Il suo talento lo mostrò come para-rigori di quell’F.C. Valgatara che balzò in Eccellenza conquistando il Trofeo Veneto di Promozione. Poi, una serie di infortuni da guinness dei primati, la scelta – quella attuale – di giocare con gli amici nella neo-genita società Fumanese Calcio, fondata da Francesco Cottini ed altri giovani appassionati della pelota della Valpolicella. “L’anno scorso” racconta Massimiliano, classe 1998, impiegato in uno studio di un commercialista a Negrar “mi sono fratturato la spalla difendendo i pali del Valpolicella, volevo smettere, poi, Francesco (Cottini) mi ha convinto a sposare il progetto di rifondare il calcio a Fumane. Ma, anche in Terza categoria, durante un allenamento, la spalla mi è uscita nuovamente, e adesso sarò sottoposto a un intervento chirurgico”. A Max sono stati diagnosticati qualcosa come 8 mesi di recupero: “Il ritorno del Covid-19 mi aiuta a rendere meno pesante la mia assenza dai campi. Con ogni probabilità, sarò al pieno della mia forma nella prossima stagione, spero anche prima”.
Il “Gigante di Fane” – il padre Attilio è stato a lungo presidente dei “lancieri bianco-rossi” del Fane calcio – volentieri vorrebbe distruggere la tessera di abbonamento con le sale chirurgiche ortopediche del Veronese: “Mi hanno riscontrato la rottura di un legamento e varie lesioni. L’anno scorso, quando militavo nel Valpolicella di mister Andrea Crema, la stessa spalla mi era uscita a Malcesine, poco prima che calasse il definitivo stop a causa del Covid-19. Prim’ancora ho subito una lesione al legamento del ginocchio, e sempre durante un allenamento e in uscita avevo subito una ginocchiata che mi aveva provocato un attacco epilettico”. Ex Ambrosiana, per 3 stagioni Massimiliano ha vestito la casacca dell’F.C. Valgatara, due dei quali in Eccellenza, palco raggiunto grazie alla già citata conquista del Trofeo Veneto di Promozione. Di nuovo mezza stagione in serie D, nel Villafranca, come alternativa di Michele Martello e Riccardo Rossi, tutti e tre allenati dal grande preparatore dei portieri Gino Carli.
Tornando alla Fumanese, “beh, è una bellissima realtà” continua Massimiliano “con giocatori amici in campo e fuori dal campo. Mi ritrovo un gruppetto di ex giocatori del Fane – GianMarco Mignolli, Denis Tommasi e la punta Davide Piccoli, detto “Patrick”. Lo staff presidenziale è formato da giovani appassionati, e tra questi figurano, accanto al presidente Francesco Cottini, il vice Davide Spada, il diggì GianMaria Benetti ed il diesse Elia Lenotti”. Mister d’esperienza, per i biancazzurri valpolicellesi: “In panca, dirige le operazioni Ivo Castellani (suo vice Cristiano Bissoli, preparatore dei portieri Alberto Zanesco), che tanto aveva fatto bene alla guida del PGS Concordia Borgo Milano, conquistando con il colpaccio a Casaleone l’accesso alla semifinale di Coppa Veneto di Prima categoria, stoppato poi dall’avvento del Covid-19”.
“Siamo un mix di giovani e di giocatori esperti” aggiunge Max: “La Fumanese è una realtà che può attecchire, che potrà un giorno far parlare di sé perché le fondamenta sono solide”. Il più giovane – classe 2000 – è Leonardo Conati, che “El Quinta” definisce un autentico “torello” alla Gattuso, una macchina da guerra: “Nella “rosa” figurano anche giocatori che provengono dal calcio a 5 e dal calciotto. Oltre all’amicizia, ciò che fa ben sperare è il bel gioco che la squadra sa offrire sul campo. In campionato, fino a quando si è potuto giocare, abbiamo perduto una sola volta, a Cavaion, in casa del Baldo Junior Team, compagine guidata dall’espero bomber Massimo Vicentini. Ma, tra le papabili, oltre a noi, citerei anche il Caprino, il San Zeno di Verona, e qualche altro club che sulla carta promette bene e che noi dobbiamo ancora incontrare. Il nostro girone “A” di Terza categoria è un raggruppamento tutto da scoprire, ma da non prendere assolutamente sotto gamba!”
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it
