In occasione del 1° turno dei play off del girone “A” di 1^ categoria, il Peschiera dello skipper Luca Righetti dovrà superare l’esame-Valpolicella per vedersela, poi, contro la vincente dell’altra sfida tra Polisportiva Quaderni e Bussolengo. Una partita che si presenta equilibrata, come sottolinea lo stesso mister degli arilicensi, il quale portò lui stesso dalla 2^ alla 1^ categoria (lo stesso fece alla guida della Gabetti Valeggio) e al quale non dispiacerebbe affatto accompagnare i rosso-blu lacustri del presidente Umberto Chincarini nel lido della Promozione. “Tranquilli, sereni” sospira il coach “ce la giocheremo fino in fondo e alla pari; poi, vedremo quello che succederà. Loro hanno una bella squadra, ma, partiamo con il 50% delle possibilità di passare il turno”. In campionato, il Peschiera aveva vinto in Valpolicella per 1 a 2, per poi pareggiare 2 a 2 in casa sul sintetico del “Manuel Cerini”. “In tempi non sospetti” precisa lo skipper arilicense “io avevo sostenuto che il Valpolicella sarebbe stata una candidata ai play off: è allenata da un mister preparato, Matteo Meneghetti, nei confronti del quale nutro un grande rispetto e la massima stima”.
Cosa temi del Valpolicella? “Hanno tanti giocatori validi, da bomber Matteo Tommasi a Rossi, da Bonato a Savoia, da Carigi a Paiola, tutti atleti abituati a vincere, senza dimenticare che quelli che hanno al loro fianco non sono certo da meno. E’ un gruppo da prendere con le pinze!” E, voi, sarete al completo? “A noi mancano Luca Domenegoni ed Haris Dzafic, una punta, classe 1994, che ogni anno va in doppia cifra ma che quest’anno ha fatto solo 7 gol perché ha accusato un grosso problema muscolare. Poi, abbiamo Francesco Derossi squalificato, ma la squadra c’è: dispongo, infatti, di 20 giocatori tutti dello stesso valore e, quindi, non possiamo accampare alcun alibi”. Come gioca il Valpolicella? “E’ ben quadrata, fa dell’equilibrio la sua forza, non concede nulla all’avversario e sa mettere le sue bocche da fuoco in grado di far gol”. E il Peschiera? “Noi applicheremo il nostro solito tipo di gioco, quello fatto di aggressività. Giocando su un campo piccolo, cercheremo di essere maggiormente raccolti. Il “Manuel Cerini”, date le sue modeste dimensioni, invita ogni volta alla battaglia, e ti trovi ogni volta, minimo, un paio di avversari addosso”.
Giocare sul campo amico, avere due risultati a favore, non costituisce forse un buon vantaggio? “Dobbiamo pensare che partiamo 50 a 50. Se pensi ai due risultati a favore, beh, non vai da nessuna parte, ma devi concentrarti al massimo a vincere la partita perché in campo ci sono anche loro. E poi, non credo che finirà 0 a 0, anche se questo verdetto ci promuoverebbe al prossimo turno. E’ che hanno un signor attacco, difficile immaginarli domenica con le polveri bagnate. Ma, se è per quello, neanche io mi lamento del mio per la presenza dei vari Niccolò Esposito, Simone Fornari, del nostro giovane classe 2003 Nicola Rossi, di un altro ancora più “green”, Francesco Zanusso, classe 2006 che ha già realizzato la sua prima rete”. Godete del fattore-campo, oltretutto in sintetico… “Ho saputo che il Valpolicella si è allenato sul sintetico di Negrar: anche in questo siamo veramente pari!”
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it
