Abbiamo fatto alcune domande al direttore sportivo della Virtus Verona che ha da pochi giorni iniziato la preparazione per la prossima stagione di serie C e che ha vinto la sua prima amichevole stagionale, a Ronzone in Trentino, battendo il Palermo per 1 a 0 grazie con un gol di Menato ad inizio ripresa. Un bel test per la formazione di mister Gigi Fresco che ha potuto vedere all’opera i nuovi arrivati e alcuni giocatori in prova con i rossoblù veronesi. Matteo, l’anno scorso la Virtus Verona ha giocato una stagione da ricordare arrivando a giocarsi i play off nazionali uscendo contro la corazzata Pescara.. “Verissimo, è stata una stagione davvero strepitosa che ci ha dato un positivo insegnamento: se da una parte è stata la stagione più bella, come punti incamerati e blasone per i colori virtussini, dall’altra bisogna dire che con la stessa squadra partita ad inizio stagione, rafforzata a gennaio dall’arrivo di un solo giocatore, per due mesi ad inizio stagione siamo stati ultimi in classifica. Sempre con gli stessi elementi, che hanno voluto bene alla società e sono stati orgogliosi di difendere su ogni terreno di gioco i nostri colori, siamo entrati alla fine nei play off. Questo dimostra che se non sei sul pezzo la serie C non ti perdona nulla”.

Con la presentazione della nuova Virtus Verona, che è pronta ad infiammare anche il prossimo campionato di serie C, si volta pagina.. “Personalmente ho avuto sensazioni molto positive, ho visto voglia di far bene negli occhi dei ragazzi della nuova rosa. I “vecchi” sono molto carichi e pieni ed entusiasmo e i giovani hanno lo sguardo determinato di chi vuol fare bene ed affermarsi a buoni livelli. Lo staff tecnico e mister Gigi Fresco sono una garanzia. Ho visto tanta unità e voglia di iniziare un nuovo campionato portando in alto i valori umani e calcistici della mia Virtus Verona”. Tu che vivi ogni giorno la quotidianità sportiva della Virtus Verona, quali sono i valori che noti? “A livello umano si respirano in tutti i componenti dello staff e nei giocatori valori molto alti, direi che siamo una società che su questo punto di vista siamo al top in serie C. A livello tecnico partiamo con gente nuova, chi è rimasto ha voluto sposare la Virtus a 360 gradi e nelle prossime ore dovrebbero arrivare altri cinque o sei giocatori nuovi”. Avete sempre puntato a giocatori emergenti che vengono dall’Eccellenza e dalla serie D, quali sono stati i risultati? “Io dico assai positivi, vedi ad esempio Matteo Casarotto, arrivato l’anno scorso dal Montecchio Maggiore di Eccellenza. Chi vuole emergere da noi trova il trampolino giusto. Serietà, impegno e sfoggio delle proprie caratteristiche fanno la differenza in campo. Sta solo al ragazzo dimostrare durante la stagione tutto il proprio valore e noi sappiamo aspettarlo”.

Rispetto a diversi anni fa, quando il mercato era finito prima dell’inizio della preparazione estiva e quindi la rosa giocatori a disposizione del mister era già completa, adesso è tutto cambiato. Work in progress con giocatori in prova, altri che arrivano per l’inizio del campionato, altri che possono cambiare destinazione in ogni momento, che ci dici? “Questa cosa non mi piace troppo, devo essere sincero. Io vorrei partire con l’85 o 90% della rosa già definita. Se hai già una base solida di giocatori anche i nuovi si amalgano subito nel gruppo. Trovano un metodo di lavoro già avviato, uno spogliatoio solido e devono adeguarsi a quello che è lo spirito della squadra. Questa è la filosofia che noi da sempre portiamo avanti”.

Ma che tipo di campionato ti aspetti? “Più difficile di quello dell’anno scorso. La Virtus deve stare con le antenne ben dritte e partire fin dalle prime giornate di campionato molto forte per portare a casa più punti possibili. Ci scontreremo con realtà forti e dobbiamo restare lucidi e attenti andando in campo con tanta fame di vincere le partite”. Ogni anno finita la stagione diverse società professionistiche saltano per aria, dobbiamo preoccuparci? “Certo che si. I conti devono essere sempre perfetti, devi vigilare anche su questo. Per noi della Virtus i giovani sono dei capitali importanti. Devi pagare i giocatori che hai in organico, ci mancherebbe altro, però il giusto per la categoria dove giochi. Mai fare il passo più lungo della gamba, devi porti dei limiti economici che vanno assolutamente rispettati”. Quali sono le squadre accreditate alla promozione in serie B nella prossima stagione? “Io dico il Lanerossi Vicenza del diesse Sagramola, che sento ogni tanto. Con l’arrivo di mister Diana (ex Reggiana) può davvero fare la differenza”. Voi siete una società che seguite il pianeta dei dilettanti, ci sono ragazzi emergenti interessanti secondo te? “Ce ne sono diversi che ci segnalano e che seguiamo sempre con attenzione. Ad esempio Luca Marastoni, che ha fatto molto bene al San Giovanni Lupatoto, Giuseppe Leso ragazzo nostro che ha fatto bene al Valgatara e che andrà alla Clivense in serie D, o Alberto Fiumicetti passato al Montorio. Ragazzi che hanno tutti le carte in regola per salire alla ribalta che conta, sta solo a loro dimostrare tutto il loro valore in campo”.

Hallfredsson e Fabbro rimangono? “Noi vogliamo che restino con noi, abbiamo fatto loro la nostra offerta economica, come ho detto abbiamo dei parametri economici che dobbiamo rispettare e più di quello non possiamo offrire. Ora sta solo a loro farci sapere la decisione che hanno preso. Parlando degli altri giocatori Cella è passato all’Ancona, Amadio e Munaretti al Renate e Lonardi è andato al Sud Tirol in serie B. Il portiere Alessandro Giacomel sta cercando squadra”. Intanto è arrivato in rossoblù il nuovo portiere, Michele Voltan, padovano di Piove di Sacco che l’anno scorso ha difeso la porta della Luparense in serie D collezionando 28 presenze, sono arrivati anche la punta padovana di Abano Terme, Alessio Menato, classe 2001 che viene dall’Este, i difensori classe 2003 Eddy Cabianca e Francesco Toffanin, che provengono dalla Luparense di serie D, e Riccardo Ludovici, centrocampista classe 2004 di buona caratura ex Pescara di mister Zeman.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it