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sabato, 4 Maggio 2024

Mirko, Sua maestà…l’Imperatrice delle aree avversarie

Classe 1995, da buon napoletano non si smentisce: dovessero sottoporlo a un check up, nel suo sangue il valore del calcio sarebbe davvero altissimo. Il pallone è ciò che più rincorre in campo e nella sua mente: non può vivere senza la sfera di cuoio, senza le rincorse, gli scatti, i dribbling e quelle che lui ironicamente – ma con un linguaggio chiaro – chiama “sterzate”: “invece di proseguire nella corsa, palla al piede, preferisco “sterzare” per poi andare al tiro con il mio piede preferito, il destro”. Seconda punta con il trolley sempre in mano. Che ora vuole riporre nell’armadietto, nella sua abitazione, a Porto San Pancrazio. “Dopo tre stagioni – l’ultima, brevissima, a Garda, non la conto neanche! – vorrei tornare a giocare nel Veronese, per essere più vicino a casa e ai miei familiari. Mi piacerebbe essere al servizio di una società sana, che ha degli obiettivi, che insegue un progetto serio e molto ambizioso”. Otto i campionati vissuti in Eccellenza (Grassina Firenze, Scalea 1912, Lanciano, San Giovanni Lupatoto, Bardolino 1946, Folgore Veregra e Mezzocorona); due in serie D (Foligno e Mori Santo Stefano).

Senza contare la trafila nelle giovanili dell’Ancona Calcio 1905 e nella Virtus Verona. Un curriculum da far venire i brividi: “Nel Centro Italia il calcio è sicuramente più sentito che qui al Nord. L’anno scorso sono partito da Scalea, nel Cosentino, ma mister Nicola Pozzi, ex punta di Sampdoria, Parma, Milan, Chievo ed Empoli, mi ha voluto a tutti i costi nella sua squadra, il Grassina Firenze, perché gli serviva un esterno con le mie caratteristiche, pronto a saltare l’uomo e a scodellare palloni preziosi alla punta centrale per cercare di far gol”. In tanto girovagare, qual è stato finora il gol più importante, più bello che hai firmato? “E’ stato il gol della vittoria (2 a 1) nel sentitissimo derby tra Lanciano e Chieti: un pallone a rientrare e che si è diretto sul secondo palo, quello più lontano dal portiere”. La controfigura di Lorenzo Insigne – “piacciono anche a me i suoi tiri a giro!” – svela il suo idolo, rigorosamente in forza ai neo-scudettati partenopei: “E’ Kvaratskhelia, attaccante esterno del Napoli e della nazionale della Georgia. Una buona fetta del terzo scudetto del Napoli quest’anno l’ha vinto lui, ed è a lui che io mi ispiro”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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