sabato, 27 Luglio 2024

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Loris Bodo (Montebelluna) dice: “Adriese, Campodarsego e Legnago Salus!”

Per l’attuale mister del Montebelluna, Loris Bodo, classe 1959, ex coach in serie D anche di Mezzocorona e Trento (ma, ha fatto anche il secondo di Rolando Maran in serie C a Cittadella e a Sandonà, e in B a Brescia), le candidate alla vittoria finale “sono quelle che in queste prime gare di stagione hanno incontrato difficoltà per il calendario. Il Legnago” aggiunge “tra le veronesi è quella che mi dà più garanzia per la qualità dei suoi giocatori. Contro di noi, i “biancazzurri del Bussé” si sono permessi il lusso di togliere Torelli e di inserire Barone”. Ma, oltre al Legnago, Bodo lancia altre compagini: “Sulla carta, perché una prima impressione l’avremo a fine settembre o i primi di ottobre, dopo 6-7 giornate, Adriese e Campodarsego hanno i giocatori con maggiore esperienza e di categoria superiore. I polesani schierano giocatori da mal di testa, quali i forti Aliu, Beltrame, Nobile ed Emanuele Novembre, ragazzo nato l’11 maggio 2000. Bomber Giacomo Marangon è passato alla Clodiense ed è un bomber che da solo cambia il volto e l’esito della partita”.

Come vedi le veronesi del tuo girone? “L’Ambrosiana è attualmente al 2° posto e quindi significa che sta facendo tesoro dell’esperienza dei campionati scorsi sostenuti in serie D. Il Legnago, come ho già detto prima, ha qualità nel parco-giocatori, poi un buon telaio ce l’hanno anche le altre Caldiero e Vigasio, viste in tivù, ma ancora da affrontare (oggi, ndr, saremo in campo al “Berti” di Caldiero)”. Che squadra è il Montebelluna? “Un buon gruppo, con un 2002, Simone Tronchin, l’anno scorso centrocampista della Nazionale Under 16, tecnicamente e tatticamente affidabile. La punta Nicola Fasàn, classe 1998, l’anno scorso ha realizzato 12 gol”. Quanto possono fare la differenza i giovani nel campionato di serie D? “Dobbiamo distinguere i giovani giovani e i giovani esperti: noi, del Montebelluna, non abbiamo atleti datati, chi ha la fortuna di averli questi giovani bravi, possiede un valore aggiunto in più. Certo, bisogna averne in “rosa” almeno una decina, perché 4 vanno in campo, 4 in panca e 2 sono a ruota”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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