Dopo l’esaltante campionato della stagione scorsa in Eccellenza, vinto quasi a mani bassi, e superato poi brillantemente anche lo scoglio degli spareggi fra le vincenti, grazie ad un gruppo di ragazzi coesi e determinati e a un allenatore bravo a curare ogni minimo dettaglio come Paolo Corghi (quest’anno nuovo condottiero dell’ambiziosa Ambrosiana del presidente Gianluigi Pietropoli, squadra retrocessa l’anno scorso dalla serie D), i rossoblù del Castello sono partiti quest’anno nel torneo di serie D per stupire ancora una volta. I rossoblù del presidente Roberto Cobelli sono forti di una classifica che, per una squadra che ambisce alla salvezza, è davvero sorprendente. Dopo le prime 5 gare del girone “C” di serie D, il Villafranca ha già messo 7 punti in saccoccia, frutto di 2 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte, e si trova a -1 dalla zona play off e a +4 dalla coppia formata da Mestre e Dolomiti Bellunesi che chiudono la graduatoria con 3 punti. “E’ troppo presto per guardare la classifica – dice il centrocampista classe 1996 dai piedi vellutati Jacopo Menolli -, il cammino da fare in campionato per noi è ancora lunghissimo. Ci aspettano tappe tremendamente in salita dove dobbiamo sempre saper scegliere il giusto rapporto. Noi siamo un gruppo che sa cosa vuole, siamo abituati a pensare partita dopo partita e scendiamo in campo con umiltà e tanta voglia di vincere”.

Il Campodarsego con i suoi 10 punti guarda tutti dall’alto, tallonato a -1 dall’Este e dalla Clodiense Chioggia, le uniche due compagini tra le prime sei del girone ancora imbattute. A Jacopo chiediamo, che tipo di allenatore è Filippo Damini, il successore di Paolo Corghi alla guida della vostra prima squadra? “Sono due ottimi tecnici con mentalità diverse ma che sanno entrambi il fatto loro. Due visioni di gioco diverse, ma con la stessa voglia di rendere le loro squadre protagoniste in campo ”. Domenica scorsa il Villafranca ha perso di misura nel derby tutto veronese in casa del Caldiero. Il risultato finale ha visto prevalere per 2 a 1 i gialloverdi termali di mister Fabrizio Cacciatore grazie alle reti di Pimazzoni e Orfeini, la formazione blaugrana del direttore generale Mauro Cannoletta aveva momentaneamente pareggiato con Leveh. “Il Caldiero – continua Menolli -, è stato più cinico di noi sotto rete, tuttavia noi abbiamo dimostrato di essere stati sempre in partita. Sull’1 a 1, nella ripresa il gol di Orfeini al 25° ci ha tagliato le gambe e poi non siamo più riusciti a pareggiare la contesa. Un vero peccato, un punto perso malamente. Ma sono certo che faremo tesoro dei nostri errori già dalla prossima sfida in programma questa domenica in casa nostra contro il Levico Terme, squadra trentina che ha due punti meno di noi”.

La settimana, tra calcio e lavoro, è sempre frenetica per Jacopo che ha una grande riconoscenza nei confronti del Villafranca: “Sono sei anni che vesto la divisa del Villafranca (dopo una parentesi all’Ambrosiana) e qui mi trovo davvero benissimo. E’ una società serie e solida che non ti fa mai mancare nulla. Verso la loro dirigenza ho tanta riconoscenza e con le mie prestazioni in campionato faccio di tutto per ripagarla. E’ una società strutturata benissimo, l’allenatore, il presidente e il direttore generale sono davvero delle ottime persone. La squadra si conosce da tempo e tutti noi giocatori remiamo nella stessa direzione. Abbiamo sofferto molto poco, a mio giudizio, il salto di categoria. Il talento dei nostri giovani e l’esperienza di noi più datati ci hanno fatto guardare avanti con fiducia”. Quali sono secondo te le favorite per il salto di categoria? “Io dico sicuramente Luparense e Union Clodiense. Ho incontrato il Legnago, che potrebbe essere un’altra papabile, ma devo dire che non mi ha sorpreso troppo in positivo. Non ha un grandissimo gioco e penso dovrà crescere molto se vorrà lottare per ritornare in fretta in serie C. In ogni caso, sono sicuro che darà del filo da torcere a tutti, perché ha dei buoni attaccanti e prende pochi gol”.

Nel calcio il ruolo del centrocampista di interdizione dai piedi buoni è sempre molto ricercato. Ma tu a chi ti ispiri tra i professionisti? “Mi piace molto Marco Verratti, giocatore del Paris Saint-Germain e della nostra Nazionale azzurra che ha una visione di gioco incredibile e sa sempre cambiare i ritmi alle partite che gioca. Genio cristallino sempre al servizio della squadra”. Ma dove può arrivare il Villafranca quest’anno? “Dobbiamo proseguire con il gioco che abbiamo espresso in campo nelle ultime due partite, anche se abbiamo raccolto poco penso che questa sia la strada giusta. Siamo una squadra di quantità e qualità, cosa che non guasta mai in un campionato lungo e difficile come la serie D. Dobbiamo cercare di limare dei nostri errori dovuti soprattutto all’inesperienza. Però non mi sento di criticare nessuno, anzi faccio un plauso ai miei compagni per la bravura e la disinvoltura che mettono nelle gare che affrontiamo”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it