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giovedì, 2 Maggio 2024

Mister Antonio Marini (Bevilacqua): “In 15 giorni ci giochiamo lo scudetto!”

E’ stata la cena dei grandi incontri, che solo la magia del nostro calcio riesce a creare. Vedere, ieri sera dopo la seduta atletica nella baita adiacente all’impianto sportivo di via Pontepitocco, l’ex “segretario di ferro” della “Cremonese della Bassa”, “Il Che Guevara” dei grigio-rossi del Bevilacqua della Promozione di alcuni anni fa in cui militava anche il secondo dell’attuale mister Antonio Marini, Matteo Coraini, e parliamo dell’interista Rolando Lupato intento nel cucinino alla prova del fuoco – pardon, del cuoco (coadiuvato nell’operazione culinaria dal silenzioso Gabriele) -, tutto preso nel sfornare con tanto amore un primo piatto di fusilli al pomodoro e tonno (con un pizzico di aglio), e un secondo a base di arrosto di vitello e di pollo, con l’aggiunta di una rotella di cotechino ed accompagnato da una ciotola di fagioli con cipolla, il tutto innaffiato da spumeggiante Prosecco Valdobbiadene, ebbè, tutto questo ritratto – lasciatecelo dire – è stato molto bello. Perché è stato come tornare indietro con l’inizio degli anni Duemila, quando il Bevilacqua approdò in Promozione, ergendosi una tra le protagoniste del calcio territoriale di ieri, e papabile attrice di quello attuale e del prossimo futuro.

Per non parlare, poi, della presenza del nuovo segretario, l’ex Minerbe Doriano Falchetto, dello storico dirigente, l’avvocato Catellan, dell’ex presidente Gianni Corestini, di Fabio Coraini (fratello di Matteo, ex gloria del “Bevi”, stretto collaboratore oggi di mister Antonio Marini), zio di bomber Mattia (classe 2002), figlio del vice-presidente Rinaldo. A contribuire a rendere alto il morale dei ragazzi del presidente, il brillante, scatenato imprenditore e milanista Marco Calonego, il colpaccio messo a segno – alla ripresa del Torneo di Prima categoria, girone “E” – quello padovano-rodigino – domenica scorsa 13 febbraio a Crespino, nel Polesine, grazie all’unghiata sferrata da quel Mattia Coraini (2002), il quale, nel blitz sostenuto dopo la cena presso il vicino “Bar della vicina bocciofila”, confesserà con l’onestà tipica che contraddistingue da sempre la famiglia dei laboriosi e umili imprenditori metalmeccanici, i Coraini, che la sua conclusione è stata corretta in rete da uno stinco di un difensore avversario.

Bevilacqua, che, da quanto abbiamo appreso dalla viva testimonianza dei suoi alti dirigenti, nell’arco temporale di una quindicina di giorni si giocherà il possibile balzo in Promozione. “In queste due prossime tappe” avverte Marini, presidente anche della sezione AIAC di Rovigo “ci si gioca tre-quarti di scudetto, in quanto sono in calendario gli scontri diretti incrociati tra le prime 4-5 squadre meglio posizionate in graduatoria, della serie, chi è bravo e fortunato continuerà a volare, chi è sconfitto, sarà costretto a rinunciare alla poltronissima”. E, sempre il plurivincitore – sia nel Basso Veronese che nel Padovano, oltre che nel suo Polesine (lui è di Fratta Maggiore, paese di Giacomo Matteotti, chiamato per il suo incanto “La Venezia del Polesine”) – coach Marini a indicare che decisivi saranno gli scontri diretti tra le candidate alla vittoria finale, tutti, incredibilmente, da giocare, da consumarsi in queste 3-4 settimane.

