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domenica, 19 Maggio 2024

Mister Gianluca Bortolato (Pol. Borgo San Pancrazio): “L’attesa è il futuro che si presenta a mani vuote.”

Dopo 3 settimane dalla sorprendente promozione in Prima Categoria, ancora non è noto ed ufficiale il futuro di Mister Gianluca Bortolato, tecnico da inizio stagione nella Polisportiva Borgo San Pancrazio. “Purtroppo” confessa il tecnico esordiente in Seconda categoria “i colloqui avuti personalmente con la dirigenza non hanno ancora sancito il mio futuro imminente, ci sono sicuramente novità e circostanze a me sconosciute su cui posso fare ben poco, se non esprimere come già riferito in Società, la mia profonda amarezza”. In che senso, potresti spiegarti meglio? “Anche dopo i colloqui avuti, la situazione non è chiara. Magari questa situazione è dettata dalla mia breve esperienza nel condurre una prima squadra, oppure qualcosa rema contro il sottoscritto per via di un rapporto troppo diretto ed amichevole con i giocatori stessi oppure tutto è dovuto semplicemente all’arrivo di nuovi sponsor”. Da quanto tempo alleni? “Ho giocato fino alla soglia dei 43 anni ma già a venti mi comportavo da mister in campo. Ho chiuso la carriera ottenendo una promozione, mentre ora sono allenatore patentato Uefa B da 5 stagioni. Dopo una breve parentesi (3 stagioni, tutte positive) nel pianeta giovanile, speravo in una chiamata per tuffarmi nel calcio adulto, sicuramente più rischioso, motivante e adrenalinico, e questa è arrivata”.

Com’è stato lavorare insieme al vulcanico Mister Gentjan Cani? “La stagione scorsa ero a Zevio e dopo aver concluso l’anno alla guida della squadra B in Terza categoria (prima opportunità in categoria), è arrivata la proposta di un grande amico e grande persona, mister Gentjan Cani. Un’offerta per me impossibile da rifiutare, quella di guidare i biancoviola che erano stati appena ripescati in Seconda. Squadra che in campionato era giunta dietro solo alla corazzata Clivense. Gentjan lo conosco da molti anni, sono stato suo giocatore per ben 7 stagioni in Terza categoria, con lui ho chiuso la mia carriera da giocatore vestendo le maglie di Edera Veronetta e Verona International, assieme abbiamo davvero vinto tanto e in contesti tutt’altro che semplici. Il culmine sono state le due promozioni da Terza alla Seconda categoria tramite i play off. Siamo sempre andati d’accordo ed avevamo idee di calcio simili, siamo pure dello stesso segno zodiacale. In lui ammiro il carisma, la concretezza e la sua forza motivazionale. Per entrambi contava in primis l’armonia, l’affiatamento del gruppo, e poi far divertire i ragazzi, giocando un calcio pulito (con il minor numero falli possibili), di attacco, con trame e giocate corte e semplici. Il risultato finale è stato il primo posto con una media punti di 2,5 a gara, il miglior attacco del girone e la seconda miglior difesa. Inoltre, ne sono certo, abbiamo espresso anche il più bel calcio del girone. Sono assai contento di aver contribuito al suo primo campionato vinto. Gentjan Cani è davvero una persona speciale e merita veramente questo titolo, ha una passione incredibile per questo sport”.

Calcisticamente nella prossima stagione cosa pensi di fare? “Ho ricevuto una proposta di calcio giovanile, essere cercati fa sempre piacere, ma gradirei in una riconferma al Borgo San Pancrazio, perché la ritengo meritata. In questo caso cercherei di far ritornare mister Cani sui propri passi per poter lavorare ancora in simbiosi con lui. Nel calcio tutto può succedere, per esempio quando ero 18enne e mi trovavo a giocare in Eccellenza del veneziano (1994-95), il nostro Presidente di allora si defilò per assenza di sponsor e in seguito ci fu uno scambio di categoria e scendemmo a giocare in Prima categoria. La bellezza nel calcio sta anche nell’imprevedibilità degli eventi, non si smette mai di vivere o vedere situazioni incredibili e ambigue. Anche quando vorresti mollare tutto, l’importante è non arrendersi mai e ripartire carichi di entusiasmo, con nuovi obiettivi cercando di trasmettere ai propri giocatori, giovani o grandi che siano, le peculiarità di questo affascinante sport, che per me, in sintesi, sono lo spirito di giocare intensamente ed in modo leale, cercando di migliorarsi continuamente. Mi auguro che questi miei basilari concetti finali siano ben chiari per chi legge. Tali propositi sono rivolti a tutti i calciatori o calciatrici, coloro che lavorano per staff tecnici e dirigenziali, e per tutti quelli che seguono e amano il movimento dilettantistico. La passione e il cuore, sono il segreto di tutto. Mi piacerebbe dominassero i sentimenti positivi, perché quelli negativi e brutti sono purtroppo quelli più difficili da cancellare e sono quelli che tutti si ricordano o ti rinfacciano”.

La redazione di www.pianeta-calcio.it

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