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lunedì, 29 Aprile 2024

Per il vice-capitano del Malcesine Matteo Luca Parolari lo scudetto interesserà gli alto-gardesani e il Pastrengo

Per essere così giovane – classe 2001 (è nato il 12 settembre) – i galloni di vice-capitano costituiscono una responsabilità e un record, vista la sua giovane età. “Il grado” spiega mi è stato dato in base alle presenze con i bianco-granata del presidente Simeone Casella. Sono cresciuto calcisticamente nel Malcesine Calcio, poi, dopo due stagioni all’Arco di Trento, sono ritornato, fino a debuttare, a 16 anni, in Seconda categoria. La mia prima gara giocata interamente è stata quella contro il Bussolengo”. Juventino, con idolo Alessandro Del Piero, il calcio nel sangue ha radici abbastanza profonde: “Mio nonno Renzo” ricorda “è stato presidente negli anni 80, mio padre Claudio, invece, ha preferito indossare la giacchetta nera e soffiare dentro il fischietto. Oggi, ricopre il ruolo di Commissario AIA presso la Delegazione del Trentino”. Altro che tavola e surf: Matteo non poteva perdersi in mezzo ai venti e alle acque, per i quali la cittadina rivierasca deve la sua fama – vedi i Mondiali di questa specialità che puntualmente si tengono -, oltre che per la bellezza del luogo e le sue spiagge con scogli. “Ormai ho ricoperto” aggiunge “tutti i ruoli del centrocampo: dal mediano alla mezz’ala fino al trequartista. L’anno scorso sono stato impiegato addirittura come difensore centrale!”

Qual è la più seria candidata alla vittoria finale del vostro girone “A” di Prima categoria? “Il Pastrengo di mister Paolo Brentegani. Che è un po’ una nostra solita rivale, per aver trionfato noi in 2^ categoria ai supplementari degli spareggi del 2019 e perché ha i giocatori di altre categorie. Contro il San Peretto, abbiamo pareggiato 0 a 0 ma per 70 minuti buoni abbiamo giocato in dieci uomini. Le “giubbe rosso-nere” valpolicellesi ostentano un buon gruppo, molto solido. Il Pedemonte, invece, l’abbiamo incontrato due volte nella stessa settimana, perdendo in Coppa, ma riscattandoci in campionato”. Sarà dunque un testa a testa tra voi e il Pastrengo? “Credo proprio di sì. Noi, però, dobbiamo fare più gol: siamo solo il nono attacco più prolifico del girone, ma anche la difesa meno perforabile”. Di quale vostro giovane sentiremo parlare? “Dire l’ex Garda Serhxio Advullari – classe 2001 – sarebbe troppo facile e scontato. Io parlerei piuttosto di Nicolò Lombardi, portiere classe 2003 (11 maggio), giovanissimo certo, ma già conosciuto per la sua bravura fra i pali”.

Il giocatore avversario più forte finora incontrato? “Il più forte del girone l’abbiamo noi: Advullari! Ma, ho visto un gran bene anche Mohammed Rkaiba, centravanti veloce e fisicamente ben attrezzato in forza alla Montebaldina: ha, sotto rete, una freddezza unica, direi quasi devastante. Non mi è dispiaciuto, poi, il numero 8 del Peschiera, un giocatore ben piazzato, muscoloso, un mancino dal tiro molto insidioso. Un po’ come il mio, visto che è anche il mio piede preferito”. Il tuo sogno calcistico? “Prima di tutto, arrivare all’alloro in Scienze Motorie a Verona. Calcisticamente, di giocare in Promozione con il Malcesine: sarebbe un traguardo storico per il sottoscritto e per la società del mitico presidente onorario Gigi Marchiotto”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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