Che girone è, mister, quello contrassegnato dalla lettera alfabetica “E”? “Un girone molto equilibrato, in cui non esiste una squadra che parta favorita. Nelle prossime 4 gare, passerà il destino del Bevilacqua, cominciando già da domenica prossima, quando arriverà da noi il Villa Estense, “fanalino di coda” del nostro raggruppamento. Poi, altri incontri infuocati con le prime meglio classificate, a partire dall’Euganea (1° marzo) e la domenica successiva la Vis Lendinarese”. Il giocatore che ha visto maggiormente crescere nei grigio-rossi? “Nicolò Camòn, un ragazzo classe 2002 di Montagnana di Padova: difensore centrale, alto circa 190 centimetri, che con quello in corso sono tre stagioni che è in pianta stabile nella nostra Prima squadra e in questi anni ha registrato miglioramenti graduali e straordinari. In difesa, vicino a lui, c’è l'”eterno giovinetto”, il 38enne e passa carnevali (agosto 1983), Stefano Fontana, il quale corre, gioca, s’impegna come un 25enne”.

Con il diesse, l’ex Legnago Salus, Sergio Andreetto, parliamo del nuovo girone. “Ci siamo trovati catapultati nel girone “E” e non abbiamo fatto ricorso per essere riammessi nel “B”. Però, dai, stiamo comportandoci bene, mostrando di essere all’altezza del nuovo impegno. Questa esperienza ci sta plasmando, fortificando e preparando in vista di un possibile salto in Promozione. Che affronteremo con i nostri tanti giovani da noi impiegati quasi in pianta stabile oramai in Prima squadra”. “Fossimo nel girone “B” sottolinea con vigore il presidente Marco Calonego “sicuramente saremmo primi. Nel girone “E”, infatti, ci sono 4-5 squadre che nutrono grosse e giustificate velleità, sia per la forza economica che li ha potenziati con giocatori di categorie superiori, prendi Rovigo e la padovana Solesinese, le quali possono contare su una panchina lunga e qualificata. Noi ce la giochiamo ad armi pari con l’attuale capolista Euganea Rovolon e con la Vis Lendinarese”.

Sempre il massimo dirigente grigio-rosso aggiunge: “La corsa per la conquista del titolo la si decide entro i primi giorni di marzo, in quanto, come ha detto prima mister Marini, sono in gioco diversi scontri diretti. Noi saremo in casa della capolista Euganea il 1° marzo, poi, la sarà la Vis Lendinarese che verrà da noi. Dovessimo fare punti pieni in questi 180 e più minuti, allora, possiamo ancora giocarcela, altrimenti cercheremo di puntare a totalizzare più punti possibile per aspirare ad arrivare ad una posizione buona per poi sperare – tramite domanda di ammissione – di salire in Promozione, visto che abbiamo tutti i numeri e sempre in media dai 3-4 fuori quota (dal 2002 al 2003) in campo ogni festa”. Poi, a chiudere la serata, dopo aver salutato il “Giapponese” (per via della sua perfetta conoscenza della lingua nipponica) dell’efebico portiere, il classe 1992 Amedeo Bologna, l’ex giovanili dell’Hellas Verona, Luca Faccioli, classe 1997 – orgoglio del padre, l’ex Minerbe Graziano, e fratello di Andrea, lo zelante preparatore atletico della Prima squadra del Legnago Salus.

Presente anche il silenzioso quanto devastante in area bomber senegalese Bara Fall, il sorridente difensore e goleador Giovanni Scarmato, il “sicuro” centrocampista 1999 Davide Cornale (il padre è un potente assicuratore legnaghese), e con il gradito blitz di Agostino, competente super tifoso grigio-rosso e nonno di Mattia Coraini. Quattro chiacchiere di calcio sotto lo sguardo amorevole e competente di mister Antonio Marini, e sotto un cielo livido, freddo, rischiarato da un’insolita luna rossa, la quale – … rosso di sera (o grigio-rosso di sera…) – dovrebbe fan sperare per le sorti della lanciata “Cremonese della Bassa veronese”, il Bevilacqua dei miracoli, “El Bevi” dei sogni. Sogni che – auguriamoci davvero per la nostra unica coraggiosa e brava rappresentante di un girone tutto patavino-rodigino – non devono, però, in questo caso, spegnersi all’alba.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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