“Divorzio consensuale” tra mister Antonio Sorgente e quell’A.C. Tregnago, il quale ha perduto i play off ai tempi supplementari e con un pareggio per mano del Real GrezzanaLugo. “Sono molto legato al Tregnago” spiega il mister, campano, classe 1967, insegnante di Scienze Motorie al “Pasoli” di Verona, perché è la società che 5 anni fa mi ha permesso di allenare in categoria e ho legato molto con il presidente Gabriele Rizzin e il vice Carlucio Bergamini. In tutto, con gli alto-valligiani giallo-blu ho vissuto tre stagioni, le ultime due riportando un 6° e un 4° posto. Poi, gli altri due campionati mi hanno visto guidare l’A.C. Zevio”. Peccato per come sono finiti i play off, mister. “La scorsa estate gli obiettivi non erano di arrivare ai play off o di puntare subito al salto, ma, per come alla fine sono andate le cose resta un po’ di rammarico, non certo delusione perché abbiamo onorato la sfida contro i valpantenati, mettendocela tutta. Eppoi, il nostro arrivederci è stato condiviso da entrambe le parti: dopo due stagioni trascorse a questo livello, era giusto che loro cambiassero fantino e io provassi una nuova esperienza. Comunque, ringrazio tantissimo i giocatori del Tregnago, con i quali ho avuto un rapporto splendido, mi hanno dato tantissimo non solo sotto l’aspetto calcistico, ma anche sotto quello umano”.
Dove le piacerebbe allenare? “Bè, se è per quello, esiste già un accordo siglato tra il sottoscritto e la Pro Sambonifacese: con i rosso e blu sono sempre rimasto in ottimi rapporti ed ero stato già avvicinato in questi ultimi anni. Questa volta, ho detto “sì” perché la Pro Sambonifacese ha mostrato un forte interessamento nei miei confronti”. Una Promozione? “Se fosse venuta come occasione, sì, avrei accettato di allenare in quella categoria. Però, bisogna avere qualcuno che ti promuove, non basta il raggiungimento di certi risultati sul campo. Comunque, mi sento pronto alla chiamata. Anzi, aggiungo: sarei ben felice di arrivarci, in Promozione, proprio con la Pro Sambonifacese”. Che cosa le ha chiesto la nuova società? “Di trasmettere ai giocatori il mio spirito combattivo e di riportare la Pro Sambonifacese nel calcio che merita. In buona sostanza di vincere il campionato in via diretta o di centrare il massimo obiettivo attraverso i play off”. Che tipo di gioco vedranno i tifosi della Pro Sambonifacese? “Un gioco vivace, che porti sempre ad attaccare, mantenendo alta la squadra. Quello che chiedo ai miei ragazzi è di andare in campo ogni volta per vincere, di non risparmiarsi nè in allenamento, tanto meno nelle gare ufficiali, quelle che contano. Il tipo di gioco? Verrà in base ai giocatori che avrò a disposizione”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it
