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venerdì, 3 Maggio 2024

Fabio Coraini (Bevilacqua): “Le quote non vanno diminuite, anzi!”

Classe 1973, uno dei protagonisti – assieme al fratello Matteo – della prima volta in Promozione del Bevilacqua (2007-08), Fabio Coraini mister delle giovanili è anche dirigente della “Cremonese della Bassa”, la quale quest’anno trionfato nel girone “B” di Prima categoria con 53 punti in 26 partite superando all’ultima giornata di un punto il Pgs Concordia sconfitto a Bonavigo. La sua vita con quella di Alessandro Del Piero, classe 1974, si sono incrociate come due spade decussate: l’asso della Juventus – da ex privatista – ha conseguito la Maturità di ragioniere nello stesso istituto padovano, dove si è diplomato Fabio. Però, uno – Alex – ha fatto, da vero asso della pelota, quella carriera strepitosa che tutti noi ormai ben conosciamo, mentre l’ex trequartista grigio-rosso è il commerciale dell’omonima azienda metalmeccanica, che conduce assieme al fratello in Zai a Bevilacqua. “Arrivò nello stesso istituto che io frequentavo da privatista. Cosa ricordo di lui? Che era magro, molto magro!” La prosecuzione, la proiezione calcistica di Fabio, oggi, si chiama Enrico, classe 2005: trequartista pure lui, che quest’estate è stato aggregato al gruppo della Prima squadra guidata dal riconfermato trainer Nicola Corestini: “Essere in “rosa” come nati nel 2003 e 2004 è già una gran bella cosa. Spero che Enrico sappia sfruttare al meglio quest’opportunità. Gli raccomando ogni volta la perseveranza – quella che oggi viene chiamata resilienza -, di non mollare mai perché il calcio è lo sport più bello al mondo”.

Parliamo della questione dei fuori quota: tolti in Prima categoria e abbassati a due sia in Promozione che in Eccellenza. “Il nostro cittì azzurro Roberto Mancini continua a lanciare i giovani nella Nazionale, trovo discordante che da noi dilettanti abbiano diminuito le quote. Per dare un senso al lavoro del Settore Giovanile, bisognerebbe cercare di valorizzare maggiormente i nostri giovani. In questi anni che viviamo, quelli della post pandemia, ho riscontrato la velocità con cui i nostri ragazzi decidono di abbandonare il calcio. Una delle regole fondamentali di una disciplina sportiva è il sacrificio, il saper attendere e resistere ad ogni difficoltà”. Una Promozione, quella alle porte, che si preannuncia davvero tosta. “Bella ed agguerrita, con delle retrocessioni importanti e con delle compagini che si sono rinforzate e con delle retrocesse che voglio risalire subito in Eccellenza”. Come facente parte della dirigenza del Bevilacqua, cosa avete chiesto al vostro diesse Sergio Andreetto? “Di migliorare il gruppo per essere più competitivi e di raggiungere, prima di tutto, la salvezza. Poi, dal calcio ti puoi aspettare di tutto!”

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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