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martedì, 30 Aprile 2024

Mattia Giani stroncato da un infarto sul campo durante una partita di Eccellenza. Il Legnago Salus è vicino al dolore del fratello Elia

La tragedia si è consumata Domenica 14 aprile, stesso giorno che nel 2012 si portò via il centrocampista del Livorno Piermario Morosini

Il Legnago Salus del presidente Davide Venturato si stringe attorno al suo attaccante classe 2000 Elia Giani per l’improvvisa perdita dell’amato fratello Mattia, giocatore 26enne in forza al Castelfiorentino United, squadra che milita nel campionato di Eccellenza toscano. La società legnaghese ha pubblicato un comunicato sui social: “Tutta la società F.C. Legnago Salus si stringe al calciatore Elia Giani e alla sua famiglia per la tragica scomparsa del fratello Mattia mancato a seguito di un malore avuto sul campo di gioco. A Elia va tutto l’affetto del presidente Davide Venturato, del Cda, dei soci, della dirigenza, dello staff tecnico, dei compagni di squadra e di tutti coloro che, a vario titolo, fanno parte del club biancazzurro”. Un malore sul campo lo ha stroncato domenica scorsa durante la partita di campionato tra il Castelfiorentino United e il Lanciotto Campi. Nel corso della sfida Mattia Giani ha accusato un malore e il suo cuore ha smesso di battere per alcuni minuti. Nonostante l’immediato trasferimento all’ospedale di Careggi a Firenze e il pronto intervento dei sanitari, per Mattia non c’è stato nulla da fare. Il sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, che ha comunicato la triste notizia ai media, ha detto: “Mi è giunta purtroppo una terribile notizia, Mattia ci ha lasciato. In questi momenti mancano decisamente le parole. Una tragedia terribile, un dolore straziante. Possiamo solo stringerci tutti assieme in un abbraccio fortissimo alla famiglia Giani e alla sua società di appartenenza, riposa in pace”.

Un decesso che ricorda la vulnerabilità degli atleti che non sempre sono tutelati a livello sanitario. Ricordiamo che il 4 marzo 2018, in una stanza dell’Hotel Là di Moret di Udine, era stato trovato morto nel suo letto il 31enne capitano della Fiorentina, Davide Astori. Una morte improvvisa dovuta ad una cardiomiopatia aritmogena. Sulla fine di Astori c’è ancora un processo in corso. A Pescara, il 14 aprile del 2012, il centrocampista del Livorno Piermario Morosini si accasciava sul terreno di gioco dello stadio Adriatico di Pescara e prontamente trasportato in ospedale sarebbe morto, anche lui come Astori, di una malattia congenita cardiaca. Ma proseguiamo: era il 30 ottobre 1977 quando al 52′ il motorino di centrocampo del Perugia Renato Curi muore sul campo davanti agli occhi dei compagni e degli avversari della Juventus di mister Trapattoni. La categoria degli atleti è la più esposta, almeno 2,5 volte su 100.000 e gli uomini che praticano sport sono 10 volte più a rischio di decesso improvviso rispetto alle donne. Dal 2006 ad oggi in Italia sono stati circa 1500 i decessi avvenuti durante l’attività sportiva. L’85% si tratta di amatori (dal ciclismo al calcetto, in aumento i casi di morti in palestra e nel padel) e il 15% sono atleti tesserati.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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