In una sala stampa della Virtus Verona gremita di persone, è stato presentato il 46° Torneo giovanile “Fratelli Giacomi”, categoria Esordienti, organizzato dalla Polisportiva Virtus. Si parte lunedì 6 maggio per concludersi sabato 8 giugno allo Stadio “Gavagnin-Nocini” con la giornata delle finali. Definiti i terreni di gioco delle partite e le squadre partecipanti divise in gironi. Ospiteranno le sfide di qualificazione i campi di Trevenzuolo, Valgatara, Negrar, Zevio e il campo “Mazzola” della Virtus Verona che vedranno scendere in campo le compagini di Vigasio, Nogara, Casteldazzano e Mozzecane, Nuova Cometa, Belfiorese, Provese, Polisportiva Virtus, Polisportiva Negrar, PescantinaSettimo, Baldo Junior Team, Castelnuovo del Garda e Ambrosiana. Al Mazzola giocheranno la Polisportiva Virtus, Pgs Concordia, Audace, Cadore e Real Grezzanalugo. Mai dimenticate le gesta degli allora ragazzini Riccardo Cazzola e Riccardo Meggiorini, che facevano vedere, già da piccoli, il loro talento poi evidenziato da maggiorenni nei campionati professionistici. Nelle edizioni passate hanno dimostrato tutta la loro bravura e fierezza vincendo il prestigioso Torneo formazioni di blasone come Sona Mazza, Veronello, Officine Brà, Domegliara e M. Grand Prix che non ci sono più. Come da programma le gare si disputeranno i giorni 6-13-20-27 maggio e 3 giugno con inizio alle ore 18.00, mentre a Trevenzuolo si gioca l’8, 15, 22, 29 maggio e 5 giugno.

Ricordiamo che il Torneo è dedicato agli sfortunati fratelli Giacomi. Mario nato il 10 dicembre 1949 è un ragazzo che fin da piccolo ama giocare in porta. Cresce con la sua famiglia spensierato nel piccolo quartiere del Chievo. Il Verona lo nota da ragazzino e lo tessera. Mario Giacomi fa tutta la trafila nel settore giovanile gialloblu. Prima di diventare terzo portiere, con un contratto da professionista, proprio nella prima squadra dell’Hellas Verona. Chiuso però da due ottimi numero uno come Pizzaballa e Colombo. Giacomi viene prestato in Veneto al Legnago e al Cerea, ma poi torna al Verona e festeggia l’esordio nella sfida del 17 marzo 1974 contro i sardi del Cagliari. Una stagione sfortunata, la sua vista, che gli scaligeri nella stessa stagione retrocedono in serie B. Ma Mario Giacomi non demorde, anzi diventa assoluto protagonista con le sue parate nel torneo cadetto. Colleziona nel Verona ben 27 presenze contribuendo all’immediato ritorno in serie A dei gialloblù. A Verona in serie A, Giacomi è il portiere di riserva di Ginulfi. Intanto da casa arrivano le prime pubblicazioni per Mario. Suo fratello più piccolo, Antonio, non ha ancora compiuto 18 anni, ed è seriamente malato. I medici dicono che con il protrarsi della malattia non avrà molti mesi di vita. Mario Giacomi si divide tra allenamenti, partite, ritiri, e le corse a casa per sostenere quel fratello sfortunato.

Nell’ estate del 1976, intanto l’ allenatore del Verona Giancarlo Cadè, per lui Mario è come un figlio, si trasferisce a Pescara in serie B e porta con sé Mario Giacomi, che si alterna tra i pali con Piloni. A 27 anni Mario ha la possibilità in Abruzzo di consacrarsi tra i portieri di spicco del campionato ma a marzo riceve la chiamata da casa dal Chievo che il fratellino Antonio si è aggravato. Mario ritorna di corsa a casa, così come l’altro fratello Gianni, che è il più grande dei tre. Arrivato a casa non fa tempo a rivedere il fratello Antonio perché è improvvisamente deceduto. Mario avvisa il Pescara e chiede se può rimanere ancora qualche giorno a casa, per i funerali. Permesso accordato. La sera la famiglia Giacomi, mangia tutta assieme triste per il lutto. La sera nella stessa stanza Mario e Gianni si coricano. Ma succede l’imprevisto: i due fratelli non si sveglieranno più. La stufa, che riscalda la stanza, è difettosa, lascia fuoriuscire monossido di carbonio che anestetizza e uccide i due sfortunati giovani. I genitori Giacomi perdono a distanza di sole 24 ore tutti e tre i figli.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it