Classe 1967, Paolo Novali in occasione del match di ritorno che al “Rino Dalle Vedove” lo vedrà ospitare quel Bonavigo con il quale domenica scorsa ha pareggiato 1 a 1, rincorre due sogni: salvare i giallo-blu dell’Aurora Marchesino e chiudere la carriera di mister senza mai aver conosciuto l’onta di una retrocessione. “E’ dal 1990 che alleno” ricorda il coach lupatotino “e non mi è mai capitato – tocco ferro! – di retrocedere: spero proprio non accada quest’ultima volta perché io, dopo più di 30 anni di calcio allenato, ho voglia di chiudere!” Un avversario tosto si pone sul suo cammino: il Bonavigo di mister Manuel Cuccu, dei bomber Cristian Ragano e Andrea Pesarìn. “All’andata, all'”Orvile Venturato”” spiega Novali “abbiamo giocato alla pari, ho visto un gran bell’avversario che quanto a potenziale non avrei mai pensato che avrebbe potuto fare i conti con i play out. Hanno condotto un primo quarto d’ora di fuoco, in cui hanno concretizzato con il gol di Morìn, dimostrandosi la bella squadra che sono, fino a quando siamo pervenuti al pareggio con Girardi. Comunque, peccato per quelle tre palle-gol – clamorosissima quella capitata a Davide Leonardi, con la palla terminata a pochi centimetri dalla linea bianca – che abbiamo sprecato, altrimenti il retourn match al “Rino Dalle Vedove” avrebbe potuto assumere un altro contorno”.
Domenica sarete al completo? “Ci siamo tutti, rientra dalla squalifica anche Caslav Jovic, e siamo molto carichi. Sarebbe una partita da tripla, ma andremo in campo per vincerla. E, giocando sul nostro campo, abbiamo l’obbligo di provarci!” Mai sostenuto spareggi? “Questo per me sarebbe il secondo: il primo, contro il Lonigo è andato bene, vincendo in terra vicentina per 0 a 2 e pareggiando poi in casa per 0 a 0. Questo quando ero alla guida dei Boys Buttapedra con i quali ho trionfato in 2 dei 3 campionati che ho vinto (l’ultimo con questo Marchesino). Mi piacerebbe chiudere in bellezza, ed, anzi, approfitto di questo spazio per ringraziare le società, i dirigenti e i giocatori con cui ho avuto a che fare in tutti questi anni”. In particolar modo, quest’ultimo gruppo, o no? “E’ un gruppo molto affiatato, che si allena costantemente dall’inizio della stagione sempre con la presenza dai 23 ai 25 elementi. Stanno dando tantissimo: anche chi, per scelta tecnica, è costretto ad andare in tribuna, ebbene, dà sempre il massimo, alla pari di chi interpreta la gara in campo. In tanti anni di allenatore, non ho mai riscontrato una presenza così fitta di atleti durante le sedute atletiche!”
Del Bonavigo, chi temi in particolare? “Cristian Rogano, un attaccante ex Oppeano di categoria superiore, ma è tutto il complesso che temo. Mister Manuel Cuccu è un collega serio e molto scrupoloso, sono convinto che li preparerà nei minimi particolari e non lascerà nulla al caso”. E, bomber Andrea Pesarìn? “E’ sempre un attaccante da prendere con le pinze: in area non devi concedergli mai un centimetro, perché lui c’è sempre ed è pronto a punirti al minimo sbaglio”. Sarà la sfida tra scottanti, crepitanti, fumanti bocche di fuoco: da una parte, quella bonadicense, Cristian Rogano, classe 2000, ed Andrea Pesarìn. Dall’altra, invece, Carlo Alberto Provolo, Nicola Avesani e Francesco Girardi (miglior marcatori gialloblù con 11 reti). Dici niente?
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it
