ultimo turno di campionato, il Vigasio del presidente Cristian Zaffani e del d.s. Marco Pacione andrà a far visita al Mozzecane di mister Mario Colantoni, la squadra che di fatto ha consegnato la promozione al Vigasio in anticipo battendo il Mestrino Rubano nel recupero infrasettimanale. “A Mozzecane faremo di tutto per cercare di vincere ma non sarà per niente facile. Una partita da tripla fra due squadre che fanno del gioco offensivo il loro credo. Sono certo che sarà una partita combattuta ed aperta a qualsiasi risultato…Che vinca il migliore!”. E’ impegnativo indossare la fascia di capitano in una squadra così importante ed ambiziosa? “Devi sentirlo dentro, sei in pratica responsabile della squadra e solo tu puoi parlare con l’arbitro. Sono orgoglioso, fiero e contento per il blasone della maglia che indossiamo. Poi, avere vinto il campionato da capitano, è ancora più bello. Spero di poter continuare questa avventura con i biancazzurri anche nella prossima stagione in serie D”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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