Se nella nostra regione esiste un mister tanto giovane quanto esperto di campionati di Eccellenza (ma, anche di serie D), beh, quello è Pippo Damini. Classe 1982, aveva debuttato in panca con il Somma in Eccellenza, collezionando poi tre stagioni di fila con il San Martino-Speme. Da metà campionato dell’anno scorso, opera per i “Guerrieri del Tartaro” vigasiani, mentre vanta due Tornei e mezzo al servizio del Sona e del Villafranca. Lo raggiungiamo al cellulare mentre si sta coccolando la sua piccola Sofia di soli 4 mesi. Che girone “A” di Eccellenza ci aspettiamo di vivere? “Ritornato a 16 squadre, quindi non si dovrà rispettare qualche turno infrasettimanale. Con questo, non voglio dire che sarà un Torneo più facile – no, quello no -, ma, di più respiro. L’anno scorso chi non aveva la “rosa” molto ampia, rischiava di battere in testa. Sarà, comunque, un campionato più difficile rispetto a quello della passata stagione perché con il fatto che hanno tolto una quota (da tre giovani siamo scalati a due, una società può decidere di investire su un paio di giocatori in più di qualità ed esperienza. E, con un giovane in meno, si alza notevolmente il livello. Vuoi una prova? Prendi il Mozzecane e il Montorio: hanno allestito squadre da paura!”
Da chi delle non veronesi ti aspetti una grande stagione? “L’Unione La Rocca Altavilla ha cambiato poco perché era già una corazzata: può puntare tranquillamente al primo posto. Poi, dico lo Schio, perché aveva un ottimo gioco e quest’estate la società scledense è intervenuta dove occorreva, costruendo un bel gruppo”. Le papabili al titolo fra le veronesi, quali sono? “Da noi parte favorito il Villafranca perché ha mantenuto l’ossatura, quindi, il collettivo viene da un anno di rodaggio già effettuato lo scorso anno. Poi, segnalo il Mozzecane e anche il Montorio”. E, il Vigasio? “A noi, invece, che abbiamo rivoluzionato il 95% del gruppo (la “rosa” è di 20 giocatori), ci vorrà del tempo per trovare l’assemblaggio giusto. In società si è deciso di disegnare un progetto di un certo tipo, costruito con intelligenza: si punta, cioè, su un gruppo sano, umile e su giocatori che siano validi dal punto di vista umano e in possesso di qualità tecniche. Sono stati riconfermati solo 4-5 elementi della scorsa stagione”. Quali insidie può nascondere il girone “A” di Eccellenza? “Visto che è un raggruppamento che prevede meno incontri, bisognerà stare attenti a non compiere passi falsi, bisognerà tenere la barra dritta, anche perché non esistono più squadre-materasso: qui te la giochi ogni domenica con tutte, c’è un livello totale molto elevato e chi ha dichiarato di volersi salvare, ha tuttavia costruito squadroni!”
Di chi sentiremo parlare in questa stagione agonistica che è ormai alle porte? “Di bomber Marco Farinazzo, classe 1996, punta esperta della serie D (vedi Adriese, Legnago, Este), neo-acquisto del Mozzecane, di Marco Marchesini e di Davide Tonani dell’Altavilla, dell’attacco del Montorio formato da Michele Vesentini, Niccolò Zanetti e Alberto Fiumicetti, e di Maicol Bonetti e Giovanni Guccione, coppia offensiva di un Real Valpolicella che si è mosso sul mercato in maniera davvero importante”. La società guidata dal presidente Cristian Zaffani cosa ti ha chiesto? “Ha chiesto di rimanere il più possibile in alto, di restare attaccati al gruppone di testa, e, quando si giocherà tutto, di trovarsi lì, pronti a dare fondo alle proprie energie. Ed è questo l’obiettivo primario per come stiamo lavorando noi”. Domenica nella 1^ giornata del 1° turno eliminatorio della Coppa Italia di Eccellenza 2023-24 il Vigasio va a far visita all’Unione La Rocca Altavilla, poi domenica 3 settembre nella 2^ giornata impegno casalingo contro la Virtus Cornedo e il girone 2 si chiude con la 3^ giornata in programma mercoledì 20 settembre alle ore 20.30 con Montorio-Vigasio e Unione La Rocca Altavilla- Virtus Cornedo.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it
