sabato, 27 Luglio 2024

Oggi

Il Quaderni è pronto a scrivere pagine storiche!

A primavera, i “nero-verdi della Postumia” del non ancora 33enne presidente Nicolò Turrina, arrivati da buoni terzi alla finale dei play off di Prima categoria, hanno toccato il punto più alto della loro parabola calcistica. “La squadra” spiega il massimo dirigente, al suo 4° anno consecutivo di incarico, “è, bene o male, quella dell’anno scorso, forse anche quella di due stagioni fa, alla quale è stato aggiunto qualche rincalzo. Pochi ritocchi, eh, perché noi crediamo molto nei ragazzi che abbiamo”. L’obiettivo, quindi, è il salto di categoria? “Diciamo che vorremmo alzare l’asticella, ma dovremo sicuramente fare i conti con più concorrenti (passate quest’anno da 14 a 16), che potranno dire la loro. Importante, per noi, è restare nella colonna di sinistra, di profondere il massimo impegno, di giocarcela contro ogni squadra avversaria senza alcun timore reverenziale”.

A guidare il destriero quadernese – già al buon galoppo dopo i primi due incontri di Coppa (1 a 1 a Dossobuono e vittoria per 4 a 1 in Postumia a spese della Dorial) e il debutto con il botto nella nuova stagione in campionato: 2 a 4 a Bussolengo – un nuovo mister: Marco Aroldi, classe 1993, di Sabbioneta di Mantova: “E’ un coach che a maggio ha trionfato con l’Union Team, un coetaneo di noi stessi dirigenti con il quale ci siamo subito trovati in sintonia e abbiamo trovato l’accordo. Un mister consigliatoci dal nostro ex giocatore e amico Daniele Buzzacchero”. Chi parte per favororito nel vostro girone “A” di Prima categoria? “Se dovessi basarmi sulla stagione scorsa, direi Peschiera e Valpolicella, le quali hanno attuato una poderosa campagna di rafforzamento. Poi, le retrocesse A.C. Cadidavid e Lugagnano, ma, non escluderei, nel lotto delle papabili il Bussolengo, squadra che abbiamo battuto domenica scorsa ma che abbraccia una mentalità di far calcio quasi simile alla nostra”.

Da 9 stagioni, Marco Aroldi allena squadre di calcio: “Tranne un anno speso alla guida di una formazione amatoriale, ho sempre allenato Prime squadre. Nel Veneto voglio fare un’esperienza nuova, confrontarmi con un altro modo di intendere il pallone, anche se la sfera è rotonda. Con la società, è bastato poco per trovare l’accordo”. Che gruppo le ha consegnato la Pol. Quaderni? “Un gruppo di persone estremamente disponibili, capaci di ascoltare e che conoscono la cultura dell’impegno: sotto il profilo dell’apprendimento sono come delle spugne”. Cosa le ha chiesto la dirigenza quadernese? “E’ un club ambizioso: mi ha chiesto di provare a stare nelle prime posizioni, visto che le potenzialità ci sono. Degli atleti, conosco solo Mattia Franchini, che ho visto giocare nel Mantova”. Qual è il suo credo, mister? “Ritengo che la mia forza sia la fame: l’esperienza, data la mia età, non la posso ancora avere. Poi, sono uno che cerco di infondere coraggio ai ragazzi, di aiutarli a credere nelle loro qualità”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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