Ha festeggiato l’alloro di recente conseguito con il massimo dei voti presso l’Ateneo scaligero in Economia Aziendale salendo sul “Settebello” (2 a 7) con cui l’U.S. Provese del soavese coach Mirko Dalle Ave ha raggiunto il “Mancassola” del nobile decaduto Lonigo del trainer belfiorese Loris Fedrigo. E, come un bomber – il destro è il piede preferito, l’altezza è quella giusta: 180 cm – non è mai sazio di reti, così Alberto – figlio del commercialista nonché ora diesse dell’SSD ValdalponeRoncà (ma, il padre è astato a lungo anche presidente dei giallo-amaranto monscledensi) – si è già iscritto alla prestigiosa Cà Foscari veneziana per raggiungere un altro traguardo: quello di completare il Corso di Management: “Mi piace molto” racconta il numero 11 rosso-nero “curare, accompagnare le aziende nella parte gestionale. Sono arrivato a La Prova di San Bonifacio quest’estate, dopo 14 anni ininterrotti di SSD Valdalpone. Mi ha spinto la voglia di cambiare casacca il desiderio di respirare aria nuova e di seguire Mirko Dalle Ave, ai cui ordini non avevo mai giocato, questo è vero, ma che avevo conosciuto ed apprezzato nelle amichevoli tra la Prima squadra del club giallo-amaranto della Vallata dell’Alpone e noi degli Juniores”.
E, sei uscito dalla viva attenzione, dai riflettori puntati da papà Emilio, ancora dirigente del ValdalponeRoncà: “Il rapporto – chiamiamolo così calcistico – tra me e lui non è sempre stato facile, idilliaco, anche se non ho mai subito alcun processo post partita: lo definirei un rapporto molto bilanciato perché non mi ha mai portato in cielo quando ho fatto bene, né all’inferno quando non ero in giornata. Diciamo che subivo di più la pressione dall’ambiente, che mi vedeva come una persona diversa, quella che doveva dare l’esempio, che doveva sbagliare meno degli altri, e devo confessare che non ho mai goduto di alcuna agevolazione: la maglia ho dovuto sempre e giustamente conquistarmela durante la settimana. A La Prova mi sto trovando bene, c’è un bellissimo gruppo, il giusto mix tra noi giovani e calciatori più esperti”. Squadra del cuore il Chievo, giocatore preferito la “bandiera” a lungo dei clivensi, Sergio Pellissier.
Ma, ora tutte le energie e le sue attenzioni sportive sono proiettate verso la Provese dei tanti laureati: Pierluigi Dal Bosco (laurea in Legge), Stefano Provoli (Ingegnere meccanico) e lo stesso nuovo economista Alberto: “Stiamo lavorando bene, l’ambiente è tranquillo, non ti crea pressioni, il mister – ma questo ormai è noto! – è bravo e preparato anche perché lavora in funzione di ottimizzare le peculiarità di ognuno di noi atleti. Sulla carta, le favorite sono il Locara – ottimo gruppo, unito da anni – e la vicentina giallo-blu Spes Pojana. Ma, ho sentito parlare bene anche del Real Monteforte, complesso in cui militano miei ex compagni delle giovanili, vedi Andrea Fossà, Sebastiano Ferrari, entrambi di Montecchia di Crosara”. Domenica scorsa, avvio di stagione, ha fatto gol anche un altro Cavazza, Riccardo, difensore in forza all’SSD ValdalponeRoncà, il quale poi ha subito il rosso: “In molti hanno creduto che fossi stato io, in quanto pensavano che giocassi ancora nell’SSD ValdalponeRoncà. Ma, in vallata, a san Giovanni Ilarione come a Montecchia di Crosara, siamo in tanti che portiamo questo cognome!”
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it
