Vecchia conoscenza – si fa per dire! – perché classe 1966, del nostro calcio è mister Paolo Beggio, ex trainer in Eccellenza di Belfiorese e Provese, ed oggi alla guida dell’Unione La Rocca Altavilla. Squadra che annovera giocatori veronesi, quali l’ex Ambrosiana Maicol Andriani, l’ex Caldiero Luca Viviani e l’ex Vigasio Marco Marchesini. L’anno scorso si è classificato al 5° posto, ottenendo la meritata riconferma dei vicentini: “E’ una società, l’Union, in continua crescita sotto tutti i punti di vista: quello dell’impiantistica e quello del Settore Giovanile. Al comando un gruppetto di brillanti imprenditori, catechizzati dal più alto scranno da Francesco Verlato, ottima persona come uomo lungimirante e di successo nel suo lavoro”. Che idea ti sei fatto del calcio dilettantistico veronese? “E’ retto da dirigenti appassionati, aggiornati ed altamente qualificati. Nel Veronese, conservo solamente bei ricordi, sia a Belfiore che alla Prova di San Bonifacio”. Che campionato è il girone “A” di Eccellenza veneto? “E’ un campionato durissimo; ancora di più di quello dell’anno scorso perché, se prima la qualità veniva distribuita in 19 concorrenti, ora è solo in 16. Intendo dire che si è fatta maggior selezione, accogliendo giocatori di categoria superiore. Non solo, ma un altro aspetto che non va trascurato è che quest’anno è previsto un giovane in meno; che può essere sostituito da uno più navigato e di una già affermata qualità. E, questa la si sente in campo, eh!”
Chi prevedi tra le sicure candidate alla vittoria finale? “Il Villafranca e il Vigasio, due compagini già affrontate. Abbiamo vinto in casa degli azulgrana, ma l’undici del collega Manuel Spinale (appena avvicendato da mister Paolo Corghi) era privo di molti titolari. Il Vigasio di mister Pippo Damini ha una “rosa” ben assortita e di assoluta qualità. Ma, non escluderei l’Albignasego, formazione con la quale abbiamo perduto meritatamente e che potrebbe rivestire il ruolo di outsider. Anche il Montorio di mister Michele Cherobin, per la qualità del gruppo e la potenza dei propri avanti, non è affatto male. Infine, cito anche il MestrinoRubano di mister Antonio Paganìn, squadra che ha una buona struttura di gioco”. Dei vostri giovani, di chi sentiremo parlare? “Di Alessandro Garbìn, centrale difensivo classe 2005, di Andrea Sboarini, centrocampista classe 2004, di Matteo Spiller, attaccante ben strutturato del 2003. Poi, aggiungo Gianluca Zanini, esterno del 2003 e il suo coetaneo, il play maker Giovanni Artuso”. La società cosa ti ha chiesto? “Di continuare a crescere, di partecipare al processo di evoluzione che il sodalizio ha avviato già da qualche anno a questa parte”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it
