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sabato, 27 Aprile 2024

Ennio Fedrigoli (Pol. La Vetta): “La nostra speranza è quella di restare in 2^ categoria!”

Ennio Fedrigoli, classe 1952, informatico, è una sorta di “memoria storica” della Pol. La Vetta di Domegliara: è dirigente dal 1985, presidente dal 2004 al 2013, quindi di nuovo massimo dirigente dal 1° luglio 2019, succedendo a Dario Zampini. “La scorsa estate” sostiene Fedrigoli “abbiamo sbagliato come società a formare una “rosa” (di 38 elementi iniziali poi scesa a 32 effettivi!), un mister e uno staff di collaboratori tecnici superiori alla 2^ categoria, divisione alla nostra vera portata. Sedute atletiche da veri professionisti, ma, alla domenica sconcertanti sconfitte, le quali ci hanno fatto trovare in fondo alla classifica del girone “A” di Seconda categoria al momento dello stop dei campionati”. Qual è la vostra speranza durante questa lunga attesa? “Sicuramente, quella di restare in 2^ categoria. In ogni caso, qualunque decisione verrà presa, provocherà il malcontento di qualcuno perché alla fine c’erano ancora in palio 24 punti nelle ultime 8 tappe da giocare. E, noi, eravamo ancora attaccati al trenino delle concorrenti alla salvezza”.

In caso contrario? “Ci mandassero giù, non sarebbe un’ingiustizia: nel nostro girone “A” di Seconda categoria il Pastrengo veleggiava, solitario, saldamente al comando, e penalizzare chi avrebbe ancora qualche chance di raggiungere la capolista o di agguantare la salvezza sarebbe un’ingiustizia ancora più grande. E’ una scelta che deve fare la Figc. La nostra speranza è quella di non scendere dalla Seconda, dovesse accadere l’incontrario, non sarebbe per noi un dramma!” Fosse un membro del Comitato Regionale Veneto Figc-Lnd, che verdetti emetterebbe? “Conformemente con le distanze di punteggio, farei fare, nel periodo che va da fine giugno ai primi giorni di luglio, un mini torneo di play off e uno di play out. In tal modo, da qui – fine maggio – a quel periodo, i giocatori potrebbero sostenere un paio di settimane di allenamento, di preparazione fisico-atletica”. Si ripartirà a settembre? “Secondo me, no, perché fino ad ora da parte della Figc non è stata formulata alcuna strategia, mentre, ad esempio, la Fipav, ha già disposto le sue linee-guida. E, poi, noi non siamo in grado di permetterci un medico sportivo, thermo-scanner, materiale di sanificazione dell’impianto sportivo, il “Montindon”. Ogni giorno si sente dire una cosa alla mattina, una al pomeriggio, un’altra ancora alla sera: si fa fatica a prevedere la ripresa dell’attività agonistica. E, giocare a porte chiuse, secondo voi, che senso avrebbe nei dilettanti?”.

La vostra situazione-sponsor come si preannuncia per la prossima stagione? “Noi quest’anno non avevamo alcun sponsor. Quando li abbiamo avuti, non appartenevano ad aziende che defiscalizzano nel calcio: non abbiamo storicamente ed eticamente mai accettato certe loro proposte, certi loro giochetti. Come Polisportiva La Vetta, poi, non riconosciamo una lira a livello di rimborso-spese ai nostri giocatori: ci fa piacere far giocare i ragazzi, e chi viene da noi sa che deve farlo solo per il piacere di fare calcio, di fare sport e vivere momenti di puro divertimento da trascorrere e condividere tutti assieme”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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