Mister Lucio Marconi era stato chiamato ad inizio marzo dalla squadra biancoceleste del presidente Moreno Fabris, a sole 6 giornate dal termine del campionato, nel tentativo disperato di evitare la cocente retrocessione in Seconda categoria alle “libellule” del Povegliano La Giovane. Aveva sostituito in panchina il debuttante mister Matteo Zerpelloni quando la sua squadra era penultima del girone “A” di Prima categoria con 14 punti raccolti in 20 gare. Dietro al Povegliano solo il SommaCustoza a 12 punti mentre la possibilità di giocarsi la salvezza ai play out era lontana ben 10 punti, con il Caselle e il Lazise appaiate a 24 punti. Un’impresa quasi impossibile per il tecnico ex Gabetti Valeggio che aveva ancora solo 18 punti a sua disposizione. “Sono stato contattato dalla dirigente Valentina Marcazzan e dal diesse Flavio Dal Santo – dice Marconi – con l’intento di risollevare il morale dei ragazzi e dell’ambiente biancoceleste. La cosa positiva è stata che nelle ultime sedute di allenamento erano sempre presenti almeno una ventina di giocatori. Nelle ultime 6 gare abbiamo raccolto 7 punti fornendo anche delle prestazioni convincenti e perdendo di misura per 3 a 2 in casa della capolista Pastrengo”.
Sulla separazione consensuale mister Marconi ci dice: “Il mio futuro in biancazzurro era già fissato, di comune accordo avevamo già stabilito che a fine stagione avrei chiuso la mia collaborazione con il Povegliano con il quale ho un ottimo rapporto e una grande amicizia con la dirigenza. Ora ho voglia di intraprendere una nuova avventura che spero sia ancora in Prima, una categoria che conosco molto bene. Il mio entusiasmo e la mia voglia di allenare è sempre grande quindi spero in una nuova chiamata per la prossima stagione”. Quali sono state le più belle stagioni vissute da allenatore? “Il ricordo più bello è quando ho avuto la fortuna a Valeggio di poter allenare un gruppo di giocatori che con la Seconda categoria non avevano nulla a che vedere, abbiamo ottenuto la promozione in Prima categoria con giocatori del calibro di bomber Giuliano Paolini, Pierino Speri, capitan Giancarlo Carlesso, l’indimenticato Gigi Passilongo e altri altrettanto validi. Un gruppo di giocatori che attualmente potrebbero far bene in categorie ben superiori a quella Seconda di oltre 20 anni fa. Anni belli li ho vissuti anche a Castelbelforte dove avevo in rosa anche i veronesi Nicola Bertoncelli, Giorgio Guerra e l’attuale presidente del Mozzecane Riccardo Montefameglio con i quali ho conquistato anche li la Promozione in Prima categoria. Oltre a queste due promozioni ho fatto dei buoni campionati a Pescantina e a Dossobuono dove con i giallorossi siamo arrivati a giocarci i play off. Poi salvezze miracolose con la Gabetti Valeggio e con la Juventina Valpantena”.
Mister Marconi ha guidato la Gabetti Valeggio anche in Promozione, una categoria che spera un giorno di poter riassaporare. “L’ambizione iniziale di ogni società è sempre quella di vincere ma per far questo ogni allenatore deve avere a disposizione un parco giocatori di quantità e qualità. Ci sono allenatori che accettano solo squadre che puntano verso l’alto mentre io non ho paura ad accettare anche sfide difficili, come ho fatto in questo finale di stagione in biancazzurro. Sono andato a Povegliano per cercare di dare una mano all’amico Flavio Dal Santo anche se la situazione di classifica era disperata. Dopo la retrocessione dalla Promozione il Povegliano ha fatto la fusione con la sua squadra di Seconda categoria e questo mix di dirigenze e giocatori non è stato facile. Le colpe di questa retrocessione vanno divise fra tutti, l’importante ora è solo saper ripartire con il giusto approccio per prendersi l’immediata rivincita e per questo faccio un grosso in bocca al lupo alla società biancazzurra per la prossima stagione. Colgo l’occasione per ringraziare coloro che hanno collaborato nel mio staff tecnico, in particolar modo il secondo, il “Cipri” Emanuele Cipriani, il preparatore dei portieri Stefano Marocchio e il fisioterapista Paolo Feroni”.
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