sabato, 27 Luglio 2024

Oggi

L’inchiesta: Per costruire la vostra squadra ideale qual è il ruolo più importante?

Ci siamo divertiti questa settimana a porre un nuovo quesito agli allenatori dei nostri dilettanti. La domanda è: Per costruire la vostra squadra ideale qual è, che secondo voi, il ruolo basilare dove schierare il giocatore di maggior esperienza e qualità? “Più che un ruolo specifico – risponde il tecnico del Garda Luca Bozzini -, è importante che in ogni giocatore non manchi mai l’entusiasmo, la voglia di determinare, il coraggio di giocare la palla e non aver paura di sbagliare. Amo i giocatori con grande senso tattico e dotati di intraprendenza e grande personalità. Poi non dimentichiamo mai che ogni squadra è formata da giocatori che devono saper stare in un gruppo. Solo con uno spogliatoio unito, dove tutti i giocatori della rosa si sentono importanti, non smetterò mai di ripeterlo, si può conquistare l’obiettivo che si è prefissato”. Mister Antonio Marini, ex Bevilacqua ora al Montebello, dice: “Nella mia squadra non deve mai mancare un play-maker che sappia organizzare al meglio la manovra, infatti i miei primi concetti sono proprio rivolti all’organizzazione di gioco, la palla deve essere giocata rasoterra e ad alta velocità, cercando, se possibile, di eliminare lanci lunghi. Ultimamente vedo sempre meno calcio e questo non è nel mio credo!”.

Mister Fabrizio Sona, da poco tornato a sedersi sulla panca del Cadidavid, ci dice: “A mio parere i ruoli basilari di una squadra sono sempre i soliti: avere un buon portiere, un esperto difensore che guidi la difesa, un centrocampista dotato che sappia dettare i vari ritmi di gioco e un attaccante in grado di fare gol. Da lì si parte, in fondo il gioco del calcio non è troppo complicato. Poi, è chiaro, ci sono sempre le variabili a poter complicare il tutto. Il mio personale concetto di gioco è che un allenatore deve adattare il suo “modus operandi” alle caratteristiche dei giocatori che ha a sua disposizione. Devi sfruttare le capacità di ognuno a secondo delle loro caratteristiche, all’ insegna del divertimento e della voglia di vincere che alla domenica in campo non deve mai mancare. Voglio infine aggiungere che nel nostro calcio dilettantistico veronese, e non solo, bisogna cancellare le fasi morte del gioco. Ad esempio quando si resta inutilmente a terra, dopo un normale fallo di gioco, protestando con il direttore di gara. Io amo il calcio senza perdite di tempo”. Nicola Santelli, mister del Baldo Junior Team, dice: “Il ruolo che non deve mai mancare nella mia squadra è il fantasista. Il mio concetto di gioco è quello di rendere semplici le cose difficili . Anch’io, vorrei cancellare le troppe perdite di tempo perchè a volte si gioca poco”.

Mister Marzio Menegotti, passato quest’anno con la nuova regola dal Valpolicella all’Arbizzano, ci dice: “Francamente non è facile rispondere al vostro quesito. A mio giudizio si cerca sempre di creare il blocco centrale, come si dice la spina dorsale della squadra, il difensore centrale, il centrocampista di raccordo e la punta, avendo poi alle spalle un portiere bravo che sappia parare. Di solito quando si forma una squadra si cerca chi è bravo in questi ruoli ma a mio parere tutti i ruoli sono importanti e ti possono dare più consistenza in campo. Devi essere bravo a costruire lo scacchiere giusto e saper tener sempre alta la concentrazione di ogni giocatore della rosa che hai a disposizione”. A proposito delle perdite di tempo, rimarcate da mister Sona e Santelli, stiamo vedendo che nei mondiali in Qatar si sta già facendo qualcosa con dei recuperi che spesso vanno vicino ai 10 minuti, forse bisognerebbe farlo anche nei nostri dilettanti.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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